Autore: Redazione
14/02/2018

Snap apre le sue API per attrarre un maggior numero d’inserzionisti

Tutti i marchi, agenzie e piattaforme tecnologiche, grandi o piccole che siano, potranno utilizzare la tecnologia per automatizzare i loro sforzi pubblicitari o costruire e vendere strumenti per gli advertiser

Snap apre le sue API per attrarre un maggior numero d’inserzionisti

Dopo un prolifico quarto trimestre, Snap ha deciso di rendere accessibili a tutti le sue API di marketing affinché qualsiasi agenzia pubblicitaria, brand o società ad tech possa accedere alla piattaforma.

Cosa cambia

Il programma, lanciato per la prima volta nel 2016, è stato limitato, finora, solo ad alcune aziende selezionate. La mossa, essenzialmente, permette ora a qualsiasi azienda - indipendentemente dalle sue dimensioni, portata o la scala del software che sta costruendo - di sfruttare le API Snap per automatizzare i suoi sforzi pubblicitari o costruire e vendere strumenti per gli inserzionisti. Come, ad esempio, la possibilità per i marchi di integrare set di dati esterni per un pubblico migliore o la quella per i rivenditori di ottimizzare o sopprimere automaticamente gli annunci pubblicitari per i prodotti basati sullo stock corrente.

Chiamata agli inserzionisti

“Abbiamo ascoltato attentamente gli sviluppatori di terze parti durante la transizione dei prodotti pubblicitari Snapchat alla nostra piattaforma self-service”, ha dichiarato James Borow, director of revenue programs. “La novità darà a ogni sviluppatore gli strumenti per costruire le soluzioni pubblicitarie che offrano le migliori prestazioni per loro e i loro clienti”, suggerendo che Snap spera che il rollout andrà in qualche modo ad attrarre nuovi inserzionisti verso la piattaforma, vista la crescente concorrenza di Instagram e delle altre tech company. L’apertura delle sue API di marketing permetterà, infatti, a Snapchat di soddisfare una base ancora più ampia di marketer, oltre a stimolare una varietà più ampia di annunci pubblicitari rispetto a quelli che attualmente esistono, utilizzando la sua piattaforma senza dover investire in assunzioni di nuovi sviluppatori, proprio come Facebook e Google sono stati in grado di fare.