Autore: Redazione
18/03/2024

Triboo, miglioramento dei ricavi e della redditività nel nuovo piano industriale 2024-2026

Il CdA ha esaminato i risultati dell’esercizio 2023: ricavi netti pari a 78,7 milioni; ebitda a 7,8 milioni. Il quarto trimestre in netto miglioramento rispetto ai primi nove mesi. La Divisione Digitale registra ricavi per 60,2 milioni di euro, la Divisione Media registra ricavi per 19,7 milioni di euro

Triboo, miglioramento  dei ricavi e della redditività nel nuovo piano industriale 2024-2026

Giulio Corno

Il CdA di Triboo nella seduta del 8 marzo 2024 ha esaminato i risultati dell’esercizio 2023 e approvato il nuovo piano industriale per il periodo 2024 - 2026 che sostituisce il precedente piano industriale 2023 - 2025 che era stato oggetto di richiamo come comunicato in data 9 febbraio 2024. Il nuovo piano prevede per il 2024 un miglioramento dei ricavi e della redditività rispetto all’esercizio 2023, con un risultato netto atteso positivo, trainato da una crescita organica di tutte le attività che beneficiano delle azioni di razionalizzazione già descritte, e senza considerare alcun significativo contributo da nuove attività potenziali o eventuali partnership strategiche, che il management sta comunque parallelamente esplorando. Allo stesso tempo, il management si è attivato al fine di riequilibrare la posizione finanziaria tramite l’ottenimento di nuovi finanziamenti con l’obiettivo di allineare la duration media del debito agli obiettivi e agli investimenti previsti nel piano.

Il commento

“I risultati dell’esercizio 2023 sono stati negativamente influenzati dal contesto di mercato di elevata incertezza, che ha caratterizzato soprattutto i primi nove mesi dell’anno e ha determinato un calo dei ricavi rispetto agli ultimi anni, ma il Gruppo è comunque riuscito a mantenere buoni livelli di redditività - commenta Giulio Corno, Amministratore Delegato di Triboo –. Inoltre, riteniamo che queste circostanze abbiano anche rappresentato un’opportunità per il Gruppo per razionalizzare i processi e la struttura dei costi, concentrando l’attenzione sulle attività più redditizie, e rinnovare la spinta commerciale. Siamo quindi confidenti di aver posto solide basi per un ritorno alla crescita e ad un nuovo incremento della redditività, supportati anche da un contesto di mercato in cui è già possibile osservare un’inversione di tendenza. Nel 2023 si perso il 16% del fatturato ma il trend da ottobre 2023 è invertito a livello di redditività e la decrescita è terminata. Paragonando l’ebitda del 30 settembre a quello di fine anno si evince un netto miglioramento (3,6 negli ultimi tre mesi contro 5,4 nei precedenti 9). Ai 9 di ebitda complessivi si devono dedurre 8 di ammortamenti e 1,5 di oneri finanziari. Il resto sono svalutazioni di partecipazioni per 2 milioni e one off per attività in perdita per 1 milione. Il risultato negativo è dunque condizionato per 3 milioni da accantonamenti e non dalla gestione corrente. Ora al di la del fatto che siamo in netta ripresa su molte delle attività del gruppo. A parità di risultato, il 2024 parte con 1,5 milioni di ammortamento in meno, senza svalutazioni per 2 milioni e avendo eliminato attività che portavano a una perdita di 1 milione. Il totale di questi elementi fa 4,5 milioni che ceteris paribus porterebbero già in area positiva quindi sono fiducioso che si ritorni a un risultato soddisfacente”.

I risultati

Nel dettaglio, il Gruppo chiude l’esercizio 2023 complessivamente con ricavi netti pari a 78,7 milioni di euro (92,8 milioni di euro del 2022). L’EBITDA si attesta a 7,8 milioni di euro (12,1 milioni di euro del 2022) prima degli adjustments. La PFN di Gruppo passa da (-10,5) milioni di euro a (-14,5) milioni di euro; la PFN è riferibile, per 4,7 milioni di euro, ad affitti e leasing contabilizzati in applicazione del principio IFRS 16. Si evidenzia come il quarto trimestre del 2023 abbia effettivamente mostrato un miglioramento rispetto ai primi nove mesi, in particolare in termini di marginalità. La Divisione Digitale registra ricavi per 60,2 milioni di euro (70,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un EBITDA di 6,9 milioni di euro rispetto agli 8 milioni di euro del 2022. La Divisione Media registra ricavi per 19,7 milioni di euro (23,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un EBITDA di 2,6 milioni di euro rispetto ai 3,9 milioni di euro del 2022. Il risultato netto consolidato del 2023 delle attività in funzionamento è negativo per 3,1 milioni di euro (positivo per 1,2 milioni di euro nel 2022), dopo aver registrato svalutazioni e accantonamenti per 2,3 milioni di euro (1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e ammortamenti per 7,9 milioni di euro (8,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il risultato è stato notevolmente penalizzato dalla svalutazione degli avviamenti afferenti alla divisione Media, a seguito di impairment test effettuato secondo parametri particolarmente conservativi. Il risultato netto delle attività dismesse (segnatamente le Business Unit “Il Settimanale”, “WSI Style” e “Radio Nerazzurra” afferenti alla società T-Mediahouse e discontinuate alla fine del 2023, nonché la società ceduta T-Sales s.r.l.), negativo per 0,9 milioni di euro, è rappresentativo dell’impegno che il management ha posto nella razionalizzazione delle attività operative del Gruppo, con l’obiettivo di focalizzare le risorse verso le attività più redditizie. In accordo con il principio contabile IFRS 5, anche il conto economico dell’esercizio 2022 è stato ripresentato per evidenziare il risultato delle medesime attività cessate, che era negativo per 0,5 milioni di euro.