Autore: Redazione
05/06/2023

Quanto è autorevole la comunicazione odierna? Domani la quarta edizione del Best in Media Communication

L’evento/riconoscimento, ideato da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting, si svolgerà a Roma. Leonardo Donato, CEO di We Inform, racconta il progetto e gli obiettivi

Quanto è autorevole  la comunicazione odierna?  Domani la quarta edizione del  Best in Media Communication

Leonardo Donato, CEO di We Inform

Best in Media Communication 2023, il riconoscimento ideato da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting che certifica l’autorevolezza della comunicazione di aziende, enti e organizzazioni, sarà in scena domani per la sua quarta edizione. L’evento avrà a luogo presso Palazzo Fendi (via della Fontanella di Borghese 48) e sarà l’occasione d’incontro per il gotha della comunicazione nazionale. Leonardo Donato, CEO di We Inform, società che edita Fortune Italia, ci racconta il progetto e gli obiettivi legati all’evento.

Come nasce “BIC”?

«L’evento è stato ideato per celebrare il valore della comunicazione, è il termometro di come le aziende si promuovono, misura con metodi analitici la correttezza e l’efficacia delle loro azioni con i media».

Un esempio?

«A ‘BiC’ si possono iscrivere tutti i team di comunicazione di aziende, enti e istituzioni pubbliche e private, con sede legale in Italia, delle quali vengono esaminate le caratteristiche per valutarne l’ammissibilità. Questo è un primo spartiacque che permette di lavorare su chi risponda a determinati requisiti».

Ossia?

«Avviene una misurazione delle performance comunicative attraverso tre punti: la reputation, che offre il posizionamento dell’azienda sui media, ponderando la visibilità dei singoli passaggi con il sentiment; il Media Impact Assessment, che misura l’efficacia del lavoro svolto dal team di comunicazione; il giudizio dei giornalisti del settore di appartenenza e degli addetti ai lavori per valutare la qualità delle relazioni e dei contenuti. In questo modo viene calcolato e assegnato un punteggio che permette di essere un’azienda BIC».

Di premi ce ne sono tanti, qual è la differenza con gli altri?

«Gli altri sono premi, questo no. Certificare significa attestare che un team di comunicazione rispetta determinate regole, le applica coerentemente, ottenendo risultati validi. Avere una strategia e sistema di lavoro, applicandoli e rispettando degli obiettivi, è fondamentale in comunicazione. Nel corso degli anni, sono nate diverse strutture di comunicazione che, con belle parole e una strategia aggressiva a livello di offerte, hanno inquinato il mercato. Bisogna, invece, lavorare con i professionisti e BIC consente di riconoscerli».

Qual è un altro valore aggiunto di Best in Media Communication?

«Decidere di mettersi sotto una lente di ingrandimento di far analizzare al microscopio il proprio lavoro da altri è sinonimo di voglia di migliorare. Ci sono team che dopo il nostro audit hanno semplificato alcune procedure interne, snellendole e rendendole più efficaci di prima. Abbiamo favorito un processo di crescita».

La novità di quest’anno quale sarà?

«Una giuria indipendente attribuirà cinque riconoscimenti alle migliori campagne di comunicazione delle aziende certificate. Durante la BIC Convention 2023 saranno assegnati dei ‘Premi speciali’ nelle categorie creatività, chiarezza del messaggio, originalità, omnicanalità, interattività. Sono esempi virtuosi di comunicazione, dei punti di riferimento per chi vuole aumentare il suo impatto nel mondo dei media».