Autore: Redazione
02/08/2018

Gruppo 24 ORE: nel primo semestre, ricavi consolidati in calo dell’8,2% e raccolta a -6,4%. Fabio Vaccarono è entrato nel CdA

Il Gruppo di cui è amministratore delegato Giuseppe Cerbone ha approvato il bilancio che vede un miglioramento di ebitda e ebit e ha cooptato il managing director di Google Italy nel posto lasciato vacante dall’ex presidente Giorgio Fossa, sostituito nel ruolo da Edoardo Garrone

Gruppo 24 ORE: nel primo semestre, ricavi consolidati in calo dell’8,2% e raccolta a -6,4%. Fabio Vaccarono è entrato nel CdA

Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Edoardo Garrone, il Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 ORE S.p.A., che ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 del Gruppo 24 ORE. I risultati, premette la nota, “si inseriscono in un contesto che vede il mercato pubblicitario di riferimento chiudere la prima metà dell’anno con una flessione dell’1,6%. Gli andamenti positivi di radio (+6,8%) e internet (+3,3%) non sono stati infatti sufficienti a compensare il calo della stampa (-7,9%). Per quest’ultima si confermano contrazioni per entrambe le componenti: quotidiani (esclusa la pubblicità locale) -7,8% e periodici -8,1%. (Fonte: Nielsen – gennaio-giugno 2018). I dati ADS indicano, per il periodo gennaio–maggio 2018, un calo della diffusione totale delle copie cartacee sommate a quelle digitali dei principali quotidiani nazionali pari al 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017, frutto del combinarsi di un calo delle diffusioni della versione cartacea pari al 9,0% con la crescita della diffusione digitale del 10,5%. A seguito della modifica al regolamento ADS intervenuta nel mese di maggio 2017, è consentito dichiarare le copie digitali multiple in presenza di adoption e pertanto il confronto con l’anno precedente, quando tali copie non erano dichiarabili, non è omogeneo. I più recenti dati di ascolto relativi al mezzo radiofonico, con riferimento al primo semestre 2018, registrano un totale di 34.535.000 ascoltatori nel giorno medio, in decremento del 2,8% rispetto al primo semestre 2017 (Fonte RadioTER gennaio–giugno 2018). Nel mercato dell’editoria professionale si prevede un’ulteriore contrazione nel 2018 del 2,6% (Fonte: “Rapporto Databank Editoria Professionale” – Cerved, dicembre 2017) rispetto all’anno precedente. I segmenti di mercato in cui opera il Gruppo presentano differenti previsioni per il 2018: per i prodotti dell’area giuridica si prevede un fatturato in diminuzione del 4,8% rispetto al 2017, per quelli dell’area fiscale se ne stima uno in calo del 2,0%. Nel 2018 si prevede che nel complesso tornerà a crescere l’editoria elettronica (+4,1%), mentre si prevede un ulteriore calo di quella cartacea (libri -8,9% e riviste periodiche -21,7%). (Fonte: “Rapporto Databank Editoria Professionale” – Cerved, dicembre 2017)”.

Risultati consolidati al 30 giugno 2018

Nel primo semestre 2018, il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 108,1 milioni di euro, che si confrontano con un valore riesposto pari a 117,7 milioni del pari periodo 2017 (-9,6 milioni, pari al -8,2%). Tale variazione è dovuta in particolare alla diminuzione dei ricavi editoriali pari a 4,6 milioni (-7,8%), al calo di quelli pubblicitari pari a 2,9 milioni (-6,4%) e a quello degli altri ricavi per 2,1 milioni (-15,9%). Per quanto riguarda Il Sole 24 ORE, la diffusione cartacea media del periodo gennaio–maggio 2018 (ultimo mese dichiarato) è pari a 88,2 mila copie (-15,0% vs il pari periodo del 2017). La diffusione digitale è pari a 84,6 mila copie (+1,3% vs il pari periodo del 2017). La diffusione cartacea sommata a quella digitale è complessivamente pari a 172,7 mila copie medie (-7,8% vs il pari periodo 2017). Il quotidiano si conferma al terzo posto nella classifica di quelli nazionali. Complessivamente, le copie carta + digitale vendute nel primo semestre sono pari a 203 mila (-12,6% rispetto al pari periodo 2017), comprensive di tutte le digitali multiple non dichiarabili ai fini ADS e pertanto non inserite nella relativa dichiarazione. I margini operativi beneficiano della significativa riduzione dei costi diretti e operativi pari a un valore complessivo di 62,3 milioni, in calo di 15,6 (-20,0%) rispetto al primo semestre 2017. Il costo del personale, pari a 44,4 milioni, è in diminuzione di 28,1 milioni rispetto al primo semestre 2017, che era pari a 72,5 milioni, di cui 20,6 di oneri per ristrutturazione. Complessivamente, il costo del personale al netto degli oneri non ricorrenti è in diminuzione di 6,3 milioni (-12,5%) rispetto al primo semestre 2017, principalmente per effetto della riduzione degli organici medi e del maggior utilizzo delle ferie maturate e godute. L’organico medio dei dipendenti, pari a 964 unità, registra un decremento di 137 unità verso il primo semestre 2017, che era pari a 1.101 unità.

