Autore: Redazione
03/02/2022

Smart design e dati: gli strumenti per orientare lo spettatore nella scelta dei contenuti streaming

Samsung investe su Universal Guide, un sistema, basato sull’AI, che apprende quali tipi di show potrebbero incontrare il gusto di un utente, in base alla cronologia di visualizzazione su tutte le diverse app VOD, e offre shortcut per tornare direttamente a film e programmi tv

Smart design e dati: gli strumenti per orientare lo spettatore nella scelta dei contenuti streaming

Alex Hole, Vice Presidente di Samsung Ads Europe

 a cura di Alex Hole, Vice Presidente di Samsung Ads Europe
 

Il motto “content is king” - che tradotto letteralmente significa “il contenuto è il re” - è oggi più valido che mai nell’affollato mercato dello streaming e della tv tradizionale. Il pubblico tende ormai a non fidelizzarsi a un singolo editore, ma la sua scelta viene orientata dal contenuto migliore. Con la pandemia, lo streaming ha conosciuto una vera e propria espansione, diventando un’abitudine ormai radicata. Al contempo, il mercato europeo sembra essere pronto ad accogliere nuovi player in grado di offrire i contenuti richiesti dall’audience. I publisher sono in aumento basti pensare che, quest’anno, la produzione nel Regno Unito ha conosciuto un investimento record pari a sei miliardi di sterline. Tuttavia, il contenuto da solo non basta. La grande varietà di show, film e documentari che compongono l’attuale offerta delle piattaforme è per i fruitori di servizi streaming una barriera nella ricerca dei contenuti effettivamente in linea con i propri gusti. Un aspetto quest’ultimo che potrebbe costituire un punto critico: avere di fatto a disposizione i programmi migliori risulta quasi inutile se l’utente non può trovarli. Parallelamente, alcuni fornitori di contenuti stanno percorrendo la via dell’aggregazione di app, che consiste nel raccogliere in un unico spazio diversi flussi di contenuti. Sembra però che il problema per lo spettatore non sia saltare da una piattaforma all’altra.

Troppa offerta

La principale preoccupazione - confermata anche dalla ricerca “The 2021 Connected TV Viewer” condotta da Ipsos in collaborazione con Samsung Ads Europe - è relativa alla sovrabbondanza di offerta. Gli utenti, infatti, non solo si sentono sopraffatti dall’overload della proposta ma sembrano anche riscontrare delle difficoltà nella scoperta di nuovi programmi. Due terzi degli intervistati raggiunti nello studio sopra citato ha dichiarato che la scelta e la varietà di contenuti televisivi a disposizione è più che sufficiente, e la stessa percentuale di rispondenti ha affermato di essere disposto a ricevere consigli smart sugli schermi tv di casa per rendere più agevole la ricerca di spettacoli che incontrano realmente le loro preferenze. Fortunatamente, esistono varie soluzioni in grado di supportare l’utente finale nella ricerca del programma adatto e fornire comunque a produttori e servizi di contenuti un modello di business semplice da adottare che supporti la crescita a lungo termine, il focus, però, deve rimanere sulla rapidità e facilità dell’individuazione di nuovi programmi da guardare.

Un biennio di cambiamento

Nel corso degli ultimi due anni il tempo trascorso tra le mura domestiche è cresciuto esponenzialmente così come quello passato davanti alla tv. Secondo l’indagine “Behind The Screens” di Samsung Ads, in Italia si sta riducendo fortemente il divario tra il tempo speso in streaming sugli schermi Samsung e sulla tv lineare. Alla fine di giugno 2021, infatti, le Smart Tv Samsung presenti in Italia trascorrevano giornalmente in media 1 ora e 52 minuti sui mezzi lineari e 1 ora e 32 minuti in streaming. Dati che se confrontati con gennaio 2020, registrano un aumento del 43% dello streaming contro solo un +29% della TV lineare. Come per qualsiasi altro dispositivo utilizzato quotidianamente, gli utenti che impiegano le Smart Tv si aspettano un’esperienza intuitiva, fluida e piacevole. Un aspetto preso già in considerazione da Netflix nel 2018 quando rinnovò il design della sua piattaforma migliorando la navigazione e rendendo più veloce l’individuazione di contenuti che gli utenti avrebbero voluto guardare e creando anche scorciatoie. Mentre aumentano i servizi nel settore di riferimento, gli spettatori hanno maggiori probabilità di stabilire quali app possano fornire loro un’esperienza migliore rispetto alle altre in commercio e quelle che non offrono le funzioni basilari - come per esempio la ricerca e la possibilità di passare ai programmi visti di recente - rimarranno indietro.

Un ruolo cruciale

Lo smart design sulle tv intelligenti è uno strumento vincente per favorire l’interazione del pubblico con i contenuti, ma è ancora più efficace se affiancato dall’utilizzo dei dati volto a fornire agli utenti un’esperienza realmente personalizzata e a rendere più agevole la scoperta di nuovi show. Una volta compreso che cosa un consumatore potrebbe voler guardare, gli editori di contenuti hanno l’opportunità di proporre suggerimenti concretamente utili, fornendo maggiore visibilità ai programmi più vicini ai suoi gusti ed evitando così la ricerca tra quelli che non avrebbe mai preso in considerazione. La predisposizione degli spettatori ad affidarsi a consigli “smart” trova riscontro anche nei risultati della survey condotta da Ipsos. Dall’indagine si evince, infatti, che il 66% degli intervistati valuta interessante le raccomandazioni basate su programmi precedentemente guardati sia da loro stessi sia dalla propria famiglia. Nei momenti di indecisione, solo il 21% afferma che cercherebbe informazioni su un’app, mentre il 64% dichiara che si lascerebbe guidare dai suggerimenti proposti dalla Smart Tv. Evidenze che dimostrano come la tv connessa e il sistema di recommendation possano effettivamente assumere un ruolo cruciale nella scelta del contenuto migliore.

Dati smart

La volontà di Samsung è quindi di continuare a investire nello sviluppo di Universal Guide che offra soluzioni personalizzate per la facile individuazione dei contenuti. Il sistema, basato sull’intelligenza artificiale, apprende quali tipi di show potrebbero incontrare il gusto di un utente in base alla cronologia di visualizzazione su tutte le diverse app VOD e offre shortcut per tornare direttamente a film e programmi tv. I publisher che cercano nuovi modi per raggiungere le audience dovrebbero quindi adottare un approccio incentrato sugli stessi fruitori. Capire cosa le persone desiderano guardare e indirizzarle in percorsi guidati direttamente dalla homepage è fondamentale per garantire che sia raggiunto il giusto pubblico per ogni tipologia di contenuto. Inoltre, un design agile capace di rendere la ricerca un’esperienza piacevole, può effettivamente trasformare la ricerca di contenuti in un’esperienza positiva, a condizione che le opzioni suggerite risultino tutte rilevanti. È dunque la combinazione di dati e design a permettere da una parte un maggiore coinvolgimento degli spettatori e dall’altra un pubblico molto attento all’offerta dei publisher.