Mondadori: ricavi 2021 in crescita dell’8,5%, adv complessivo a +27%; primo bimestre 2022 in linea con le guidance
La società guidata da Antonio Porro punta sempre più sui libri che generano l’89% del fatturato; nell’area media aumenta il peso del digitale
Antonio Porro
Mondadori archivia l’esercizio 2021 per 807,3 milioni di euro in crescita dell’8,5% rispetto all’anno precedente, grazie all’evoluzione positiva che ha caratterizzato in generale tutte le aree di business e, in particolare, l’area Libri e l’area Retail che hanno particolarmente beneficiato del dinamismo del mercato del libro. La società editoriale guidata da Antonio Porro registra un ebitda adjusted di 105,7 milioni, in crescita di 7,7 milioni rispetto al 2020. La performance riflette anche la prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura. «Nel 2021 la bontà delle scelte intraprese ha premiato il Gruppo Mondadori con risultati consolidati superiori alle guidance, benché queste fossero già state riviste al rialzo nel corso dell’anno – spiega Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori -. La dinamica particolarmente positiva dei mercati di riferimento ci consente di cogliere un’importante opportunità di crescita e favorisce, insieme alla maggiore efficienza operativa, un forte incremento sia della redditività sia della generazione di cassa. Tutto ciò si è concretizzato nel miglior risultato netto degli ultimi 10 anni e in una posizione finanziaria netta tornata, dopo oltre 15 anni, positiva. Il favorevole quadro economico e la solidità finanziaria del nostro Gruppo hanno quindi creato le condizioni per il ritorno, dopo 10 anni, a una politica di remunerazione degli azionisti».
Dati economico-finanziari
La riduzione dell’incidenza dei costi fissi sui ricavi consolidati genera una marginalità superiore al 13%. L’ebitda a 91,1 milioni migliora di 6,5 milioni nonostante maggiori oneri non ricorrenti. L’ebit a 45,2 milioni è in miglioramento di oltre 30 milioni rispetto al 2020. Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 38,6 milioni rispetto agli 1,6 milioni del 2020. Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 44,2 milioni con un incremento di circa 40 milioni rispetto ai 4,5 milioni del 2020. La posizione finanziaria netta (ante IFRS16) al 31 dicembre 2021, prima dell’acquisizione di D Scuola, è tornata positiva dopo 15 anni a 37,4 milioni, in crescita di oltre 50 milioni sul 2020. Considerando l’acquisizione e il consolidamento di D Scuola la posizione finanziaria netta (ante IFRS16) si è attestata a -94,8 milioni di euro, migliore rispetto alle stime di un debito intorno ai 100 milioni. Il flusso di cassa operativo è positivo per 79,3 milioni; il flusso di cassa dall’attività ordinaria è pari a 68,2 milioni (+33,3%); il free cash flow complessivo generato nel 2021 ha superato i 52 milioni, in crescita del 28%.
Area Media, cresce la pubblicità
Nel 2021, l’area Media registra ricavi per 206,6 milioni, in crescita del 4,5% rispetto al 2020. I ricavi da diffusioni sono in calo del 7,1%, in linea con il mercato di riferimento, mentre la market share è stabile al 24,1%, che diventa 20% circa al netto delle due testate cedute a fine 2021 ossia Donna Moderna e CasaFacile. I ricavi da prodotti collaterali si riducono del 15,8%. La raccolta pubblicitaria è in crescita del 27% circa a livello complessivo (+15% escludendo il contributo di Hej!). Di questa, le attività digitali sono in crescita del 40% anche grazie al contributo di AdKaora e al consolidamento di Hej!, esclusa la quale l’incremento si attesta al 18%. Cresce anche la raccolta sui periodici print, pari a circa il 10% rispetto al 2020. Da segnalare che l’incidenza dei ricavi digital sul totale fatturato pubblicitario è superiore al 62% (dal 57% del 2020), a conferma della posizione di leadership di Mondadori Media nel digitale e sui social e della sempre minore dipendenza dei ricavi della business unit dalla raccolta pubblicitaria sulla stampa. Gli altri ricavi, che includono quelli da distribuzione, registrano un incremento del 10%, riflettendo la crescita delle attività di distribuzione degli editori terzi nel canale edicola. L’ebitda adjusted si attesta a 12,4 milioni, oltre il 50% in più rispetto all’esercizio 2020 e superiore anche agli 11,3 milioni del 2019, grazie alle attività digitali, alla ripresa della raccolta e al contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività. L’ebitda margin complessivo è infatti passato dal 4% al 6% crica. Le attività digitali, inclusa Hej!, hanno contribuito al risultato complessivo per circa 10 milioni di euro, anche per effetto di una marginalità percentuale superiore al 20%.