Ebitda e ebit

Il margine operativo lordo (ebitda) al netto di oneri e proventi non ricorrenti è positivo per 3,9 milioni e si confronta con il valore negativo di 9,1 del primo semestre del 2017. L’ebitda del primo semestre è positivo per 2,1 milioni e si confronta con un risultato negativo di 32,8 del 2017. Tale risultato beneficia del provento non ricorrente pari a 3,0 milioni, derivante dal risarcimento della Di Source. Nel corso del primo semestre 2018, sono stati accantonati oneri non ricorrenti per 4,2 milioni a fronte di rischi contrattuali, 0,6 milioni per l’uscita dell’a.d. e 0,3 milioni per risoluzioni di rapporti di lavoro. Il risultato operativo (ebit) al netto di oneri e proventi non ricorrenti è pari a -0,7 milioni di euro (-16,6 del primo semestre del 2017). L’ebit è negativo per 2,5 milioni e si confronta con un ebit negativo di 40,3 milioni nel 2017 riesposto.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e le svalutazioni ammontano a 4,6 milioni contro i 7,5 dello stesso periodo del 2017. Il risultato ante imposte è negativo per 3,7 milioni e si confronta con un risultato negativo per 43,0 milioni del primo semestre 2017. Nel periodo sono stati iscritti proventi da partecipazione pari a 0,7 milioni, di cui 0,9 per l’adeguamento del valore della partecipazione Business School 24 S.p.A. in applicazione del metodo del patrimonio netto e -0,2 per la valutazione al fair value delle partecipazioni minoritarie in seguito all’applicazione dell’IFRS 9. Incidono oneri e proventi finanziari netti per -1,9 milioni (erano pari a -2,7 nel 2017). Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante al netto di oneri e proventi non ricorrenti è negativo di 1,5 milioni (-14,2 del primo semestre 2017). Il risultato netto è negativo per 4,1 milioni e si confronta con un risultato negativo di 45,5 milioni dello stesso periodo 2017. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 è negativa per 5,9 milioni e si confronta con un valore al 31 dicembre 2017 positivo per 6,6 milioni, in peggioramento di 12,5 milioni. La variazione della posizione finanziaria netta è riferita principalmente al pagamento degli oneri non ricorrenti relativi alle uscite incentivate liquidate nei primi mesi del 2018. Il patrimonio netto è pari a 37,7 milioni, con un decremento di 3,8 milioni rispetto a quello del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, che ammontava a 41,6 milioni per effetto del risultato di periodo pari a -4,1 milioni, della valutazione attuariale del TFR pari a 0,1 milioni e per l’effetto della prima applicazione del nuovo principio IFRS 9.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nei primi 6 mesi 2018 il Gruppo rileva ricavi in flessione rispetto all’anno precedente, principalmente in relazione alla prevista contrazione di quelli diffusionali e alla minore raccolta pubblicitaria. I risultati consolidati del primo semestre confermano quanto previsto, con un miglioramento della redditività rispetto al 2017, anche al netto delle poste non ricorrenti. Il Gruppo persegue il proprio Piano Editoriale di rilancio e focalizzazione, continuando le iniziative di efficientamento e riduzione dei costi diretti e operativi. In considerazione di quanto sopra, delle azioni già messe in atto e di quelle previste per il mantenimento e lo sviluppo dei ricavi, così come per il continuo perseguimento dell’efficienza operativa, il Gruppo considera conseguibili e pertanto conferma le proprie previsioni reddituali e finanziarie per il 2018.

Conferimento deleghe

Il  CdA de Il Sole 24 Ore ha inoltre provveduto ad attribuire all’a.d. Giuseppe Cerbone, designato dal Consiglio il 24 luglio, tutti i poteri per la gestione ordinaria della società, e ha cooptato quale amministratore Fabio Vaccarono, managing director di Google Italy e membro di Google EMEA Management Board. Il nuovo presidente era già infatti consigliere, mentre Giorgio Fossa, che si è dimesso, è stato appunto sostituito nel CdA da Vaccarono.