Autore: Redazione
08/11/2022

Toluna e UPA indagano la relazione dentro e fuori dai social network

Il 60% dei rispondenti segue tra i due e i cinque influencer, con picchi di dieci o più soprattutto tra i giovani. Il 43% dei follower si fida delle informazioni che riceve e oltre un terzo si sente compreso

Toluna e UPA indagano la relazione dentro e fuori dai social network

Eliza Frascaro, Head of Research Southern Europe & MEA Toluna

Personaggi di successo, popolari sui social e nei media, talmente influenti da riuscire a orientare i desideri e il pensiero di chi li ascolta e ammira: gli influencer sono oggi richiestissimi dai brand, che sempre più spesso li coinvolgono nelle strategie di marketing per incrementare la propria visibilità. Il loro potenziale sembra quindi enorme, ma è realmente così come appare? Cosa pensano gli italiani degli influencer? Come si rapportano con loro? Davvero queste figure sono in grado di condizionarne le decisioni? A queste e altre domande risponde la nuova indagine di Toluna, principale piattaforma di consumer insights sul mercato, in collaborazione con UPA, associazione che riunisce le più importanti aziende che investono in comunicazione pubblicitaria in Italia. I 1000 intervistati online rappresentativi della popolazione italiana che hanno partecipato alla survey lo scorso settembre sono stati selezionati in base al loro coinvolgimento con il fenomeno: tutti, infatti, hanno saputo dare una definizione di influencer e hanno confermato di seguirne almeno uno. La maggior parte degli intervistati (60%) dichiara di seguire dai due ai cinque, ma un quinto ne indica dieci o più. Un picco che si registra in particolare tra i giovanissimi (32% dei partecipanti al di sotto dei 24 anni).

L’origine e la ragione di tutto: il social

Dove e come ha origine il seguito di un influencer? Il “follow” nasce e continua sui social: il 69% afferma di aver conosciuto il proprio influencer preferito sui social network e l’81% continua ad utilizzare queste piattaforme per rimanere aggiornato sulle sue attività. Ciononostante, è alta la “crossmedialità” che caratterizza questi personaggi: un terzo dei partecipanti ha conosciuto un influencer attraverso altre fonti (come tv, podcast ed eventi sportivi) e quattro su dieci li seguono attualmente anche su altri canali. Le piattaforme social, però, non sarebbero solamente luogo di nascita del follow, ma anche una delle ragioni dietro di esso: il social network più utilizzato, infatti, è segnalato dal 34% dei partecipanti come uno dei principali motivi per cui si è iniziato a seguire un influencer. Al primo posto, però, i temi trattati (69%). “La ricerca conferma che i contenuti, la loro qualità, la cura con cui vengono realizzati e gli argomenti che affrontano hanno un peso rilevante nella decisione di seguire un influencer - commenta Eliza Frascaro, Head of Research Southern Europe & MEA Toluna -. Molto più importanti, per esempio, rispetto a caratteristiche quali la notorietà del personaggio o il numero dei follower”.

I preferiti

Quali sono i profili più popolari? I divulgatori di informazioni (citati da un intervistato su tre, soprattutto dagli uomini) e gli entertainers (28%), apprezzati in particolare dai giovanissimi. Il 49% dei panelisti dichiara di aver acquistato prodotti e servizi proposti da influencer, mentre il 47% sostiene che comprerebbe quelli di un brand creato dall’influencer stesso. Per i rispondenti gli influencer però non sono solo “product reviewer”, ma anche personalità influenti che permettono di conoscere nuovi brand (76%), stare al passo con le tendenze (62%) e provare cose nuove (62%). Confermata, quindi, la capacità di influenzare le masse, ma circoscriverla al mero prodotto è oggi più che mai riduttivo. I follower li considerano anche divulgatori di informazioni utili (57%) e fonte d’ispirazione per migliorare il proprio stile di vita (53%). Un italiano su cinque afferma, persino, di aver cambiato la propria opinione dopo aver sentito quella di influencer su temi quali riscaldamento globale, disuguaglianze e diritti di minoranze e animali. “In alcuni casi, se vogliamo un po’ estremi ma non banali, si crea una sorta di amicizia, come conferma il 33% degli intervistati - continua Frascaro -. L’influencer è per il 27% qualcuno da imitare, mentre il 29% sostiene che voterebbe il proprio preferito se questo si candidasse in politica. Il rapporto, insomma, va ben oltre il semplice acquisto: tra influencer e follower si crea una vera e propria relazione personale”. I risultati della ricerca sono stati presentati durante l'evento “Influencer Marketing 2022”.