Autore: Redazione
05/04/2016

Nickelodeon protagonista al BLTF

In occasione della manifestazione bolognese Viacom International Media Networks Italia presenta in anteprima le novità del network e la ricerca sul Kids Fandom. Nadia Caron, Senior Director Licensing Viacom Italia, ha parlato in esclusiva con DailyMedia, spiegando le linee principali di sviluppo, soprattutto per il canale NickJr, dedicato alla fascia dei più piccoli

Nickelodeon protagonista al BLTF

Nickelodeon. Una parola, un brand che conoscono tutti, e un’identità in cui si riconoscono tutti, dai più piccoli ai più grandi. Anzi, in questo caso forse sarebbe meglio dire che i bambini potrebbero insegnarci molto su che cosa sia veramente questo canale che fa dell’arancione il proprio colore distintivo. Nickelodeon è il canale dell’allegria, del divertimento, dell’imprevedibilità e dell’innovazione, senza dimenticare i valori dell’amicizia e della condivisione. Tra le sue serie di maggior successo ci sono cartoon intramontabili come “SpongeBob” e “Le Tartarughe Ninja”, ai quali si affiancano prodotti più recenti, ma dallo stesso successo, quali “Sanjay&Craig”, “Harvey Beaks” e “Breadwinners”. E se si chiedesse a un bambino di spiegare che cos’è Nickelodeon probabilmente le prime risposte che si sentirebbero sarebbero proprio i nomi dei cartoni animati trasmessi da anni, ogni giorno, in esclusiva sui canali 605-606 di Sky. Ma l’offerta targata Viacom International Media Networks Italia, oltre a quanto già descritto, comprende anche altri due canali, per un totale di tre network, come ha spiegato Cecilia Padula, nuovo Senior Director del network in Italia, in occasione dell’incontro di ieri al “Bologna Licensing Trade Fair”: «Con più di 30 anni di storia alle spalle e dopo essere diventato il brand numero uno al mondo nell’intrattenimento per ragazzi e famiglie grazie ai propri contenuti esclusivi, Nickelodeon ha al proprio interno altri due canali: NickJr (Sky 603) e TeenNick (Sky 620). Il primo è dedicato al target pre scolare, dai 4 ai 7 anni, che fa dell’imparare giocando il proprio punto di riferimento, tanto per i figli quanto per gli stessi genitori; tra le property di maggiore successo ci sono “Paw Patron”, “Blaze e le Mega Macchine”, “Shimmer&Shine” e “Dora and Friends in Città”. Il secondo, invece, lanciato nel dicembre del 2015 si rivolge a un pubblico di pre adolescenti e propone un nuovo punto di vista, grazie anche a programmi più d’attualità, che introduce i ragazzi al mondo adulto. Naturalmente non solo in televisione, ma su qualsiasi piattaforma». “Il kids fandom: la passione che ti riempie la vita”
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E’ questo quello che, in sintesi, emerge dalle risposte di sedici bambini intervistati da Viacom e Nickelodeon, con l’intento di svolgere una ricerca per esplorare il fenomeno del Fandom tra i kids, interagendo direttamente con loro e adottando un approccio quali-quantitativo innovativo. Che cosa vuol dire, dunque, essere fan? Non è un gioco da bambini e nemmeno da ragazzi, ma è una cosa seria. Si, molto seria, stando a quanto elaborato dalle due realtà, perché presuppone una forte adesione a quello che è ed esprime il brand, così come la costruzione di una relazione profonda capace di modificare la personalità dei bambini. Non si tratta di un rapporto unidirezionale, ma la relazione bambino-idolo è reciproca, si basa su uno scambio costante di esperienze fortemente emotive che fanno crescere e coinvolgono a 360 gradi. E non si tratta nemmeno di un rapporto esclusivo, come dimostra il fatto che il 63% dei bambini ammetta di essere fan di tante cose/personaggi contemporaneamente. Sport, calcio in testa, Fantasy, YouTubers e Celebrities sono le quattro macro categorie che identificano gli oggetti del Fandom e sebbene apparentemente siano molto distanti le une dalle altre, in realtà un minimo comune denominatore esiste: «Il fan-journey che ricalca, passo a passo, le tappe di un percorso di amicizia. Il primo incontro, facilitato dagli innumerevoli touchpoint di cui dispongono i bambini d’oggi; il riconoscimento e l’identificazione con il proprio idolo; la costruzione di una relazione; e infine il consolidamento del rapporto attraverso un’assidua frequentazione e l’azione di advocates presso i propri pari», ha spiegato Morena D’Incoronato, Senior Director Research e Portfolio Strategy Viacom Italia. Queste dinamiche pressoché analoghe ai legami affettivi fanno si che «Essere fan vuol dire essere amico». Esistono, poi, diversi gradi di amicizia e per questo la metafora dei legami sentimentali può essere declinata in diverse modalità: dal miglior amico al primo amore, fino all’amico d’infanzia e al fratello maggiore. Anche la Senior Director Licensing Viacom Italia, Nadia Caron, intervenendo nella Digital Conference Room ha voluto aprire il