Autore: Redazione
28/09/2023

Prix Italia 2023: sostenibilità e centralità dei broadcaster protagonisti della 75esima edizione

Chiara Longo Bifano, Segretaria Generale del Prix Italia, racconta i contenuti e gli obiettivi della manifestazione, a Bari dal 2 al 6 ottobre

Prix Italia 2023: sostenibilità e centralità  dei broadcaster protagonisti della 75esima edizione

Chiara Longo Bifano, Segretaria Generale di Prix Italia

È stata presentata ieri la 75esima edizione de Prix Italia, manifestazione dedicata al mercato dell’audiovisivo e alle sue evoluzioni, che si terrà a Bari dal 2 al 6 ottobre 2023. Titolo di quest’anno è ‘Engage me’ e fa riferimento, in continuità con l’evento dell’anno scorso ‘Sustainable me’, all’impegno sul tema della sostenibilità. Infatti, il Prix Italia è stato scelto come progetto pilota Rai per la realizzazione di eventi sostenibili ESG, con l’avvio di un percorso di analisi e monitoraggio di tutti i processi. L’obiettivo della manifestazione è evidenziare il ruolo dei broadcaster, in un mercato i cui connotati sono stati cambiati per sempre dalle piattaforme di streaming, che però stanno riducendo gli investimenti in produzione. «I broadcaster che hanno partecipato al Prix Italia 2023 sono oltre 80 e provengono da 52 Paesi diversi provenienti da tutti i continenti. Molti sono tv o radio di Servizio Pubblico. Quello che subito è apparso ben chiaro nel corso dei nostri incontri è l’enorme sfida che abbiamo davanti: dopo aver inseguito per anni le piattaforme e il loro impetuoso sviluppo, oggi, in un momento di crisi finanziaria e di grande sofferenza per il settore, i broadcaster hanno l’occasione di riaffermare la propria centralità come creatori di qualità a budget ben più contenuti», spiega Chiara Longo Bifano, Segretaria Generale del Prix Italia.

I contenuti dell’evento

Pubblico generalista e ospiti internazionali, anteprime, incontri con attori e registi, spettacoli, workshop, un evento con la responsabile fiction della BBC Charlotte Moore e il presidente di questa edizione del Prix Walter Iuzzolino, un momento di confronto animato da Maria Pia Ammirati, Direttrice Fiction Rai, con scrittori e volti delle serie Rai di successo. Questo Prix «è anche una occasione per lavorare sulla sua visibilità, nell’ambito del mercato internazionale dell’audiovisivo», dice Bifano. La Rai è presente con 5 prodotti in finale: ‘Esterno notte’, di Marco Bellocchio; il ‘fenomeno’ ‘Mare fuori’; ‘Divina commedia’; ‘After the bridge’; ‘Plastica connection’. 

Obiettivo giovani

Il Prix Italia si rivolge anche ai giovani, intanto con l’introduzione della nuova categoria dei podcast e l’ampliamento della categoria digital, «dove quest’anno, non a caso, Rai è arrivata in finale con il fenomeno ‘Mare Fuori’. Il coinvolgimento con le Università è proseguito con il contest YLAB, dedicato ai migliori progetti elaborati dagli studenti delle cinque Università di Puglia. Abbiamo cercato di parlare di sostenibilità con le parole di un influencer come Vincenzo Schettini e di concentrare i momenti formativi del Prix Italia sui temi dell’intelligenza artificiale e delle prospettive di produzioni green, low budget o cofinanziate. Infine molti giovani hanno potuto partecipare alla macchina produttiva Rai attraverso una speciale edizione di Porte Aperte in piazza e conoscere un prodotto come Clorofilla realizzato con set virtuali dal Centro Ricerche di Torino con l’utilizzo di motori grafici mutuati dall’industria del gaming».

Sostenibilità e inclusività

Coinvolti tutti i settori aziendali per il primo progetto sostenibile di un evento del servizio pubblico: dall’organizzazione agli allestimenti, dalle luci utilizzate ai temi trattati. Non ultima - ricorda Longo Bifano - «l’accessibilità, per offrire un Prix autenticamente inclusivo: dall’utilizzo della lingua dei segni alla possibilità di ascoltare le audiodescrizioni di singoli eventi attraverso un apparato over wi-fi per portatori di impianti cocleari». E la testimonianza di un piccolo segno di rigenerazione urbana, omaggio al Prix e alla Regione Puglia: il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, opera realizzata in un parco di Bari con l’ulivo dei tronchi colpiti da Xylella.