Vodafone Italia verso Swisscom, che controlla già Fastweb: l’ottimizzazione sul fronte del media potrebbe portare un’unica centrale a gestire 100 milioni
Se l’operazione annunciata ieri andasse in porto, il Gruppo elvetico potrebbe puntare anche su un solo partner per il planning, attualmente affidato rispettivamente a Carat e Mindshare
Vodafone Group Plc (Vodafone) ha comunicato di aver preso atto delle recenti speculazioni dei media, confermando di essere in trattative esclusive con Swisscom AG (Swisscom) per una potenziale vendita di Vodafone Italia al Gruppo elvetico controllato al 51% dalla Confederazione Svizzera, con un 39,7% posseduto da istituzioni varie e il restante 9,3% da privati, per un corrispettivo in cash. “A condizione che sia definito un accordo contrattuale vincolante per la transazione – recita il comunicato - le parti hanno concordato che Swisscom acquisirebbe Vodafone Italia per un enterprise value di 8 miliardi di euro su base cash e debt free e soggetta ai consueti adeguamenti al momenti della chiusura della transazione. L’entreprise value rappresenta un multiplo di circa 26x sul consensus per l’OpFCFdel FY24 e di circa 7,6x sul consensus per l’Adjusted EBITDAaL del FY24. Vodafone ha intrattenuto discussioni con diverse parti per esplorare opzioni di consolidamento del mercato in Italia e ritiene che questa potenziale transazione offra la migliore combinazione di creazione di valore, pagamento anticipato di un corrispettivo in cash e certezza della transazione per gli azionisti di Vodafone”. In effetti si è parlato con insistenza in queste settimane di un deal con Iliad (la cui offerta era per altro migliore) che, evidentemente non è andato a buon fine. Sulla scena degli operatori di tlc si prospetta quindi da parte di Swisscom una fusione di Vodafone Italia con la sua controllata Fastweb.
I vantaggi
“Si prevede che l’eventuale transazione sia in grado di accrescere il valore e il flusso di cassa di Swisscom e che, a seguito dell’acquisizione, quest’ultima mantenga almeno un rating aziendale ‘A’ e che vi sia un impatto positivo sulla sua politica dei dividendi. Da dieci anni – precisa nella sua nota l’operatore di tlc elvetico - Fastweb è in continua crescita in termini di clienti, ricavi ed Ebitda rettificato e si è affermata come operatore leader nel quarto mercato europeo della banda larga. La fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente. Le maggiori dimensioni, la struttura dei costi più efficiente e il significativo potenziale di sinergia consentirebbero all’entità combinata di liberare valore per tutti gli stakeholder. La transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia”.
La comunicazione
Il Sole 24 Ore aggiunge che, “come rileva Intermonte, una fusione tra Vodafone e Fastweb dovrebbe incontrare minori ostacoli antitrust rispetto a una joint venture tra Vodafone e Iliad, ma le sinergie sarebbero anche inferiori e senza determinare alcuna market repair sul segmento mobile. In base agli ultimi dati riportati nell’Osservatorio trimestrale AgCom e aggiornati al 30 settembre 2023, la combinazione fra Vodafone Italia e Fastweb creerebbe il secondo operatore di banda larga fissa del Paese (market share aggregata del 30,3%, di cui Vodafone 16,5% e Fastweb 13,8%, contro il 38,4% di TIM) e del primo player su Ftth (market share combinata 36%, di cui Vodafone 18,5% e Fastweb 17,5% contro il 25,9% di TIM) con una forte presenza nel segmento business fisso, particolarmente remunerativo: market share combinata del 35,1% di cui Vodafone 17% e Fastweb 18%, contro il 41,5% di TIM”. E conseguenze dell’operazione potrebbero esserci anche sul fronte della comunicazione, soprattutto per quanto riguarda il planning, attualmente seguito da Carat per quanto riguarda Vodafone e da Mindshare per Fastweb. Nel 2023, per la prima si può stimare ci sia stato uno spending intorno ai 60 milioni di euro e per la seconda di 40. Se ci fosse un’ottimizzazione presso un’unica centrale di riferimento, quindi, il partner scelto andrebbe a gestire un budget intorno ai 100 milioni. Dal punto di vista creativo, i referenti sono attualmente Utoipa di M%C Saatchi per Vodafone e The Bunch per Fastweb.