Nuova veste per Bigodino.it: restyling grafico e della linea editoriale per uno dei femminili più letti in Italia con oltre 4 milioni di utenti unici mensili
Andrea Pucci, Ceo di Netaddiction di cui il sito fa parte, illustra a DailyNet le ultime novità, compreso il processo di consolidamento del Gruppo, che ha archiviato i primi sei mesi a +10%

Sono tante le novità in casa Bigodino.it, sito dedicato a un target femminile e parte di Netaddiction, media company italiana nativa digitale guidata dal Ceo Andrea Pucci. Lo spazio web è stato aggiornato graficamente ed è stata approntata anche una nuova offerta di Video Seeding per il mobile. Questo e molto altro lo racconta lo stesso Pucci a DailyNet.
Quali sono le novità di Bigodino.it?
Il sito si è evoluto dal punto di vista dell’impatto estetico. Come Netaddiction, che da sempre gestisce i progetti di rivisitazione dei propri asset, abbiamo voluto celebrare il concetto di sito internet, con l’obiettivo di creare una rivista bella da vedere, oltre che da leggere. Una nuova veste che riflette anche il successo di pubblico di Bigodino.it: nei primi mesi del 2018 la media degli utenti unici è attorno ai 4 milioni. Un risultato che, naturalmente, ci rende orgogliosi e va ricercato in una politica editoriale variegata e nell’uso strategico dei social, in particolare Facebook, su cui abbiamo investito risorse e denaro.
A livello di posizionamento verso il pubblico, cos’è cambiato per Bigodino.it?
Inizialmente il sito era dedicato a un mondo di donne “nerd”. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo cominciato a proporre argomenti più mainstream, allargando le tematiche trattate e utilizzando il mondo dei social network come cassa di risonanza. Sono state create diverse fanpage monotematiche attorno al brand Bigodino.it e tale strategia ha permesso di raggiungere 120 milioni di reach social settimanale, con un totale di quasi 20 milioni di fan Facebook spalmati su molteplici argomenti e sulle 90 pagine connesse al nostro asset editoriale.
E sul fronte commerciale?
Abbiamo voluto creare un prodotto ibrido tra social e web: Bigo video seed, l’esclusivo metodo di Bigodino.it per viralizzare i filmati pubblicitari e creare engagement. È uno strumento adatto a qualsiasi tipo di clip e commercializzato con CPM davvero competitivi. Questa tipologia di video gode di una sua vitalità social ed è fortemente collegato a Facebook, con la possibilità di esprimere like, commenti e interagire con lo spot e gli altri utenti. In questo modo il video advertising diventa esso stesso un prodotto editoriale. Dopo due mesi di test, siamo pronti per partire, grazie anche alle positive esperienze registrate con i primi clienti. Oltre a questo prodotto, continuiamo a offrire altre soluzioni di comunicazione, in linea con le best practice richieste dal settore. Il tutto rafforzato da un lavoro avviato l’anno scorso per soddisfare le esigenze in termini di viewability degli spender e da un ampliamento del team commerciale, per posizionare ulteriormente il prodotto sul mercato.
Spostando l’attenzione su Netaddiction, qual è la ricetta per giocare un ruolo di primo piano nel mercato digitale e continuare a crescere?
Noi abbiamo sempre adottato un approccio ponderato e riflessivo, e ciò non ci ha mai esposto a rischi enormi, non abbiamo mai fatto picchi e negli ultimi due anni non abbiamo subito la decrescita del segmento digitale. Siamo riusciti a mantenere un trend costante della raccolta pubblicitaria negli ultimi cinque anni. Per farlo abbiamo ampliato argomenti, target e, conseguentemente, la rosa di inserzionisti. Abbiamo avuto anche la capacità di portare a bordo del progetto uno dei gruppi di talent più in voga negli ultimi anni, Casa Surace, di cui siamo a tutti gli effetti soci e agenti.
Oltre a quanto detto, avete anche puntato su una strategia di crescita per linee esterne?
Quando troviamo un potenziale partner, ne sposiamo i valori e avviamo delle sinergie durature nel tempo, come nel caso di Multiplayer.it, Dissapore, iFood e tutti gli altri siti del network. Dal fronte editoriale abbiamo anche allargato il raggio d’azione alla produzione di contenuti: oltre a Casa Surace, nel 2017 ci siamo legati a Il Terrone fuori sede. Inoltre, con l’acquisizione di BBQ4ALL, siamo andati a differenziare il nostro modello di business attingendo a strumenti come paywall, ecommerce e servizi che si propongono come valide alternative alla sola raccolta pubblicitaria. BBQ4ALL risulta molto interessante per il mondo dei progetti speciali: per esempio, con Scavolini abbiamo attivato un’operazione che dall’online ha contaminato l’offline con eventi e attività in-store, alimentate da una copertura sui canali social.
Per chiudere, vorrei chiederle qual è l’andamento nei primi sei mesi dell’anno?
Dopo un 2017 in crescita a 9 milioni di euro, il giro d’affari è in aumento del 10% anche in questi sei mesi, un dato che ci fa molto piacere. Ora puntiamo molto al secondo semestre anche perché dipendiamo dai mercati di riferimento dei nostri verticali. Abbiamo da poco lanciato HDmotori, come completamento di HDblog e con un focus sulla mobilità tecnologica e sui trasporti green. Guardiamo con interesse al mercato, ma negli ultimi tre anni abbiamo fatto un grande sforzo in materia di acquisizioni e siamo impegnati a consolidare le relazioni interne, per armonizzare le attività di 12 brand e sei diverse società. Osserviamo con grande attenzione anche l’evoluzione del mercato per arrivare a sposare il miglior modello di business possibile. E non è detto che ciò significhi solo pubblicità.