Guidance per il 2022
Gli obiettivi per il 2022 in termini di ricavi sono in crescita mid single digit, mentre l’ebitda adjusted è attesa in aumento di oltre il 20% e il risultato netto stimato in crescita a doppia cifra. «La nostra ambizione – dice Porro – è il superamento degli 800 milioni del 2022 dei 900 milioni del 2023, e a seguire raggiungere il milione di euro». Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, Mondadori stima un calo annuo del 6% nell’area print, mentre l’adv digitale dovrebbe crescere del 5%. «I primi due mesi non risentono della situazione internazionale, e i ricavi complessivi hanno un andamento in linea con le nostre guidance – continua Porro -. La raccolta conferma questo trend e il print chiude leggermente meglio delle aspettative». Gli altri obiettivi del 2022 sono un cash flow ordinario in linea con il 2021 e un PFN IFRS16 inferiore a 1,1x ebitda adjusted. Per quanto riguarda l’intenzione di razionalizzare ulteriormente le attività non core, Porro spiega che «esiste una componente magazine che sarà remunerativa anche in futuro, per esempio i televisivi ma non solo, con declino molto lento e non esposti sul fronte raccolta, e che non è nostra intenzione valorizzare, ma questo non significa che non coglieremo opportunità su altre testate, in particolare quelle molto legate all’adv». Attualmente, il peso della Mondadori Media sul complesso delle attività Mondadori è del 24% di cui 19% print e 5% digital, contro il 76% di libri e retail. L’ebitda adjusted arriva per l’89% dai libri e l’11% dalla periodica, dove però il digitale contribuisce al 79%, per un complessivo 2% di ebitda generato dai periodici.
Area Libri
Nel 2021 il mercato del libro è cresciuto del 14,7% rispetto al 2020, e del 18,5% rispetto al 2019. Il Gruppo registra nel Trade una crescita del sell-out a valore del 10% circa rispetto all’esercizio 2020, confermando la sua leadership con una market share del 23,7%. Nella Scolastica consegue una quota di mercato stabile (22,1%). Considerando l’acquisizione di D Scuola, la quota di mercato pro-forma 2021 si attesterebbe al 32,9%, portando la leadership anche nel mercato dell’editoria scolastica. Nel 2021 i ricavi sono pari a 465 milioni, con una crescita del 10% sul 2020 articolata tra il +10,6% del Trade; il +9,4% dell’Educational, grazie al segmento scolastico (+4,2%) e a Rizzoli International Publications (+24,1%); +5,2% nella distribuzione di editori terzi. L’ebitda adjusted è di 92,6 milioni, in aumento di circa 5 milioni sul 2020. La redditività conseguita dall’area Libri nel 2021 è pari al 20% circa.
Area Retail
La share di Mondadori Retail nel mercato libro è dell’11,4%. I dati 2021 evidenziano una crescita del 13% dei ricavi a quota 173,9 milioni, +20,2 milioni sul 2020. I negozi a gestione diretta hanno registrato una netta ripresa dei ricavi (+20,2%): il canale franchising cresce del 20,9%, i ricavi del Bookclub aumentano del 5,3% mentre il canale online cala su 2020 ma fa un +12% rispetto al 2019. L’ebitda adjusted cresce a 5,1 milioni.