Alkemy: nel primo semestre fatturato in crescita dell’1,3% a 58,24 milioni di euro; Retex rivede la soglia dell'OPA al 50% +1 dei voti
Il Gruppo di cui è A.D. Duccio Vitali compensa con i risultati positivi dell’Italia quelli meno brillanti dell’estero; il risultato dell’operazione mirata al suo delisting ha preso ieri, domenica 15 settembre, una svolta
Duccio Vitali, AD di Alkemy
Il Consiglio di Amministrazione di Alkemy ha approvato venerdì la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024. L’andamento della società ha registrato una crescita a livello di fatturato pari al +1,3% rispetto a quanto registrato nell’1H 2023, guidata dal recupero della crescita organica in Italia, pari al +3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Analisi dei dati
Crescita del 1,3% dei ricavi del Gruppo per il primo semestre del 2024 che ammontano a 58,24 milioni, rispetto a 57,48 milioni del primo semestre del 2023. Tale risultato è stato raggiunto prevalentemente grazie alla positiva performance delle controllate italiane del Gruppo. Infatti, i ricavi in Italia, che rappresentano il 63,4% del fatturato di Gruppo, hanno registrato una crescita anno su anno pari al 3,8%, attestandosi a 36,92 milioni (35,56 milioni nell’1H 2023). Il risultato positivo delle società italiane è dovuto principalmente ai primi benefici registrati dall’implementazione della nuova organizzazione e agli effetti della strategia Go-to-Market. Le società estere nei primi sei mesi del 2024 hanno registrato, di contro, un calo del fatturato pari a -2,7%. Tale risultato è legato ad alcune dinamiche su clienti delle controllate Alkemy Iberia e Alkemy Latam, nonostante la buona performance di DGI Corp., Kreativa Doo e InnoCV. L’EBITDA Adjusted del primo semestre del 2024 si attesta a 4,76 milioni, in calo del 20,4% rispetto al dato di 5,98 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente, prevalentemente a causa del diverso mix di vendite. L’EBITDA Adjusted Margin del primo semestre 2024 è pari a 8,2%, in riduzione di 2,2 punti percentuali rispetto al primo semestre 2023 (10,4%), per effetto della crescita più che proporzionale dei costi operativi registrati nel periodo. In particolare, si rileva che i costi per servizi, al netto delle voci non ricorrenti, sono aumentati dell’8,7% rispetto all’1H 2023, mentre i costi per il personale, al netto delle voci non ricorrenti, sono rimasti pressoché in linea con quanto registrato nello stesso periodo dell‘esercizio precedente, anche a seguito della riduzione del numero medio di dipendenti, che dalle 934 unità nell’1H 2023 è passato a 903 unità nell’1H 2024. Gli oneri non ricorrenti del primo semestre 2024 sono pari a 2,11 milioni (0,67 milioni nello stesso periodo del 2023), e si riferiscono in massima parte a costi non ordinari relativi al personale che includono gli 1,81 milioni relativi ai costi per l’esecuzione anticipata degli effetti del Long Term Incentive Plan 2024 – 2026 a seguito della presentazione dell’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle azioni di Alkemy (l’“OPA”), completata da parte di Retex in data 24 giugno 2024 con il deposito presso Consob del Documento di Offerta, e in osservanza del regolamento del Piano così come approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2023. Il Risultato Operativo (EBIT) del primo semestre del 2024 è pari a 0,02 milioni (3,01 milioni nell’1H 2023), per effetto principalmente dei maggiori ammortamenti registrati nel periodo, conseguenza degli investimenti effettuati nel corso della seconda metà del 2023 e delle poste non ricorrenti. Il Risultato ante imposte del primo semestre 2024 è negativo e pari a -0,88 milioni, -142,0% rispetto a 2,09 milioni del primo semestre del 2023. Il Risultato di Periodo del primo semestre 2024 è negativo e pari a -0,86 milioni, che si confronta a un Risultato di periodo registrato nell’1H 2023 positivo per 1,41 milioni di euro.
Evoluzione prevedibile della gestione
Alla data di approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024, si ritiene che l’evoluzione della gestione del secondo semestre dell’anno corrente del Gruppo Alkemy sarà coerente con quanto riscontrato nel corso della prima parte del 2024. Infatti, sulla base dell’attuale stato di avanzamento degli ordini in portafoglio, dei nuovi contratti attivati e delle offerte/gare in corso di conferma, le aspettative sono di proseguire sia nella leggera crescita dei ricavi rispetto al 2023, principalmente sul mercato nazionale, sia nell’andamento della profittabilità complessiva, ancora imputabile in prevalenza al diverso mix di servizi da rendere, caratterizzati in generale da una minore marginalità. Gli effetti positivi della nuova organizzazione, degli interventi operativi in corso e dell’inserimento di alcuni nuovi sales manager di elevata seniority previsto nel corso del secondo semestre, saranno ragionevolmente riscontrabili solo a partire dal 2025.
L’OPA
Intanto ha preso ieri una svolta l'esito dell'OPA, che finora è intorno al 5% delle adesioni, lanciata da Retex con relativo progetto di delisting di Alkemy dopo che il CdA del Gruppo ha ritenuto “non congruo” il corrispettivo offerto per le azioni a fronte della costituzione di un patto para-sociale che impegna una serie di soci (Alessandro Mattiacci, presidente del CdA, Riccardo Cesare Lorenzini, membro del CdA, Lappentrop, societa’ interamente controllata da Mattiacci di cui e’ amministratore unico, Qmat e Francesco Hensemberger) a non vendere alle precedenti condizioni le loro quote che, complessivamente raggiungono il 10,26% del capitale, congelando per ora il risultato dell’operazione, che si doveva realizzare con il 90% delle quote acquisite. Retex, infatti, ha comunicato ieri la propria decisione di rivedere la soglia dell'OPA al 50% +1 dei diritti di voto.