proprio intervento proprio con una citazione di un ragazzino intervistato. «Per me essere fan vuol dire guardarlo sempre in tv, avere tutti i giochi che lo riguardano e giocarci sempre con gli amici». Questo rappresenta la vera essenza del Fandom, così come del Licensing e di Nickelodeon. Nadia Caron: gli obiettivi e le sfide per il futuro «Noi portiamo la magia delle nostre property ai consumatori attraverso i nostri prodotti. E lo facciamo attraverso tre aree di competenza: partnership, recreation ed event on the ground. Tutte le divisioni lavorano a stretto contatto, dal marketing alle pr, per offrire ai partner non solo una vendita pura e semplice del contratto di licenza, ma una collaborazione per far vivere un’esperienza. E questo è quello che ci differenzia dalla concorrenza. Quest’anno i protagonisti del nostro canale saranno non solo le serie storiche dedicate principalmente al target Kids e le new entry per i ragazzi dai 4 ai 7 anni, ma siamo già al lavoro per grandi novità nel biennio 2017-2019 anche in Italia, dove verranno lanciate quattro nuove property al fine di coprire tutte le fasce d’età». Ma le sorprese non sono finite qui, perché Caron ha alzato l’asticella delle aspettative e degli obiettivi anche sul medio-lungo periodo: «Se oggi i touchpoint sono all’incirca venti, nel 2022 puntiamo a raddoppiarli». Ma vediamo più nel dettaglio come si sviluppa l’offerta del brand di Viacom e le principali aree di sviluppo. «La divisione licensing in Viacom Italia è relativamente “giovane” rispetto al network. Ci siamo, infatti, strutturati come dipartimento interno dal 2012, ma abbiamo avuto da subito una crescita molto importante che prosegue tuttora grazie alla notorietà delle nostre property. Infatti, in questi giorni siamo presenti al “Bologna Licensing Trade Fair” con uno stand espositivo molto grande di cui siamo orgogliosi». Il primo obiettivo per il 2016 è capitalizzare i risultati ottenuti l’anno scorso sui core kids, sfruttando il successo di serie televisive e film. «La nostra ambizione è poi quella di continuare a crescere nel settore pre scolare, dove abbiamo property di grande successo» come, per esempio, “Paw Patrol” «che garantisce grandissimi risultati sia al canale (è un programma in onda su NickJr, canali Sky 603-604, ndr), sia al consumer product. “Blaze e le mega macchine”, poi, è in continua ascesa, ha già avuto ottimi riscontri da parte del mercato e stiamo lavorando a un piano di lancio a partire dalla prossima estate. “Shimmer&Shine” è una property femminile partita su NickJr nel 2015 che promette già molto bene, ed è la novità su cui stiamo lavorando per il prossimo anno». Per quanto riguarda il target scolare di Nickelodeon, sta per arrivare il secondo film delle “Ninja Turtles” che uscirà a livello mondiale a inizio giugno e in Italia a luglio. «Le “Tartarughe Ninja” e “SpongeBob” sono nostri due ever green che hanno una presenza trasversale come target e licenze. L’altra nostra mission è sicuramente quella di intensificare la presenza sul target teen, grazie anche al supporto che abbiamo dal nuovo canale sempre in esclusiva su Sky, TeenNick (Sky 620), lanciato lo scorso dicembre». Per quanto riguarda le categorie merceologiche Toys e Apparel «sono per noi, e per le nostre property, le categorie più importanti, che andremo quindi a massimizzare sempre più nel corso dell’anno, per poi coprire ancora meglio altri segmenti come Home Furnishing e Personal Care. Per la categoria Food sarà fondamentale poter destagionalizzare il business per avere maggiore visibilità a scaffale non solo durante le principali festività». E il marketing che ruolo ha? Con questo interrogativo si è aperto l’ultimo intervento della presentazione, a cura del Senior Director Marketing & Brand Communication Viacom Italia Lorenzo Incantalupo, che in pochi passaggi ha subito chiarito le idee agli ospiti, spiegando il cosiddetto “Metodo Nickelodeon”. «Approccio strategico, patrimonio creativo, lunghe partnership e “neverending property”, che insieme danno vita a una relazione naturale con il proprio target di riferimento che entra, perciò, a far parte della quotidianità. Dunque, ciò che fa il marketing è creare plus valore, sommando fanbase e property aziendali, su qualsiasi piattaforma. Un esempio è la collaborazione, molto proficua, con l’Acquario di Genova del quale, da quattro anni, siamo partner unici con “SpongeBob”: insieme anche a RCS abbiamo messo a punto una partnership che prevede la realizzazione di un’”Enciclopedia del Mare” in venti uscite, in cui la spugna marina e l’Acquario raccontano la vita sottomarina e il mare. Da questa attività di marketing ne hanno tratto vantaggio tutti: l’Acquario per la visibilità, Nickelodeon perché ha messo la sua immagine a fianco di contenuti di alto livello didattico e RCS perché ha veicolato il proprio marchio».