Autore: Redazione
29/07/2016

Sky: crescono ricavi e abbonati nell’anno fiscale

Il fiscal year della piattaforma al 30 giugno 2016 chiude con un trend positivo. La filiale di cui è ceo Andrea Zappia registra 17.000 abbonati in più, mentre la concessionaria guidata da Daniele Ottier ottiene un incremento a due cifre della pubblicità

Sky: crescono ricavi e abbonati nell’anno fiscale

I destini bilancistici hanno voluto che proprio ieri, contemporaneamente, siano usciti sia quello del fiscal year di Sky, sia la semestrale di Mediaset, approvata sotto lo shock dell’improvviso dietrofront di Vivendi su Premium. E, per la piattaforma satellitare, i risultati relativi al periodo 1 luglio 2015 - 30 giugno 2016 sono decisamente brillanti: anche in Italia, dove si poteva temere un effetto Champions (i cui diritti in esclusiva, con relativi oneri, sono appunto di Premium) che, invece, non sembra esserci stato. Nei 12 mesi, infatti, sempre nel nostro mercato, l’operatore di cui è a.d. Andrea Zappia ha visto un ritorno alla crescita degli abbonati che, a fine giugno, sono saliti a 4,742 milioni, con un incremento di 17 mila nuovi abbonati nel periodo. Dopo 5 anni, si chiude così il primo con una crescita netta della base-abbonati, grazie a tre trimestri consecutivi di crescita positiva nel corso dell’anno fiscale. I ricavi crescono del 2% su base annua, toccando i 2.790 milioni di euro, e del 13% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno fiscale. Il ritorno alla crescita dei ricavi avviene dopo 2 anni consecutivi di flessione. I profitti operativi, cresciuti significativamente sempre nel quarto trimestre fiscale, si attestano su base annua a 67 milioni, con una flessione di 11 rispetto allo scorso anno fiscale per effetto in particolare degli investimenti per il lancio di Sky Box Sets. L’arpu resta stabile a 42 euro per il quarto trimestre di fila (ma scende di un euro nei 12 mesi), mentre il churn è stato dell’11,1%, in linea con la performance di Sky in UK. Anche gli ascolti sono stati in crescita, con la miglior stagione di sempre per Sky Sport anche grazie al successo degli Europei e al continuo aumento della platea televisiva di Moto GP e F1. Risultati eccellenti anche per la seconda stagione di “Gomorra”, “X Factor” e “MasterChef”. Molto bene anche Sky On Demand che, nel corso dell’anno, ha superato i 200 milioni di download e che, con un base di decoder connessi cresciuta di 500 mila utenti, ha superato i 2,2 milioni di famiglie, confermandosi di gran lunga la più ampia base connessa in Italia. L’utile operativo è stato di 67 milioni di euro, in calo del 14%, a causa dei costi per gli Sky Box. Dalle tabelle, si ricava che la raccolta pubblicitaria per i soli canali Sky è cresciuta del 25%, da 217 a 271 milioni di euro, mentre quella complessiva di Sky Media - calcolando quindi tutta quella effettuata dalla concessionaria guidata da Daniele Ottier - si può stimare che abbia abbondantemente superato i 400 milioni, con una crescita a doppia cifra. L’incremento della pubblicità nel primo semestre 2016 è stato invece intorno al +20%, grazie anche ai 30 milioni addizionali generati dagli Europei. E sempre Sky Media lancerà - probabilmente già a settembre - Adsmart, sistema di offerta profilata già consolidato in UK e inizialmente rivolto solo agli abbonati My Sky. La piattaforma consente di applicare a tutta l’offerta l’erogazione e gestione tramite adserver degli spot in modo mirato o georeferenziato. Entro l’anno ci saranno anche un nuovo decoder e un upgrading di Sky Go. Nel 2017, invece, arriverà anche da noi, dopo il lancio in UK, il decoder Sky Q. La novità portata da questo nuovo set-top box consiste nella cosiddetta “fluid viewing”, ovvero la possibilità di utilizzare i numerosi sintonizzatori integrati per inviare un segnale in streaming verso tablet o verso i decoder Sky Q Mini. Tornando ai risultati complessivi di Sky, la crescita dei ricavi è stata del 7%, a circa 16 miliardi di euro, con profitti ad oltre 2 miliardi, pari al +12%. I nuovi clienti sono stati 808.000, per un totale europeo di 21.814.000.