Independent Ideas passerà sotto il controllo di Publicis Communications nel 2018
Italia Independent Group ha firmato un memorandum d’intesa per la cessione di una quota del 51% dell’agenzia di cui è a.d. Alberto Fusignani al Gruppo francese di cui è ceo Arthur Sadoun e, in particolare, alla sua controllata Publicis 133 che, sotto la guida di Charles Georges-Picot, ha una forte specializzazione nel luxury

Italia Independent Group (quotato sul listino Aim) ha annunciato di aver firmato ieri un memorandum d’intesa con Publicis Groupe per la cessione a Publicis Communications delle quote detenute nell’agenzia Independent Ideas, pari al 51%. “La prospettata operazione ha un importante obiettivo strategico in quanto Independent Ideas ha sviluppato una expertise creativa e un portafoglio clienti di elevato standing che, grazie al supporto di Publicis, potrà ulteriormente crescere attraverso il network globale e la struttura manageriale del Gruppo francese - recita la nota della società di cui è co-fondatore e presidente Lapo Elkann, che aggiunge -: il memorandum d’intesa è vincolante per le parti e prevede che esse sottoscrivano accordi definitivi relativi all’operazione entro i primi mesi del 2018”.
Italia Independent Group è a capo di un Gruppo attivo nel mercato dell’eyewear, dei prodotti lifestyle - attraverso il proprio brand Italia Independent - e della comunicazione, appunto attraverso Independent Ideas. Inoltre, grazie all’esperienza internazionale del management, è coinvolto anche in iniziative imprenditoriali e commerciali nei settori della comunicazione, del design e dello stile che creino sinergie per sostenere la crescita, anche all’estero, del marchio Italia Independent. A tal fine il Gruppo partecipa ad alcune iniziative imprenditoriali realizzate attraverso I-Spirit Vodka e Care Label.
L’accordo con Publicis 133
In particolare, l’operazione farà capo a Publicis 133, la sigla del Gruppo guidato da Arthur Sadoun specializzata nella promozione di marchi di lusso e di premium brands, che conferma così ulteriormente la sua posizione acquisendo la struttura fondata nel 2007 da Elkann. Il quale ultimo sta sviluppando una profonda riorganizzazione di tutto il Gruppo che, come ora si apprende, coinvolge anche l’agenzia, di cui per altro lo stesso Elkann resterà chairman, ampliando il proprio ruolo anche creativo per i clienti da essa gestiti quali FCA (Abarth, Jeep e Maserati), Juventus, Lavazza, Gruppo LVMH con Hublot e Huawei e Coty, con i quali sono state da poco attivate nuove collaborazioni.
I commenti
“È un avvicinamento naturale, con Independent Ideas condividiamo già numerosi contenuti e nuovi clienti. Ma, al di là di una collaborazione di buon senso, sappiamo di poter associarci costruttivamente ai team guidati da Lapo Elkann. Questa presenza in Italia ci consente, peraltro, di accompagnare con sempre maggior attenzione i nostri clienti internazionali alla ricerca di una struttura italiana”, ha commentato Charles Georges-Picot, ceo di Publicis 133 e di Marcel WW.
“Siamo entusiasti all’idea di rafforzare una relazione di lunga data con Publicis 133. Quest’associazione ci apre a nuove competenze: l’accesso ai dati, all’innovazione tecnologica e ai media, un invito a essere ancor più olistici e forti nell’accompagnare i nostri clienti. Queste risorse accresceranno notevolmente le nostre ambizioni e la nostra capacità di esportare creatività a livello internazionale. E sappiamo di poterlo fare nel rispetto dell’indipendenza di pensiero, il nostro marchio di fabbrica. In breve, un nuovo passo per Independent Ideas e una nuova sfida personale per me” ha aggiunto a sua volta Elkann, a.d. dell’agenzia, che vanta un fatturato di oltre 3 milioni di euro (sui 27,6 complessivi del Gruppo nel 2016) e di cui verranno annunciati a gennaio i nuovi direttori creativo e clienti, è Alberto Fusignani, che è anche amministratore della capogruppo.
Il 20 aprile 2016 era stata siglata una partnership tra Independent Ideas e Triboo Digitale nell’ambito della quale Italia Independent Group aveva conferito a Triboo Digitale una partecipazione pari al 24% di Independent Ideas (passando quindi dal 75% al 51% del capitale sociale) e aveva ricevuto in cambio una partecipazione pari circa al 3% del capitale di quest’ultima. Ma tutte le partecipazioni di minoranza, compresa quella dello stesso Fusignani, sono ora in discussione.