Autore: Redazione
08/05/2018

Rai: nel 2017 utile a 14,3 milioni e pubblicità in calo del 7,8%. Per il 2018 è prevista una chiusura in pareggio, la raccolta in linea nei primi quattro mesi

Il bilancio relativo allo scorso anno del Gruppo di cui è direttore generale Mario Orfeo, approvato ieri, evidenzia anche come la radio e il digital abbiano chiuso in positivo e meglio rispetto alla media di mercato. Sul fronte dei ricavi pesa la diminuzione delle entrate dal canone, mentre la concessionaria ora guidata da Antonio Marano conferma il pareggio tra gennaio e aprile

Rai: nel 2017 utile a 14,3 milioni e pubblicità in calo del 7,8%. Per il 2018 è prevista una chiusura  in pareggio, la raccolta in linea nei primi quattro mesi

Il Consiglio di Amministrazione della Rai, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica Maggioni, ha approvato all’unanimità il bilancio 2017, che chiude l’esercizio con un utile di 14,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla previsione di budget che indicava un sostanziale pareggio. In particolare, in raffronto con l’aggiornamento del giugno dell’anno scorso, le strategie messe in atto dalla direzione generale hanno permesso di recuperare circa 20 milioni di euro attraverso la razionalizzazione dei costi esterni. “Si tratta - recita una nota del Gruppo pubblico - di un grande risultato, per nulla scontato vista la diminuzione dei ricavi da canone, a cui hanno contribuito tutte le  strutture aziendali con un virtuoso gioco di squadra che consentirà alla Rai di presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione televisiva ancora più forte e competitiva”.  A fronte dei positivi risultati del 2017, il Direttore Generale Mario Orfeo ha inoltre evidenziato come grazie all’ottimizzazione dei costi e ai risparmi conseguiti, a meno di eventi e andamenti attualmente non prevedibili, le proiezioni economiche confermino per l’esercizio in corso una chiusura in sostanziale pareggio.

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Monica Maggioni
Ascolti  e internet

Nel 2017 molto positivi anche gli ascolti: la Rai ha confermato, infatti, la propria leadership sia nell’intera giornata, con il 36.5 di share, sia nel prime time, con il 38.5. Buona performance dei canali specializzati che, complessivamente, hanno ottenuto il 7.4 di share con una crescita di Rai Yo-Yo, Rai4 e Rai Premium. Significativo anche l’aumento del traffico internet, con il progressivo aumento di Rai Play che nel 2017 è cresciuto del 57% nelle media views e della digital audience, che è aumentata a ritmi superiori rispetto al trend del mercato, con la componente mobile a +45% rispetto al 2016. La total digital audience ha raggiunto 24,2 milioni di utenti unici nel giorno medio, con un incremento dell’8.7%. Nella fascia 18-74 anni la mobile audience è cresciuta di 11 punti percentuali. Questi dati hanno anche consentito una crescita dei ricavi pubblicitari internet pari a oltre l’8% rispetto al 2016.

Canone e raccolta

L’esercizio, sul versante dei ricavi, spiega sempre via Mazzini, è stato fortemente penalizzato sia dall’importante contrazione di quelli da canone - per effetto della riduzione dell’importo unitario da 100 a 90 euro e della diminuzione dal 67% al 50% della quota a favore Rai dei maggiori importi derivanti dalla riscossione del canone in bolletta (cd. extra-gettito) - sia, in misura peraltro molto inferiore, dal calo di quelli pubblicitari, che hanno risentito anche della flessione del mercato di riferimento. Nel 2017 i ricavi da canone hanno segnato un decremento per 133 milioni di euro, principalmente dovuto alla riduzione dell’importo unitario rispetto all’esercizio precedente; ha inoltre contribuito la citata minore percentuale di extra-gettito. Tenuto conto delle trattenute operate sui canoni ordinari, il canone pro-capite effettivamente di competenza Rai è  statodi 74,7 euro contro i 90 nominali. La riduzione dei ricavi pubblicitari, che si sono attestati a 647 milioni di euro, è per la gran parte dovuta all’assenza di grandi eventi sportivi che hanno invece caratterizzato l’esercizio 2016. Positivi, rispetto alla media del mercato, i risultati dei mezzi radio e internet. La cifra indicata della raccolta, in contrazione del 7,8% sul 2016, è il “nettissimo”, mentre quella “netta” o “lordo agenzia” è stata di 764 milioni (che si confrontano con gli 826 del 2016). Per quanto riguarda i primi 4 mesi del 2018, la concessionaria guidata da Antonio Marano conferma invece il dato già anticipato di una chiusura in pari rispetto al pari periodo del 2017.

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Antonio Mararno
Migliora l’indebitamento

Tornando al bilancio, la positiva performance economica, cui ha contribuito anche una significativa riduzione del costo del personale, si riflette sull’indebitamento finanziario netto, che è migliorato di circa 112 milioni di euro rispetto al 2016. Il bilancio evidenzia inoltre un sostanziale rafforzamento patrimoniale grazie allo stanziamento di un fondo incentivazione all’esodo pari a 40 milioni di euro che, a partire dal 2019, consentirà alla Rai risparmi molto significativi in termini di riduzione del costo del personale; già il 2018 beneficerà comunque, seppur in misura molto più contenuta, di tale manovra. Gli investimenti restano sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. Il CdA ormai uscente sottolinea infine l’importanza di aver assicurato nel triennio 2015-2017, senza incidere sul perimetro e la qualità dell’offerta, risultati economici positivi. Tali risultati, ottenuti perseguendo una costante attenzione alla razionalizzazione dei costi generali e di struttura e grazie all’impatto straordinario garantito nel 2016 dalle maggiori risorse da canone ordinario connesse alla riforma della riscossione, hanno peraltro consentito di destinare significative risorse allo sviluppo di progetti innovativi concentrati specialmente nell’ecosistema digitale. La stessa struttura patrimoniale del Gruppo è stata inoltre adeguatamente rafforzata al fine di poter affrontare le iniziative strategiche che verranno individuate e attuate nei prossimi anni.