Autore: Redazione
19/03/2018

Il mercato pubblicitario in Italia a gennaio 2018 chiude in crescita del 2,6%

La televisione sale del 2,3%. Resta in negativo la stampa: i quotidiani iniziano l’anno in calo del 7,8% e i periodici del 16,6%. Gli investimenti sulla radio crescono del 5,3%

Il mercato pubblicitario in Italia a gennaio 2018 chiude in crescita del 2,6%

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel mese di gennaio chiude in crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2017, pari a un incremento di circa 14,3 milioni, considerando l’intero perimetro del web advertising. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, il mercato chiude il mese di gennaio a +0,6 % (circa 2,5 milioni di euro in più).

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Sotto buoni auspici

“Dal punto di vista del mercato, il 2018 è iniziato sotto buoni auspici” - spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “Tra le variabili considerate, anche il risultato elettorale, ben chiaro nei numeri ma quanto mai incerto sulla formazione di un Governo, non ci consente di sbilanciarci su una previsione per il resto dell’anno, tenendo presente, inoltre, che il mese di gennaio non è rappresentativo del trend per i prossimi mesi. La crescita economica consolidata, seppur debole, e un equilibrio politico europeo in fase di cambiamento rendono complessa l’interpretazione dello scenario da più punti di vista, compreso quello degli investimenti pubblicitari da parte delle grandi e piccole aziende”.

I mezzi

Relativamente ai singoli mezzi, la tv cresce del 2,3%. Sempre in negativo la stampa: i quotidiani iniziano l’anno in calo del 7,8% e i periodici del 16,6%. Gli investimenti in radio crescono del 5,3%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising registra un incremento del 7,3% rispetto a gennaio 2017 (-3,2% se si escludono il search e il social). In trend positivo il cinema (+26,6%), l’outdoor (21,2%), la Go TV (+29,6%) e il transit (+12%). Il direct mail chiude il mese con un regresso del 2,1%.

I settori 

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita, con un apporto di circa 18 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti. Alla buona performance di automobili (+9,1%), abitazione (+15,8%) e media/editoria (+7,1%), si contrappone il calo di alimentari (-11,3%), farmaceutici (-4,6%), telecomunicazioni (-13.1%) e distribuzione (-4,1%). Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari di gestione casa (+29,3%), industria/edilizia/attività (+72,7%) e tempo libero (+19%). “Sarà importante vedere i dati consolidati del primo trimestre per valutare la tendenza del 2018. La prima parte dell’anno potrà essere condizionata da un mese di febbraio debole in termini di raccolta pubblicitaria, come possibile conseguenza di un rush finale della campagna elettorale aspro nei toni e incerto sull’esito”, conclude Dal Sasso.

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Analisi La tv a +2,3% a gennaio, tutti in crescita i broadcaster: Rai a +2,7%, Mediaset a +0,8%, La7 a +0,5%, Sky a +4,7%, Discovery a +13,1%

In un mercato degli investimenti che, a gennaio, dà qualche segnale di incoraggiamento, mettendo a segno un +2,6% rispetto allo stesso mese del 2017 - considerando le stime di Nielsen rilasciate venerdì scorso relative a Google a Facebook, ma che resta in territorio positivo, +0,6%, anche senza search e social -, la televisione cresce del 2,3%, portando il proprio peso sul totale dei mezzi classici al 67% rispetto al 60% dell’intero 2017. Tutti i broadcaster ne beneficiano, iniziando dalla Rai, che aumenta del 2,7%, mentre per Mediaset c’è un +0,8%. La7 va a +0,5%, Sky a +4,7%, Discovery cresce del 13,1%.

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