FormatLab: Marco Cobianchi, CEO & Founder, ne racconta l’evoluzione dai contenuti alla consulenza
La società nata nel 2017 produce articoli scritti da data journalist, video interattivi, Corporate Tg con avatar, mappe 3D, eventi, data visualization, white paper, sitcom e sketchcom, e oggi li inserisce all’interno di un percorso di comunicazione definito insieme al cliente sulla base dei suoi obiettivi

Marco Cobianchi
Marco Cobianchi quel giorno se lo ricorda bene: “Il 15 marzo 2017, faceva molto caldo”. Si è alzato dalla poltrona di capo della redazione economica di Panorama e il giorno dopo si è seduto su quella di Ceo & Founder di FormatLab, società di comunicazione nella quale ha riversato i suoi 32 anni di esperienza di giornalista economico. Oggi FormatLab è una realtà consolidata nel panorama italiano soprattutto per alcune caratteristiche che la rendono unica, anzi, come dice Cobianchi, “strana”.
Perché lei definisce FormatLab una società di comunicazione “strana”?
Perché lo è. È nata come content factory, cioè come produttrice di contenuti editoriali per medie e grandi aziende, ma a 8 anni dalla nascita, era ora di evolvere verso un modello più consulenziale per mettere a terra le enormi competenze delle quali abbiamo fatto tesoro lavorando con le più prestigiose aziende italiane. Quindi ora produciamo ancora contenuti, ma li inseriamo all’interno di un percorso di comunicazione che definiamo insieme al cliente sulla base degli obiettivi che vuole raggiungere.
Solo questo?
No. FormatLab fonda il suo successo sulla tecnica narrativa, ovvero il data journalism. Siamo editori di Truenumbers.it, l’unica testata giornalistica registrata che racconta i fatti attraverso i numeri utilizzando e, ed è questo l’importante, solo dati ufficiali, cioè provenienti da fonti certificate, in Italia e all’estero.
Cosa c’entra il data journalism?
I numeri, almeno quelli che usiamo noi, sono autorevoli, certi, affidabili e infondono autorevolezza, certezza e affidabilità ai messaggi aziendali che, senza numeri, sono percepiti come trascurabile fuffa. Ma i numeri bisogna saperli cercare, capire, contestualizzare, metterli in relazione tra loro, visualizzare e infine diffondere. Ecco, noi siamo quelli che attorno ai numeri fanno “girare” tutta l’attività di comunicazione aziendale.
Parlava della trasformazione di FormatLab. Non ce ne sono già molte di società di consulenza strategica? Che cosa apporta FormatLab di nuovo?
Parafrasando un vecchio slogan: la consulenza è nulla senza il contenuto, e noi integriamo la prima con il secondo.
Ma quando parla di prodotti, che cosa intende?
Intendo articoli giornalistici scritti da data journalist, video interattivi, Corporate Tg con avatar, mappe 3D, eventi, data visualization, white paper e, siccome siamo creativi, anche sitcom e sketchcom… abbiamo circa 30 prodotti a catalogo e per ogni cliente usiamo quelli necessari a raggiungere gli obiettivi.
Come impatta l’AI nella vostra attività?
Per ora non più del 20%. Ma c’è un punto importante che vorrei sottolineare. L’uso dell’AI deve essere trasparente lato cliente: deve sapere se e quali attività sono svolte dall’AI e in quale percentuale sul totale. Non esiste far pagare, per esempio, un contenuto testuale realizzato con l’AI allo stesso prezzo di un contenuto testuale realizzato da un data journalist. Questa trasparenza la applichiamo già da ora: alla fine di ogni articolo di Truenumbers.it abbiamo iniziato ad indicare la percentuale di lavoro che è stata svolta dall’AI e quanta parte invece è frutto dell’intelligenza, creatività e cultura di un giornalista della redazione. Credo che, al di là delle applicazioni che cambiano e si evolvono da un giorno all’altro, questo sia la giusta premessa per approcciare l’AI in modo corretto.
Altre novità?
Moltissime. Intanto il nuovo sito, che abbiamo costruito per affermare questa nuova identità. Poi un corso di data journalism rivolto sia ai giornalisti che ai comunicatori d’impresa, il rilancio dei nostri eventi live DataTalk e FormaTalk che avranno cadenze più regolari. È in arrivo il primo annuario nel quale raccontiamo i fatti salienti del 2025 attraverso i numeri; un’iniziativa di charity molto originale rivolta agli enti no profit; un indice economico realizzato dai data journalist di Truenumbers utile per dare una bussola affidabile sull’andamento dell’economia italiana e, infine, l’ingresso di un manager con le competenze necessarie per aumentare ancora di più la nostra presenza sul mercato.