Audiradio: al via la RFP per l’indagine sulle audience, valore massimo vicino ai 5 milioni di euro
Il JIC presieduta da Antonio Martusciello vuole costruire la currency del 2025 in ottica total audience, per dialogare con le altre ‘audi’; offerte attese entro il 2 settembre
Ha preso finalmente il via la RFP (Request for proposal) di Audiradio per l’individuazione dell’istituto o degli istituti di ricerca che realizzeranno l’indagine sugli ascolti radiofonici dal 2025. Entro il prossimo 2 settembre alle ore 13 le società che intendono partecipare dovranno presentare le proprie offerte, senza che questo rappresenti alcun vincolo per il JIC presieduta da Antonio Martusciello, per un progetto che complessivamente non dovrà superare il costo di 4.980.000 di euro. La gara è suddivisa in 7 lotti, di cui 5 relativi alla raccolta dei dati, uno (lotto 6) che riguarda coordinamento, elaborazione e ponderazione dei dati oltre alla produzione di modelli statistici, e infine il lotto 7 riservato alle attività di produzione del nastro di pianificazione. Al centro della proposta c’è la garanzia di trasparenza da parte delle società partecipanti e la disponibilità ad acconsentire alle attività di audit o eventuali controlli sulla ricerca e su tutte le fasi del processo di raccolta ed elaborazione dei dati. La decisione di Audiradio, in merito alle società con cui avviare una seconda fase di contrattazione, arriverà il 21 ottobre 2024 alle 13, fatta salva una decisione diversa da parte del JIC. Le offerte saranno valutate sulla base della loro congruità economica e tecnica con la RFP e altre caratteristiche tecniche, organizzative, eccetera. Ai partecipanti viene richiesto, inoltre, di sottoscrivere un accordo di riservatezza a tutela delle informazioni riservate che gli stessi acquisiranno proprio in virtù della adesione alla procedura di selezione.
L’impianto della ricerca
La nuova ricerca Audiradio punta innanzitutto a costituire la currency per misurare il mezzo radiofonico in un’ottica di total audience, come auspicato anche dal mercato, per poter dialogare anche con le altre ‘audi’ e fornire al mercato una visione il più possibile olistica degli andamenti dei mezzi. Per quanto riguarda la radio, il passaggio a una joint industry committee da una MOC (media owner committee) era obbligato, in quanto espressamente richiesto dall’AgCom. Intanto, il mezzo radio registra buoni andamenti della spesa pubblicitaria nei primi cinque mesi dell’anno, con una crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e dell’8,8% nel solo maggio. Come già raccontato da Dailyonline il 5 luglio scorso, l’impianto varato da Audiradio si avvale dello stesso metodo CATI dell’attuale RadioTER, ma con una differenza: la suddivisione in due ‘Stream’ (A e B) per condurre rilevazioni separate della reach del giorno medio, settimanale e dell’AQH tra emittenti nazionali e locali (in modo da ‘accorciare’ la lista dei brand da indagare e la durata delle interviste), mentre la copertura dei 28 giorni resta comune a tutte le radio. Nello specifico lo ‘Stream A’ è il percorso di indagine riservato alle radio locali, di cui il percorso A1 con la misurazione in esclusiva di giorno medio, quarto d’ora medio puntuale (AQH) e copertura nei 7 giorni di queste ultime. Il percorso A2, invece, rileverà le coperture 7-14-28 giorni per tutte le emittenti nazionali e locali, il GMI per le locali e AQH con due opzioni alternative: TSL (modellizzato) e rilevazione puntuale. Il campione di riferimento sarà di 120mila casi annuali, suddivisi in 80mila per il percorso A1 e 40mila per l’A2. Per quanto riguarda lo ‘Stream B’, dedicato alle 18 emittenti nazionali, misurerà reach settimanale, giorno medio e AQH puntuale, su un piano campionario di 80mila casi “semplificato rispetto alla currency 2024” (120mila), recita il bando, “in ragione della diversa copertura territoriale delle emittenti interessate”. Le rilevazioni sono effettuate ogni trimestre, per un totale di quattro annuali. L’elemento censuario viene introdotto con la rilevazione tramite SDK per quanto riguarda le audience digitali, per la parte editoriale e pubblicitaria, sia degli audio sia dei video. La tecnologia sarà la stessa oggi in utilizzo da parte di Auditel e Audicom (oggi SDK Comscore). “Per i modelli di individualizzazione e profilazione dei dati censuari base device – si legge nella RFP -, nonché per la produzione dei dati di audience, si potranno utilizzare gli asset di altri JIC: il focal meter panel di Auditel (tv connessi) e il costituendo panel second screen di Audicom (device personali), con la dovuta attenzione ai profili di rappresentatività del fenomeno radio. Ciò per fare efficienza e garantire interoperabilità di risultati”. La RFP prevede anche una offerta per il nastro di pianificazione ‘respondent level’ costruito sulla base dei dati dello ‘Stream A’ e , la cui pubblicazione diventerà trimestrale per tutte le radio, dall’attuale pubblicazione semestrale. Per lo ‘Stream B’ sarà utilizzato il dato puntuale del trimestre, per lo ‘Stream A’ il dato del semestre mobile. Infine, è previsto anche il rilascio di una nastro ‘respondent level’ di total audience che sarà prodotto utilizzando le informazioni provenienti da indagini CATI e dalla rilevazione censuaria digitale.