Autore: Redazione
21/01/2016

Rocket Fuel, l’intelligenza artificiale conquista anche gli italiani

Dalla ricerca commissionata a Doxa dalla società, guidata in Italia dal country manager Enrico Quaroni, è emerso che il 58% dei nostri connazionali ritiene sia fondamentale per risolvere alcuni grandi problemi, mentre solo il 20% è sfavorevole e l’8% ne è addirittura terrorizzato

Rocket Fuel, l’intelligenza artificiale conquista anche gli italiani

A livello tecnologico, uno dei temi caldi che in quest’ultimo periodo appassiona esperti e non del settore riguarda l’intelligenza artificiale e tutte le sue possibili declinazioni, nella vita quotidiana e in ambito lavorativo. Si tratta di un vero e proprio investimento nel futuro, è il risultato di una cultura digitale che si sta radicando sempre di più nei contesti più sviluppati. Hanno deciso di affidarsi all’intelligenza artificiale, per garantirsi un futuro all’insegna della crescita, anche giganti internazionali, come Wikipedia, Facebook, Apple e Rocket Fuel, che la applica ai big data in ambito marketing e pubblicità. La stessa piattaforma di programmatic marketing ha voluto sondare l’opinione degli italiani riguardo all’intelligenza artificiale e per farlo ha commissionato a Doxa una ricerca. Cosa pensano gli italiana dell’IA? Da quanto emerso nell’indagine targata Rocket Fuel, gli italiani sono decisamente favorevoli a questa tecnologia, dimostrando di non temerla affatto. Il 58% dei rispondenti ha detto di ritenerla fondamentale per risolvere alcuni grandi problemi o di trovarla addirittura esaltante, solo il 20% è invece sfavorevole, con un 12% che la ritiene una minaccia per l’umanità e l’8% che ne è addirittura terrorizzato. I più ottimisti del campione appartengono alla fascia d’età 35-44, mentre i più preoccupati a quella dai 55 ai 64 anni. La consapevolezza degli italiani rispetto a questa materia emerge anche nel momento in cui quasi la metà (46%) ritiene che l’intelligenza artificiale sia già parte della vita di tutti e, infatti, ritiene che venga già utilizzata nella vita quotidiana. Solo il 7% pensa che sia ancora fantascienza. L’impatto sul lavoro Riguardo all’impatto che l’intelligenza artificiale potrà avere sulla vita lavorativa nei prossimi 5 anni, il 53% degli italiani non la vede come una minaccia, infatti, il 31% pensa che non avrà nessun impatto, mentre il 22% dice addirittura che migliorerà il proprio lavoro. Solo il 13% la percepisce come minaccia. Ancora una volta i giovani tra i 18 e 35 anni sono i più entusiasti, con un 25% che ha risposto che pensa che porterà benefici al loro lavoro, mentre nella fascia dai 55 ai 64 anni prevale, con un 39%, l’opinione che non avrà nessun impatto. Moment Scoring, l’ia targata Rocket Fuel L’ambito in cui si pensa venga utilizzata di più è la tecnologia (60%), seguita dall’esercito (50%) e medicina (34%). Solo il 15% sa che viene utilizzata in ambito marketing e pubblicità e questo è proprio il comparto in cui viene impiegata da Rocket Fuel, che applicando l’intelligenza artificiale ai big data. L’azienda ha messo a punto la soluzione Moment Scoring in grado di effettuare un calcolo in tempo reale su ogni possibile annuncio per determinare la probabilità che un consumatore esegua un’azione definita. Moment Scoring va oltre il marketing one to one, imparando a prevedere quali azioni di marketing portare avanti per una campagna in un preciso momento, che si traduce in un uso più efficiente degli investimenti di marketing.