Autore: Redazione
11/04/2023

Radio: per CRTV il futuro del settore è ibrido tra DAB e IP; AgCom sollecita l’adeguamento delle misurazioni al sistema delle JIC; domani si tiene il convegno di FCP

Attesa a Milano, e giovedì a Roma, per RadioPLUS+ Unlimited, l’iniziativa promossa dalla Federazione Concessionarie Pubblicità con Mindshare e TER

Radio: per CRTV  il futuro del settore è ibrido tra DAB e IP; AgCom sollecita l’adeguamento delle misurazioni  al sistema delle JIC; domani  si tiene il convegno di FCP

da sinistra Massimo Martellini, Fausto Amorese, Federico Silvestri e Roberto Binaghi

La radio è sempre più al centro dell’attenzione del mercato e delle istituzioni. Domani, a Milano, e giovedì, a Roma, si terrà RadioPLUS+ Unlimited, il convegno organizzato da FCP in collaborazione Midnshare e Tavolo Editori Radio. Oltre alla partecipazione di TER, è attesa la presenza di UPA e UNA. E’ il segnale di un avvicinamento tra editori e investitori pubblicitari per, eventualmente, affidare a una JIC (joint industry committee) la misurazione degli ascolti radiofonici. Adeguamento al resto del mercato auspicato da AgCom, che l’Autorità ritiene “improcrastinabile” per assicurare “la più ampia partecipazione dell’intero settore e, dunque, anche la partecipazione della componente ‘mercato’, nonché il ricorso a metodologie di misurazione adeguate, trasparenti e verificabili”, come si legge nella relazione sugli esiti del monitoraggio e sullo stato di avanzamento del processo di razionalizzazione dei sistemi di rilevazione degli indici di ascolto. Nel frattempo, il 2023 si è aperto nel migliore dei modi sul fronte della raccolta, con una crescita del 16% nel primo bimestre rispetto al 2022, con un andamento positivo superiore al 22% a febbraio (i dati del trimestre saranno divulgati da FCP Assoradio il 28 aprile 2023, ndr).

Il futuro della radio secondo Confindustria RadioTv

Intanto TER sta lavorando a una evoluzione della ricerca sugli ascolti, anche per recepire le nuove forme di fruizione introdotte dal digitale; e presso il MIMIT è in corso un tavolo dedicato allo sviluppo tecnologico del settore. L’evoluzione della radio è stata anche al centro del convegno “Universi sonori. Dalla radio tradizionale ai nuovi spazi di produzione e ascolto” che si è tenuto a fine marzo, organizzato da Confindustria RadioTv con l’Università la Sapienza di Roma, dedicato proprio alle tendenze e idee progettuali che si stanno sviluppando intorno al mondo della radio, e del consumo di contenuti audio più in generale. La radio è attraente anche per il pubblico giovane che sta abbandonando i consumi lineare, perché è capace di essere su più piattaforme con una offerta anche on demand e tematica, oltre che sul territorio con gli eventi. Il presidente di Confindustria RadioTv Franco Siddi ha ribadito che la radio è al centro dell’attenzione della associazione. E ha anche ricordato che per preservare le caratteristiche del mezzo, tra cui la gratuità, ha bisogno di risorse stabili in termini di frequenze e pubblicità, oltre che normative chiare. Il sistema deve rimanere sostenibile, dice, e disponibile per tutti con la sua offerta. Questo discorso fa riferimento alla questione delle infrastrutture e delle modalità di trasmissione, ovvero il tema del DAB e della transizione al digitale: perché il futuro della radio, dice Confindustria, è ibrido, ossia DAB come naturale evoluzione della trasmissione FM, e internet (IP), senza soluzione di continuità per l’utente. Anche se nel mercato le posizioni sull’abbandono dell’FM sono molto contrastanti. La parola d’ordine per CRTV deve essere, ovvero continuità di risorse per il ritorno degli investimenti nelle infrastrutture di rete e mantenere l’FM fino alla congrua adozione della nuova tecnologia trasmissiva; nell’ambiente connesso significa garantire prominence, ossia visibilità e accessibilità della radio sulle piattaforme smart. 

Il tema della prominence

Su questo tema è intervenuto Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti- Corallo (tv locali), in una audizione che si è tenuta nel contesto della consultazione pubblica sulle linee guida e sulle prescrizioni regolamentari per garantire la prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale, e l’accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali in digitale terrestre (LCN). Rossignoli ha commentato positivamente dell’obbligo di installazione dell’LCN su tutti i dispositivi idonei a ricevere il digitale terrestre. “Tutti i telecomandi devono essere obbligatoriamente dotati dei tasti numerici per l’accesso alla numerazione LCN e tali tasti devono poter essere utilizzabili in qualsiasi ambiente del dispositivo. Inoltre nessun telecomando dovrebbe contenere tasti per l’accesso diretto ai servizi a pagamento”. Rossignoli ritiene necessario individuare soluzioni tecniche che garantiscano adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti dell’emittenza televisiva e radiofonica locale. “In particolare al fine di assicurare la prominence dei servizi audiovisivi e radiofonici di interesse generale occorre prevedere, su ogni tipologia di dispositivo, diverse modalità per l’accesso ai diversi fornitori di servizi media e audiovisivi, e di contenuti radiofonici”.

La radiofonia locale

E il futuro della radio locale è stato al centro del convegno organizzato da CrDab “Digital Audio Day, Stato dell’arte e futuro della radiofonia locale”, il 30 marzo scorso a Roma, durante il quale il Commissario Agcom Laura Aria ha ricordato che l’Autorità ha avviato, la scorsa estate, le attività propedeutiche all’assegnazione dei diritti d’uso agli operatori locali, anticipando l’imminente pubblicazione da parte del Mimit delle linee guida dei criteri e le procedure del bando aggiornate post consultazione. Infatti tali linee guida sono state pubblicate il giorno seguente dal Ministero il 31 marzo. Per il Mimit è intervenuto Lucio Garbo, Consigliere del Ministro D’Urso, che ha indicato come la radio sia a una svolta epocale, dove aumenteranno le possibilità di ascolto, soprattutto in mobilità e indoor, ma solo i migliori emergeranno. Garbo ha confermato l’imminenza della pubblicazione dei bandi, che terranno conto, fra l’altro, del roll out e dell’esperienza sul campo.