Autore: Redazione
04/12/2023

TIM promuove “La parità non può aspettare” con creatività di Havas Milan; prosegue la gara a tre per il planning digitale da 40 milioni di euro

La compagnia dedica al tema del gender gap la sua nuova campagna istituzionale; il pitch coinvolge Havas Media, dentsu e GroupM

TIM promuove “La parità non può aspettare” con creatività di Havas Milan; prosegue la gara a tre per il planning digitale da 40 milioni di euro

È on air la nuova campagna istituzionale “La parità non può aspettare” lanciata da TIM per sensibilizzare e creare consapevolezza sul tema del gender gap. Perché, come sottolinea il manifesto dell’iniziativa, “all’Italia che vuole crescere serve il talento, la passione, il coraggio e l’impegno di tutte e tutti” ed è quindi necessario mettersi “in connessione per superare gli stereotipi, offrire opportunità alle donne e contrastare la violenza di genere”. Nelle strade delle principali città italiane di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Torino, e sui media, si alternano immagini che lanciano messaggi su cui riflettere, perché se in Italia “La parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155”, sono tanti gli aspetti con cui si manifesta il divario di genere. 

I soggetti

Protagoniste dei sette soggetti della campagna creata da Havas Milan, sono Sofia Goggia, campionessa del mondo di discesa libera di sci; Danielle Madam, campionessa italiana di getto del peso; Giulia Dragoni della Nazionale Italiana calcio femminile; Pamela D’Alessandro, che lavora come tecnica in TIM; Laura De Dilectis, Presidente di DonneXStrada; Carla Nisio, manager di TIM, e il volto di una giovane ragazza che richiama l’attenzione sulla necessità di accelerare il cambiamento. Sono loro a testimoniare che “La parità non può aspettare” per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese: dallo sport all’imprenditoria, dal gap salariale alla copertura mediatica degli sport femminili; dalla cultura della leadership all’occupazione delle donne nei settori tecnologici. La campagna è declinata sulla stampa periodica, sul web e sui social media con la produzione di Think Cattleya

Le attività

TIM si è già mossa in questa direzione con una serie di azioni concrete. Come “Women Plus”, l’App che supporta le donne nella ricerca del lavoro e nei percorsi di carriera. La soluzione, che ha avuto il patrocinio della Commissione Europea, nasce dall’esperienza di “Mulheres Positivas” – il progetto che TIM ha sostenuto in Brasile insieme all’imprenditrice Fabi Saad. I punti vendita TIM presenti su tutto il territorio nazionale sono diventati “Punti Viola”, ovvero “luoghi sicuri” grazie alla collaborazione con l’associazione no profit DonneXStrada. Gli addetti alla vendita hanno seguito percorsi di formazione e sensibilizzazione, con il supporto di esperti legali e psicologi. Nel corso del prossimo anno, inoltre, saranno installate le prime cabine digitali che prevedono anche un tasto dedicato al primo soccorso, denominato “Women Plus” che permetterà di richiedere supporto in tempo reale ad un operatore in situazioni di potenziale pericolo.

Il commento

“TIM è un’azienda all’avanguardia nell’ innovazione e nei servizi e deve essere all’avanguardia anche sul piano sociale e ambientale. Esprimere il valore della parità tra uomini e donne significa molto per la crescita della società italiana perché un’economia che vuole correre ha bisogno del meglio di tutte le sue risorse umane: per questo sentiamo la responsabilità di farci portatori di questo valore” ha affermato Pietro Labriola, Amministratore Delegato del Gruppo TIM

La gara digital

Intanto, prosegue sempre la gara indetta per la definizione del nuovo centro media che seguirà le pianificazioni digitali della compagnia, delle quali non si occuperà più MINT, che ha deciso di non partecipare al pitch che vede coinvolti invece Havas Media, GroupM e dentsu per un budget stimabile in una cifra intorno ai 40 milioni di euro.