Autore: Redazione
21/01/2022

Smartitaly: raddoppia il fatturato in due anni e sotto la guida del CEO Prandi si organizza in 4 bu e un advisory board

La società di cui è socio anche il CFO Daniele Tonelli si struttura nelle unit Strategic, Digital, Creative e Sustainability e apre nuove sedi a Milano, Modena e Roma

Smartitaly: raddoppia il fatturato in due anni e sotto la guida del CEO Prandi si organizza in 4 bu e un advisory board

Smartitaly, agenzia di comunicazione fondata 10 anni fa da Andrea Prandi, festeggia il decennale con un fatturato raddoppiato negli ultimi 2 anni, un brand rinnovato e una nuova organizzazione, strutturata in quattro business unit, per fornire ai propri clienti servizi sempre più specializzati e innovativi. Queste le quattro divisioni guidate rispettivamente da Andrea Prandi, Claudio Caramadre, Paola Gervasio e Edoardo Chiesa: Smartitaly Strategic Communications, che fornisce servizi di consulenza strategica, content strategy, corporate and finance media relations, crisis protection, advocacy, personal branding ed employer branding, oltre ad un servizio personalizzato di change management per affiancare imprenditori e manager nelle fasi più delicate legate al cambiamento; Smartitaly Digital Media, che si occupa della produzione di contenuti multimediali, della progettazione di piattaforme, della produzione di eventi, di SEO e social, dell’amplificazione e attraverso la piattaforma proprietaria Orione della pianificazione media e dell’influencer marketing; Smartitaly Creative Evolution, che si occupa di branding, consumer e lifestyle pr, advertising e evolution marketing; e Smartitaly Sustinability, per supportare le aziende più coinvolte nella transizione ecologica nella definizione del purpose aziendale, nella produzione di piani di sostenibilità e nello sviluppo di relazioni col territorio, stakeholder management, report di sostenibilità, procedure per società bcorp e benefit.

La ristrutturazione

La ristrutturazione della sigla ha portato anche Prandi – rientrato a pieno regime in Smartitaly dopo la parentesi dell’impegno di 3 anni fa in Conad come Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione -  ad assumere la carica di CEO dell’agenzia, recuperandone il controllo dal socio Daniele Tonelli che ne diventa invece anche formalmente CFO. Il CdA di Smartitaly sarà affiancato anche da un Advisory Board costituito da: Luca Penati, che ha guidato come CEO, a San Francisco, alcune delle più importanti agenzie di comunicazione del mondo, oggi partner di Smartitaly con la Penati and Partners; Sara Ranzini, già Direttore della Comunicazione di Coca Cola, Expo e Facebook e oggi impegnata in progetti di scala globale; e Riccardo Capecchi, già Segretario Generale di Agcom e oggi Advisor del Ministero delle infrastrutture e advisor di Join Group. Smartitaly annuncia anche l’apertura di nuove sedi a Citylife, a Milano, a Modena, nel cuore della e-valley, e a Roma, dove si troverà la sede della BU Digital Media. La crescita di Smartitaly prevede nel corso dell’anno lo sviluppo di nuove partnership in ambito media, branding, formazione e advocacy.

I commenti

“Oggi si parla molto di purpose, della necessità delle aziende di definire uno scopo che possa essere comprensibile e soprattutto credibile per gli stakeholder, i dipendenti, i clienti, le comunità in cui si opera - spiega Prandi –. Ebbene, quello di Smartitaly è uno scopo scritto da 10 anni nel suo stesso nome: dare un contributo per accelerare l’evoluzione del nostro Paese e delle sue imprese. Quello che facciamo è raccontare, promuovere e proteggere le imprese che condividono il nostro scopo, mettendo a disposizione le competenze di comunicazione e marketing maturate da manager d’azienda con esperienze importanti e quelle di giovani talentuosi che portano soluzioni innovative di comunicazione. La nuova organizzazione di Smartitaly riflette quello che oggi le imprese ci chiedono: consulenza strategica e coaching, pianificazione e project management, contenuti, un utilizzo efficiente dei media e creatività”. “Anche oggi c’è bisogno di essere creativi – aggiunge Caramadre, Vice President della BU media - ma il «bla bla bla» non è più ammesso. Bisogna essere più chiari nei messaggi, più diretti e soprattutto più credibili. Il tema della fiducia è diventato centrale. Noi di Smartitaly partiamo dalla cultura aziendale per costruire contenuti che siano appealing per il mercato, ma supportati da una storia credibile, da fatti, cifre, formati multimediali pensati con la sensibilità di chi è stato in azienda. Perché noi stessi non crediamo nel bla bla bla, abbiamo una storia, basi solide e ci impegniamo ogni giorno per obiettivi concreti”. Tonelli, nuovo CFO e partner da 10 anni, ricorda le origini di Smartitaly: “I primi anni sono stati improntati al volontariato civile: la volontà di valorizzare i giovani, i ricercatori e le startup, di prendere il meglio delle tecnologie e ideare nuove forme di comunicazione. I founder di Smartitaly hanno fatto gratuitamente i coach per le startup a fianco di hub come quelli del Politecnico di Milano e Torino, hanno collaborato con Expo partecipando a diversi tavoli dedicati alle startup, hanno ideato e progettato una piattaforma per i ricercatori italiani realizzata insiema al Corriere e all’IIT di Genova guidato dall’attuale Ministro Roberto Cingolani. Prandi, che per 20 anni ha diretto la comunicazione di grandi aziende come Edison, Vodafone, Merloni e Conad, ha anche fatto parte dell’Agenda Digitale, all’interno di una taskforce che faceva direttamente riferimento alla Presidenza del Consiglio. La missione? Divulgare la cultura digitale in Italia. Oggi Smartitly si è strutturata ed è un’agenzia integrata di comunicazione che mantiene però sempre quello spirito originario, di quando aprì nei primi uffici di Milano di Talent Garden”. “Anche se apriamo nuove sedi fisiche a Milano, Modena e Roma - aggiunge Prandi - manterremo un approccio sempre flessibile, costruendo team su misura per le aziende clienti e non abbandonando mai lo smartworking. Quello che conta è sviluppare idee innovative e contaminare organizzazioni e aziende contribuendo a renderle più smart e a rendere la loro comunicazione più efficace e credibile”.