Rai Pubblicità: chiude il primo semestre a +13% con giugno a +69,5% grazie agli Europei; il raddoppio di fatturato delle Olimpiadi “lancia” una raccolta adv per il 2024 sopra la media
In occasione della presentazione dei palinsesti venerdì a Napoli, l’A.D. Gian Paolo Tagliavia ha illustrato risultati e strategie della concessionaria, che conferma il +3,5% dei listini anche per settembre e ottobre
un'immagine della presentazione
Rai e Rai Pubblicità hanno presentato venerdì agli investitori i palinsesti televisivi per la stagione 2024-2025, aprendo nuovamente le porte dell’Auditorium Domenico Scarlatti del Centro di Produzione Rai di Napoli. L’autunno targato Rai si conferma all’insegna della qualità dell’offerta editoriale e del successo in termini di pubblico “totale”. Rai Pubblicità si presenta ai suoi partner con un’offerta commerciale crossmediale e multipiattaforma, ricca di opportunità di comunicazione e visibilità. Rai apre la stagione televisiva autunnale con numeri da leader: 38% di share sulla tv, primo editore del mercato per tempo speso in total video con 49 milioni di contatti netti al mese, 20.900.000.000 di ore spese complessivamente da tutte le piattaforme nell’ultima stagione televisiva, 90% della popolazione raggiunta sul target centrale 25-54 e una copertura trasversale su tutti gli altri target, grazie alla combinazione vincente tra i canali tv e la piattaforma RaiPlay. L’offerta total video permette infatti di intercettare target specifici in maniera sempre più profilata e dettagliata, garantendo una reach incrementale e una copertura totale. La posizione di leader è confermata da almeno 5 punti di share di vantaggio dei canali generalisti del servizio pubblico su tutti i competitor e un dominio in prime time con 7 serate vinte su 10.
Ascolti e share
La Direttrice Marketing Roberta Lucca è tornata infatti sul consueto dibattito con Mediaset in merito a chi abbia la leadership degli ascolti chiedendo soltanto che si facciano confronti omogenei che, per quanto riguarda i canali generalisti, vede prevalere i tre pubblici sul totale individui con il 31% versus il 26,5% del broadcaster privato (periodo: 10 settembre 2023 - 14 luglio 2024); ma anche per quanto concerne lo share medio relativo ai soli canali specializzati con pubblicità, la Rai supera Mediaset, anche se solo di due centesimi, 0,84% versus 0,82%. E c’è anche un altro dato interessante fornito e cioè quello che rivela come la Rai sia cresciuta sul target under 55 dal 28% del primo semestre 2023 al 28,5% dell’H1 2024, passando addirittura dal 30,6% al 32,9% nel prime time. Inoltre, a conferma che ormai il confronto non può più avvenire tra i soli broadcaster ma anche considerando l’apporto che le diverse piattaforme forniscono alla composizione degli ascolti complessivi di ogni singolo operatore, Roberta Lucca ha anche mostrato come, per fare un esempio, quelli relativi agli Europei di calcio abbiano visto uno share del 37,3% su Rai 1 (58,9% per l’Italia) e del 18,8% su Rai 2, ma anche oltre 34 milioni tra LS live e VOD su Rai Play, nonché più di 80 milioni di interazioni sui social, con un contributo quindi complessivo medio del 4% del second screen sull’intera competizione. Il palinsesto autunnale delle reti generaliste vedrà un crescendo di contenuti che, partendo subito (per esempio “Fatti tuoi” versione Stefano De Martino dal 2 settembre), interesserà tutto il periodo tra ottobre e dicembre.
L’offerta
“Chiudiamo i primi sei mesi dell’anno con una crescita record di oltre il 13% complessivamente, con lo stesso dato per la sola tv, grazie al +69,5% di giugno rispetto allo stesso mese del 2023 che non aveva gli Europei - ha dichiarato Gian Paolo Tagliavia, A.D. di Rai Pubblicità -. La connected tv è cresciuta del 65% nei primi 6 mesi, e anche la radio è cresciuta a doppia cifra. Gli investitori scelgono il servizio pubblico per la qualità dell’offerta editoriale e per le opportunità commerciali che offriamo. I progetti che proponiamo ai brand sono cuciti sulle nuove modalità di fruizione dei contenuti su una varietà di schermi e piattaforme, in ottica di convergenza sempre maggiore. A questo si aggiungono tecnologie e dati di prima parte attivabili sull’intera total audience”. Rai Pubblicità offre infatti ai suoi partner una targhettizzazione sempre più efficace capace di superare il classico approccio socio-demo, grazie a un patrimonio di oltre 20 milioni di contatti profilati, attivabili su tutte le piattaforme per genere, reach e frequenza incrementali. Alla base di questi KPI c’è una strategia fondata sul dato che permette di ideare pianificazioni cross-platform. In ragione di tutto questo e sullo slancio delle Olimpiadi che si avviano a un fatturato doppio rispetto a quelle di Tokyo anche grazie ai diritti digitali acquisiti da Rai Play, Tagliavia ha prospettato per Rai Pubblicità una chiusura d’anno superiore alla media del mercato
La politica commerciale
La politica commerciale di settembre e ottobre (1 settembre – 2 novembre) conferma il posizionamento che Rai Pubblicità ha proposto al mercato per il 2024 e che punta ad un adeguamento del cpg al +3,5% rispetto allo scorso anno, quindi in linea con la prima parte dell’anno. A settembre ci saranno due listini di 15 giorni ciascuno senza sconti stagionali.