Autore: Davide Sechi
27/05/2024

Nuove frontiere del mktg turistico: i luoghi si raccontano e si promuovono su Loquis

Partnership strategiche e sviluppi internazionali, al di là delle rotte abusate dell’overtourism. Un’app per scoprire le storie dei territori e viaggiare con le storie del mondo raccontata da CEO e founder Bruno Pellegrini

Nuove frontiere del mktg turistico: i luoghi si raccontano e si promuovono su Loquis

Bruno Pellegrini

Il profumo delle vacanze che comincia a farsi largo tra le nuvole e gli scrosci d’acqua che paiono non finire mai… Ma ormai ci siamo, la bella stagione è già qui e con essa arrivano le curiosità, i desideri, i dubbi legati ai tragitti che potremmo compiere durante la prossima estate. Dove andare? Cambiare? Esplorare? Ripetere? Magari siamo anche alla ricerca di qualche voce autorevole ed eccola qui, Loquis (https://www.loquis.com/it), piattaforma di travel podcast. Ne volgiamo sapere di più e ci affidiamo al founder e CEO Bruno Pellegrini (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).


Cos’è Loquis e qual è la sua missione principale?

«Loquis è la piattaforma di travel podcast che racconta le storie dei luoghi attraverso la voce. La missione principale è rendere ogni viaggio un’esperienza unica e coinvolgente, offrendo ai viaggiatori la possibilità di scoprire curiosità, storie e informazioni sui luoghi che visitano tramite contenuti audio».

Quali sono le principali funzionalità di Loquis?

Le principali funzionalità di Loquis includono il podcasting, con gli utenti che possono ascoltare storie e aneddoti relativi ai luoghi che visitano in pratiche pillole sonore in forma di podcast. Le aziende e le organizzazioni possono invece creare canali ufficiali per condividere le informazioni direttamente con gli utenti».


Come funziona la piattaforma e come gli utenti possono accedere ai contenuti?

«La piattaforma è accessibile tramite un’app mobile, dove gli utenti possono cercare e ascoltare contenuti audio geolocalizzati. Gli utenti possono esplorare i canali ufficiali, scegliere i contenuti di loro interesse e ascoltarli durante i loro viaggi. L’applicazione offre in maniera esclusiva la funzionalità “Navigatore” che attraverso una mappa interattiva mostra i punti di interesse con i relativi contenuti audio disponibili».

Quali sono i benefici per le aziende che scelgono di creare un canale ufficiale su Loquis?

«Le aziende che creano un canale ufficiale su Loquis possono beneficiare di una maggiore visibilità e di un modo innovativo per comunicare con il loro pubblico. Possono raccontare storie uniche, promuovere eventi e attrazioni, e offrire contenuti esclusivi che migliorano l’esperienza del visitatore. Questo può aumentare l’engagement e la fedeltà dei clienti, oltre a fornire un valore aggiunto ai loro servizi. Un canale su Loquis completa l’offerta, la arricchisce con contenuti innovativi in un formato coinvolgente, perché arricchire l’esperienza di viaggio e restituire valore al territorio è alla base della nostra proposta. I luoghi sono intrinsecamente le loro storie. Un edificio, un monumento, può anche essere considerato un’opera d’arte o qualcosa di diverso da chi è in grado di interpretarlo in tal modo, ma alla fine sono semplicemente aggregati di terra, mattoni, calce e acciaio posizionati in un determinato spazio. Senza conoscere le loro storie, i luoghi restano privi di significato».  

Quali sono i numeri e i successi raggiunti da Loquis finora?

«La nostra piattaforma di travel podcast è stata scelta nel 2023 da circa due milioni di turisti che hanno ascoltato complessivamente i contenuti per oltre sei milioni di volte. Loquis ha già avviato inoltre partnership con decine dei più importanti operatori del settore travel e di mobilità italiani: Slow Food, Autostrade per l’Italia, Anas, Trenitalia, Dove, PleinAir, Milano Serravalle - per citarne solo alcuni - insieme a centinaia di comuni ed enti per la promozione turistica che hanno deciso di farsi conoscere raccontando le loro storie nel formato più semplice e immediato: la voce. Tecnicamente Loquis è stata sviluppata completamente in house, utilizziamo le ultime tecnologie disponibili per dare forma al sogno di raccogliere le storie del mondo. La community di utenti è in continua crescita, e la quantità di contenuti audio disponibili aumenta costantemente, offrendo una vasta gamma di storie e informazioni per viaggiatori di tutto il mondo» .

Com’è nata l’idea?

«Ho avuto l’idea di Loquis mentre guidavo in autostrada. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi raccontasse la storia dei paesini che mi circondavano, delle valli che attraversavo. Quindi ho iniziato a pensare a un’app che organizzasse tutte le informazioni, le storie, gli aneddoti che sono oggi dispersi, disaggregati nelle guide cartacee e ‘umane’, proponendole sotto forma di audio, l’unico formato che si può utilizzare per raccontare le storie quando si guida. Così è nata Loquis, che vuole diventare un atlante sonoro globale. Perché, ascoltati in successione, i vari canali sono un’immagine potente dell’Italia che invita a riscoprirla tutta, fuori dalle rotte dell’overtourism, lontano dalle folle armate di selfie-stick che si concentrano in poche e gettonatissime mete per fare l’ennesima versione della stessa foto vista e rivista sui social, senza allargare lo sguardo ad altri luoghi che hanno tesori da scoprire. Viaggiare è conoscere e ascoltare ogni luogo, non collezionare storie su instagram come timbri su un passaporto».

Un founder che arriva da un percorso piuttosto ricco…

«Nasco professionalmente in P&G, cresco in Bain, dopo un MBA all’Insead nel 1999 finisco a guidare il marketing, prodotto e contenuti di Jumpy, la grande iniziativa internet di Fininvest. Mi piaceva e mi piace tuttora sperimentare e la partecipazione degli utenti alla creazione del valore è diventato il mio terreno di gioco fin dal 2000. Con Jumpy siamo stati i primi a lanciare i blog in Italia, a fare trasmissioni video streaming live, a proporre format partecipativi già prima del web 2.0. Poi ho creato una intera tv partecipativa, NessunoTV, sperimentando nuovi formati di intrattenimento, realizzando film collettivi, avviando una piattaforma per la pubblicazione di video prima di YouTube, creando la prima social media agency italiana (TheBlogTV nel 2007) e quindi il primo network internazionale di video-crowdsourcing (UserFarm nel 2012). Vendute queste startup, dopo un anno di pausa, mi sono dedicato a Loquis, la piattaforma audio che vuole raccogliere e raccontare tutte le storie di tutti i luoghi del mondo reale, e anche qui ho insistito sul modello open access to publishing e del crowdsourcing per coinvolgere gli utenti nel progetto».

Quali saranno i prossimi sviluppi di Loquis?

«Il nostro obiettivo è diventare un riferimento imprescindibile per chi viaggia e per gli operatori del turismo e della cultura. Abbiamo creato il segmento del travel podcasting, in Italia i nostri numeri sono già superiori a quelli di ogni altra piattaforma (nella categoria viaggi) grazie alla specializzazione e alla geo-localizzazione. Grazie ai nuovi investitori che hanno colto le potenzialità del nostro business model e l’impiego originale dell’intelligenza artificiale, possiamo avviare l’espansione internazionale, completando la copertura globale dei contenuti (che diventeranno circa tre milioni in 24 mesi), allargando l’audience ai principali paesi Europei, inaugurando una nuova sede in Spagna e aumentando i nostri investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare continuamente l’esperienza d’uso e le performance della nostra piattaforma».