Autore: Redazione
05/07/2017

Quest’anno Supermall punta con PRS ai 4 milioni di euro di fatturato sul fronte OOH

Mirco Costarelli, Direttore Commerciale di Supermall, e Claudio Noziglia, Vice Presidente di PRS Mediagroup, illustrano le strategie di crescita della società specializzata nella realizzazione di spazi pubblicitari nei centri commerciali e nella GDO: nuovi clienti, strumenti e regole per dare uniformità consolidata al circuito

Quest’anno Supermall punta con PRS  ai 4 milioni di euro di fatturato sul fronte OOH

Accompagnare il cliente dal momento in cui arriva e parcheggia nel centro commerciale fino all’atto di acquisto è il compito di soggetti come Supermall Srl, società specializzata nella realizzazione di spazi pubblicitari nei centri commerciali e nella GDO, nata lo scorso luglio da uno spin off di un’altra azienda del settore e acquisita a febbraio di quest’anno da Avip Italia. «Dobbiamo lavorare bene sul mercato e fare conoscere al meglio i nostri prodotti. Per farlo ci avvaliamo della forza di una concessionaria come PRS – spiega a DailyMedia Mirco Costarelli, Direttore Commerciale di Supermall -, che ha le capacità e la struttura più adeguate per raggiungere i nostri obiettivi». «PRS si occupa da sempre di tv, stampa, radio e cinema – aggiunge Claudio Noziglia, Vice Presidente di PRS Mediagroup – e da quando lavoriamo per Supermall (da aprile 2016, ndr) abbiamo creato una struttura ad hoc dedicata al prodotto “Mall Mediamix”, con una forza vendita specializzata. Ora il nostro compito sarà quello di consolidare i fatturati realizzati in precedenza coinvolgendo nuovi clienti di settori tradizionali e altri del tutto nuovi. Nielsen ha certificato una flessione del 16% dell’Out of Home nel primo semestre dell’anno - prosegue Noziglia -, noi siamo in controtendenza: puntiamo a chiudere il 2017 con un fatturato di 4 milioni di euro, sul fronte OOH, in aumento sul 2016». Su cosa si basa la forza di Supermall? «Lavoriamo con 1.800 punti vendita ubicati sul territorio nazionale, dei quali almeno 400 sono tra i centri commerciali più importanti – dice Costarelli -. Su tutti abbiamo i Mediapole, ovvero impianti pubblicitari sui pali della luce e pensiline porta carrello posizionati nei parcheggi dei centri commerciali e pubblicità sui carrelli della spesa. All’interno possiamo offrire i totem nelle gallerie dei centri commerciali, isole promozionali con o senza hostess, formati speciali di vario tipo, come le scale mobili, vetrate di ingresso, totem digitali e tanto altro». «Tutto ciò sviluppa un potenziale di 2 miliardi di contatti all’anno - gli fa eco Noziglia - e tutti consumatori con un’alta predisposizione all’acquisto». Chi sono i principali clienti di Supermall? «La nostra offerta si adatta a clienti delle più diverse tipologie – dice Noziglia -. Lavoriamo da anni con i principali Top Spender della GDO, come Barilla, Ferrero, Lactalis, Red Bull, affiancati da clienti extra settore, come Ovs o Burger King, che credono fortemente nei nostri strumenti. Da inizio anno abbiamo acquisito 22 nuovi clienti. Si tratta di nomi importanti, di settori diversi tra loro, come Fastweb, Bolton, Costa D’Oro, Lavazza, Pernigotti, Kellogg’s, San Benedetto, Loacker. Un contratto importante è stato quello con Gruppo San Raffaele, che ha pianificato un intero pacchetto di MallMediaMix (isole promozionali, totem, maxi formati…) nei centri commerciali per la sua campagna del 5x1000. Questo per dire che il nostro è un prodoto trasversale, appetibile a investitori extra settore, come quelli del mondo della finanza, delle banche, dei servizi e del retail». Come si misura l’efficiacia dei vostri strumenti? «Possiamo offrire una misurazione certa attraverso la ricerca di IRI, che offre dati di pre, durante e post campagna, con riscontri precisi sul sell out - spiega Costarelli -. Si tratta di un ente terzo, quindi un’ulteriore garanzia di serietà per gli investitori». Come si sta muovendo Supermall per crescere? «Stiamo lavorando per ampliare il nostro network con alcune fra le più importanti insegne a livello nazionale, vere e proprie eccellenze sul territorio – aggiunge Costarelli -. Poi stiamo chiudendo accordi con alcuni mall, in una decina di città italiane, per portare un prodotto nuovo, di forte impatto e grandi dimensioni, pensato per i clienti tradizionali, ma anche per una fascia di clienti nuova, del mondo del lusso e della moda, che posaano godore di una struttura ad alto impatto». Come si muove, invece, PRS? «Siamo convinti che questo mezzo abbia un potenziale infinito – chiosa Noziglia -. L’unica inibizione che frena il mercato è il fatto che spesso succede che ci siano più interlocutori che lo gestiscono. Ecco perché stiamo cercando di dare più regole e ordine a questo mercato e aggregare tutte le piccole strutture/realtà locali sul territorio per dare uniformità consolidata al nostro circuito. Il cliente così sa di potersi fidare e di poter avere una campagna capillare  a livello nazionale che funziona realmente, pianificata da un unico interlocutore».