Autore: Redazione
15/11/2023

Paola Cortellesi è la protagonista della storia di copertina del nuovo numero di Vanity Fair

Il magazine in edicola in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Paola Cortellesi è la  protagonista della storia di copertina del nuovo numero di Vanity Fair

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Vanity Fair dedica la copertina a Paola Cortellesi nei cinema con il suo primo film da regista, C’è ancora domani. Il film, record di incassi, ha riempito i cinema parlando di violenza domestica, patriarcato, diritti civili. Da ‘caso cinematografico’ è quindi diventato un ‘caso politico’, in un Paese al 79esimo posto del Global Gender Gap Report 2023, la regista afferma: “I femminicidi che ci sono, in Italia, ogni 72 ore, sono un’emergenza. Per la prima volta il nostro Paese ha a capo del governo e dell’opposizione due donne, una concomitanza che dovrebbe portare a tendersi la mano. Sarebbe una vera rivoluzione: unire le forze per un progetto comune sulla prevenzione dei femminicidi. L’educazione all’affettività e al rispetto di sé andrebbe iniziata alla scuola dell’infanzia, per proseguire più avanti con l’educazione sessuale, il tema del corpo… È uno scandalo che non sia previsto dal ministero”.

I contenuti

All’interno nel numero di Vanity Fair in edicola, interviste, punti di vista, indagini e storie sulle violenze e le disparità di genere raccontate grazie alla collaborazione delle associazioni che, da anni, si battono in prima linea per contrastare questi fenomeni. Tra le pagine, un articolo dedicato al racconto di una giornata passata nella sede romana di Differenza Donna, che ospita il centralino del 1522, il numero gratuito e attivo 24 ore su 24 da chiamare - anche in forma anonima - per chi subisce violenza o stalking o vuole aiutare qualcun’altra. Il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti nel suo editorial recita: «La violenza di genere, il patriarcato, sono così antichi e radicati nella nostra cultura da nascondersi dietro le parole fino a non farsi vedere più, anzi, fino a sembrare libertà di pensiero. Ecco, la violenza di genere non è libertà di pensiero. E se proprio volete iniziare a cambiare qualcosa, provate a partire dalle parole che scegliete. Il domani inizia anche dalle vostre parole. Il domani è adesso». Sempre nell’editoriale, Marchetti racconta che: “Il giornale si apre con un pugno nello stomaco: tre pagine dedicate al ricordo delle vittime di femminicidio uccise da uomini dall’inizio del 2023”. Quest’elenco, verrà poi aggiornato sul sito della testata dove ci saranno altri approfondimenti sul tema. Sui canali social di Vanity Fair, infine, saranno pubblicate pillole video in cui gli studenti dell’università statale di Milano che frequentano un corso di educazione sentimentale raccontano le parole da cui ripartire per ottenere la parità.