Autore: Redazione
24/05/2021

Bertelsmann cede M6 alla Tf1 di Bouygues, Amazon punta a MGM per rafforzare il servizio Prime Video

Nicolas de Tavernost sarà il CEO del nuovo polo tv francese; entra nel risiko globale del mercato entertainment anche il Gruppo di Jeff Bezos, il 27 maggio verranno presentate le novità dell’offerta streaming in Italia

Bertelsmann cede M6 alla Tf1 di Bouygues, Amazon punta a MGM per rafforzare il servizio Prime Video

Nicolas de Tavernost

Si è conclusa la gara per l’acquisizione di M6, il gruppo televisivo francese che faceva capo alla tedesca Bertelsmann attraverso RTL, a cui ha partecipato anche Mediaset. Come già anticipato nei giorni scorsi dal CEO di Bertelsmann Thomas Rabe, è stata preferita la “soluzione francese” con la cessione a Tf1 del gruppo Bouygues, che verserà 641 milioni di euro per detenere poi il 30% delle quote.

Berteslmann resterà nel capitale con il 16%, mentre Nicolas de Tavernost, attuale presidente di M6, assumerà la carica di CEO. Questa fusione è soggetta comunque all’approvazione dell’Antitrust francese in quanto le due realtà insieme – Tf1 e M6 – rappresentano oltre il 70% del mercato pubblicitario televisivo nazionale; e questo non piace alla Union des marques, la UPA d’Oltralpe. La tempistica quindi per la chiusura dell’operazione non è inferiore ai 18 mesi.

Nel frattempo, Bertelsmann starebbe lavorando a una fusione con ProSiebenSat.1, di cui però Mediaset è primo azionista con il 25%. Il Gruppo tv guidato da Pier Silvio Berlusconi, fatta pace con Vivendi, si appresta a rilanciare il progetto pan-europeo e a giocare una parte di assoluto rilievo anche nelle sorti del broadcaster tedesco, che nel 2022 dovrà rinnovare il proprio board.

Amazon punta a MGM

Prosegue intanto con l’interessamento di Amazon per la Metro Goldwyn Meyer il risiko delle aggregazioni e fusioni nel mondo dei media internazionali, dopo la recentissima operazione di AT&T e Discovery relativa a WarnerMedia. La major americana fondata nel 1927, il cui principale azionista è attualmente il fondo Anchorage Capital, è stata messa sul mercato con una valutazione tra i 9 e i 10 miliardi di dollari e sembra che il gruppo di Jeff Bezos sia in prima linea per l’acquisizione.

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Jeff Bezos

 

L’azienda leader nell’e-commerce ha chiuso il 2020 con ricavi per 386 miliardi di dollari, in crescita del 38% sull’anno prima, e utile netto per 21,3 miliardi, +84% rispetto al 2019. Il primo trimestre ha registrato un aumento dei ricavi del 44% e utili a quota 8,11 miliardi. Buona parte del risultato dipende dall’esplosione delle vendite online che rappresentano oltre il 50% del fatturato e sono in crescita del 46% per via di un ricorso maggiore all’e-commerce in tempi di pandemia.

La crisi sanitaria invece ha messo in difficoltà la MGM, tra cinema chiusi e produzioni sospese. La sua acquisizione andrebbe a rafforzare ulteriormente l’offerta over the top Prime Video di Amazon, che oggi vanta 200 milioni di abbonati, di cui 50 milioni conquistati nell’ultimo anno e mezzo. La MGM vanta oltre 177 Oscar vinti, per film quali, tra gli altri, “Via col vento”, “Ben Hur”, “Il Mago di Oz”, “Rocky”, “Platoon”, “Balla coi lupi”, ed è titolare di brand di valore come Rocky e 007-James Bond. Per quanto riguarda il mercato italiano, giovedì 27 maggio 2021 Amazon presenta le novità relative all’offerta di Prime dedicata al nostro Paese, tra cui le nuove produzioni Originals di Amazon Studios  – di cui in Italia è responsabile Nicole Morganti -, e la Champions League.

Discovery e WarnerMedia

Sempre nell’ambito delle alleanze per il presidio del mercato media ed entertainment globale, e per contenderlo a leader come Netflix o Disney+, si inquadra l’accordo tra la società di telecomunicazioni AT&T e Discovery per la creazione di una società dove verrà trasferito il business di WarnerMedia di proprietà del colosso delle tlc che l’aveva acquisito per 85 miliardi di dollari.

L’operazione prevede che a fronte di un incasso di 43 miliardi di dollari, più titoli di debito e il mantenimento di alcuni debiti da parte di WarnerMedia, AT&T detenga il 71% della nuova società, in cui confluiscono le attività di WarnerBros, il network HBO, CNN, DC Comics ma anche canali come Boing, Cartoonito, Cartoon Network (presenti in Italia), e tutti i brand di Discovery.

A quest’ultima va il 29% e il suo Chairman e CEO David Zaslav guiderà la nuova azienda, che entro il 2023 prevede di realizzare un fatturato di 52 miliardi di dollari. Complessivamente, la nuova library vanta 200mila ore di programmazione e oltre 100 tra i brand più celebri a livello globale. Entrambi i gruppi presidiano attivamente il settore della tv in streaming: WarnerMedia con HBO Max, che dichiara 44,2 milioni di abbonati, in crescita rispetto ai 41,5 milioni di fine 2020, e con una stima di incremento a 120-150 milioni entro il 2025; e Discovery con discovery+ che nel primo trimestre 2021 ha superato i 13 milioni di abbonati.