Impact+ e Teads insieme per la misurare e ridurre il carbon footprint delle campagne online
Il primo dei due player opera a livello globale a fianco di marchi, agenzie e piattaforme adtech per diminuire l’impatto sull’ambiente delle campagne di digital advertising, i brand clienti del secondo e le loro agenzie possono ora avere una visione completa delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività adv
Impact+, attiva nella riduzione dei gas serra prodotti dal digital advertising, e Teads, The Global Media Platform, sono lieti di annunciare una partnership globale nata con l’obiettivo di misurare e ridurre la carbon footprint di ogni campagna pubblicitaria erogata dalla piattaforma di Teads. Impact+, il provider leader nella misurazione delle emissioni carboniche di terze parti, è in grado di fornire raccomandazioni concrete agli advertiser di tutto il mondo che abbiano a cuore l’impatto che le loro azioni esercitano sull’ambiente. Il principale obiettivi di Impact+ infatti è dare alla industry della pubblicità digitale gli strumenti per combinare i KPI di marketing con quelli legati all’ambiente, in modo da ridurre le emissioni di gas serra senza ricadute sui KPI media. Lanciata in Francia nel 2020, la soluzione è ora disponibile in 32 Paesi, tra America del Nord e del Sud, Europa, APAC e MENA, nei quali lavorerà alla creazione di una misurazione del carbon footprint e su azioni per ridurla applicabili a tutti i player del mercato, per un supporto più efficace all’approccio CSR di brand, agenzie e piattaforme adtech. La collaborazione tra Teads e IMPACT+ è iniziata in Francia nel 2021 e, dopo una serie positiva di campagne misurate insieme a brand e agenzie, sono pronti a raccogliere informazioni sulle emissioni e sul consumo elettrico necessari per erogare campagne adv, e a individuare i procedimenti adatti a ridurne l’impatto ambientale.
Vantaggi per tutti
Grazie all’integrazione su scala globale nella piattaforma Teads i principali advertiser potranno ottenere insight azionabili sulle loro attività pubblicitarie. Da sempre Teads si impegna poi a fornire ai brand risultati di business sostenibili, e allineandoli ai nuovi Carbon KPI è in grado di aumentare l’efficacia e l’efficienza delle attività dei propri clienti proseguendo nella propria missione: supportare i partner che intendono la pubblicità in modo più sostenibile. Attualmente sono oltre 50 i brand che misurano la carbon footprint delle proprie campagne pubblicitarie su Teads utilizzando IMPACT+. Nell’area APAC, che utilizza la feature in esclusiva da settembre, Omnicom Media Group ha condotto test con oltre 10 clienti, raccogliendo già i primi learning. Paul Shepherd, chief investment officer and president di Annalect in OMG APAC, ha dichiarato: “Poiché i brand sono sempre più concentrati sulla riduzione delle emissioni Scope 3, il nostro settore deve fornire soluzioni che i clienti possano adottare per integrare i loro sforzi rispetto alla sostenibilità. In OMG collaboriamo con i nostri partner per sviluppare sistemi e processi che rendano la sostenibilità accessibile ai nostri team. Questo sostiene la nostra volontà di garantire che la pianificazione e l'ottimizzazione delle campagne media in relazione alla riduzione delle emissioni di carbonio diventi una prassi per tutto il mercato".
Corsa contro il tempo
L’impatto ambientale della pubblicità online è un argomento tanto nuovo quanto complicato. Questa industry è in netto ritardo rispetto a molti altri settori nella riduzione dei gas serra che produce e nell’adozione di misure adeguate per opporsi al cambio climatico. Molti brand, agenzie e adtech provider hanno bisogno di insight più precisi e consistenti sull’impatto ambientale delle campagne digital, solo così possono adattare le proprie strategie in modo da ridurlo. La maggior parte delle aziende però non sa quali azioni intraprendere. All’inizio del 2021, il 90% dei professionisti del digital francesi non misuravano ancora la carbon footprint delle loro attività, mentre il 63% non sapeva nemmeno come fare. I consumatori sono molto preoccupati da questi dati: l’81% dei millennials in APAC percepisce le esperienze pubblicitarie come dannose per l’ambiente, e l’84% dei consumatori globali si dice più incline ad acquistare prodotti da aziende che scelgono di fare media advertising in modo più sostenibile. Remi Cackel, Chief Product Officer di Teads, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter offrire questa soluzione a tutti i nostri clienti a livello globale. Si tratta di un passo enorme per il settore della pubblicità digitale. Approfondendo la comprensione dell'impatto della pubblicità digitale sull'ambiente, possiamo garantire che la crescita del business e la responsabilità ambientale vadano di pari passo, aiutando i marchi a valutare e ridurre realmente la loro carbon footprint.". Vincent Villaret, Ceo di Impact+, conferma: "Grazie al team di Teads dedicato al problema dell'impatto ambientale delle tecnologie pubblicitarie e agli ecosistemi pubblicitari responsabili su scala globale, questa collaborazione rappresenta un'enorme opportunità per indicare e dimostrare un percorso verso un mercato pubblicitario digitale più sostenibile".