Cookie: l’ultima svolta di Google non modifica il corso della storia
Occorre pianificare e operare efficacemente in ambienti che includano contesti sia con identificatori sia senza di essi

Francesca Lerario
di Francesca Lerario, managing director southern Europe di Ogury
L’ultima svolta di Google non modifica il corso della storia. Gli identificatori sono già scomparsi da oltre la metà dell’open web e la percentuale continua a crescere, spinta dalle aspettative dei consumatori, dalle pressioni normative e dalla frammentazione delle piattaforme. Allo stesso tempo, una parte significativa dei segnali basati su ID resterà comunque disponibile, il che porta alla vera sfida odierna che non riguarda più cosa succeda quando gli ID spariscono, ma come pianificare e operare efficacemente in ambienti che includono contesti sia con identificatori sia senza di essi; è la nuova realtà dei media. I vincitori saranno quelli capaci di abbracciare un simile scenario ibrido. La chiave è sviluppare piattaforme e livelli di dati che funzionino lungo l’intero spettro dell’identificabilità, così da poter sfruttare tutti i segnali, a prescindere dalla presenza di identificatori. Affidarsi esclusivamente agli identificatori limita la portata e genera strategie fragili, ma ignorare del tutto gli ID significa rinunciare al valore che i segnali basati sull’identità offrono ancora. La strada intelligente non è scegliere da che parte stare, ma integrare entrambi gli approcci in modo strategico, in un mondo che resterà inevitabilmente misto.