Subito e il second hand effect
Questo il tema dell’innovation speech di Federico Filippa, head of PR & CSR di Subito, piattaforma di compravendita dell’usato, in occasione del Forum della Comunicazione 2016, ieri a Milano. Il sito ha oltre 8 milioni di utenti unici al mese e si classifica tra i primi 10 brand online più visitati d’Italia

In un mondo frammentato e dominato dalle nuove tecnologie, dove la maggior parte del tempo siamo chinati sul nostro smartphone, connessi con il mondo intero ma spesso distaccati dalla porzione di realtà che ci circonda, cosa ci unisce davvero? Questo iil filo conduttore dell’edizione 2016 del Forum della Comunicazione, principale evento italiano della comunicazione d’impresa e istituzionale con focus specifico sui temi dell’innovazione e del digital engagement. Cambia l’economia, la cultura, le opportunità, gli stili di vita. Si disegnano nuovi scenari, nascono nuovi linguaggi e nuovi legami. Per questo l’evento, tenutosi ieri a Milano, ha puntato i fari su temi quali customer journey, sharing economy e smart energy, accanto ai quali s’inserisce perfettamente l’intervento di Federico Filippa, head of PR & CSR di Subito, dedicato alla second hand economy, core business, ma anche mission della piattaforma di compravendita dell’usato. Durante un’intervista per Dailynet, Filippa ha approfondito il tema e ha fatto il punto sulle strategie di comunicazione che hanno fatto il successo di Subito.
Quali sono i numeri che descrivono l’audience di Subito?
Anche se i consumatori italiani sono meno propensi ad acquistare oggetti di seconda mano rispetto a quelli di altri Paesi, la second hand economy vale oltre 18 milioni di euro in Italia e quasi 7 milioni provengono dall’online. Questo dato dà un’idea precisa del comparto in cui s’inserisce Subito, un ramo che funziona e che cresce sempre di più. Secondo una ricerca che abbiamo condotto, quasi tutti hanno in casa oggetti che non utilizzano per un valore medio di 1200 euro e la scelta di venderli online si sta trasformando in un vero e proprio stile di vita. Si potrebbe pensare che sia la crisi il primo driver di questa modalità di compravendita, ma in realtà solo il 22% dei nostri utenti ha affermato di vendere e acquistare oggetti usati per questo motivo. La nostra audience è molto più variegata, solo il 10% usa i servizi di Subito per risparmiare sull’economia domestica in modo concreto, c’è ad esempio un 11% che lo fa per ideologia, ci sono i Millennial, che sono il 15%, che trovano la cosa assolutamente naturale e si potrebbero definire nativi dell’economia 2.0 e poi la più grossa percentuale, il 34%, la vede come una sperimentazione giocosa e trova negli oggetti usati semplicemente una materia creativa da rigenerare.
La comunicazione
è sempre più digital, e Subito, sebbene sia una piattaforma web, ha un ruolo particolare, come da ponte tra online e offline. In questo contesto, come si consolida questo tipo di posizionamento che vi distacca completamente da un normale ecommerce?
Subito, infatti, non è definibile come un ecommerce, non è un sito dove compri fisicamente ma dove crei delle relazioni di compravendita che iniziano sul web e si concludono nella realtà fisica. Il nostro ruolo, a livello di comunicazione, non è così complesso ma neppure semplice, nel senso che non può essere legata solo all’online o solo all’offline, ma neppure ad un prodotto specifico, perché le categorie merceologiche sono infinite. La nostra comunicazione ha, dunque, una forte componente corporate, noi puntiamo a enfatizzare il valore della second hand economy e, di conseguenza, del servizio che forniamo. In questo modo emerge anche la corporate social responsability, basta dare un’occhiata sull’impatto ambientale positivo che ne viene fuori, ben 3,4 milioni di tonnellate di CO2E in meno solo nel 2015, e questo dato comunica già da sé l’importanza di “riciclare” oggetti che per qualcuno sono inutili e per altri un affare.
Quali sono i driver che spingono la crescita e il successo di Subito? Come li sfruttate in termini di comunicazione?
La facilità di utilizzo, la libertà data all’utente, la velocità di risposta sono le chiavi del successo di Subito. Tuttavia, anche se l’utente è libero, la comunicazione ha un ruolo di guida per l’utente che può gestire come preferisce le sue transazioni ma sta a noi dargli dei punti di riferimento. Questi comprendono la valorizzazione della second hand economy, un aiuto nel fargli comprendere le sue responsabilità come venditore ma anche aiutarlo a capire che liberarsi del superfluo, potrebbe essere un veicolo per realizzare i suoi sogni. Da qui il claim della nostre campagne promozionali: “da qualcosa di usato può nascere qualcosa di nuovo”. Sono tantissime le testimonianze dei nostri utenti che hanno trovato molto più che un oggetto su Subito, c’è chi ha trovato un lavoro, chi ha ritrovato il suo gatto e potrei continuare per ore. Inoltre la nostra posizione ci permette di misurare moltissimi trend, sugli usi e consumi degli utenti, range di prezzo, rarità di un prodotto e tantissime altre variabili che sono utilissime e ci permettono di ottimizzare sempre di più il nostro servizio.