I consumatori chiedono personalizzazione, ma non vogliono condividere i dati
Ad affermarlo è uno studio condotto da Selligent Matketing Cloud, per capire quali sono le loro preferenze, cosa si aspettano e cosa li infastidisce nell’interazione e nell’engagement con i brand
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Selligent Marketing Cloud, piattaforma di marketing automation b2c, ha reso noti i risultati di un sondaggio condotto a livello globale, interrogando oltre 7.000 consumatori, per capire quali sono le loro preferenze, cosa si aspettano e cosa li infastidisce nell’interazione e nell’engagement con i brand. Stando ai risultati, quello che i consumatori vogliono viene contraddetto dal loro comportamento: i clienti si aspettano un’esperienza altamente personalizzata, ma sono a disagio nel condividere i dati personali che di fatto rendono possibile la personalizzazione. Il 33% degli intervistati si aspetta che i brand anticipino le necessità prima che si manifestino, inoltre uno schiacciante 70% ritiene importante che i brand siano in grado di comprendere la situazione individuale del consumatore (per esempio, stato civile, età, luogo, ecc.) prima di raggiungerlo con comunicazioni marketing, che non devono essere viste solo come mezzo per riuscire a vendere.
Le principali evidenze
- Interrogato sulla segmentazione, il 74% degli intervistati fa notare che si aspetta che le aziende "lo trattino come un individuo, non come parte di un segmento quale ‘millennial’ o ‘madre che vive in periferia’”.
- Tuttavia, il 75% dei consumatori è preoccupato dalla possibilità che un brand tracci il suo comportamento, anche quando naviga nei relativi siti web e app.
- Per quanto riguarda la ‘volontà di ricevere un’alert sulle vendite promozionali proposte in un negozio fisicamente vicino,’ il 48% dei Millennial accetta inserzioni geo-mirate mentre sta facendo shopping, rispetto al 43% della Gen X e al 29% dei Baby Boomer.
- Il 48% degli intervistati in tutto il mondo si dichiara lieto di ricevere, quando va al cinema, informazioni sulla posizione della sala e un voucher per uno spuntino; nel dettaglio, il 50% dei Millennial, il 52% della GenX, e il 35% dei Baby Boomer si dichiara d'accordo.
- A livello globale, il 75% degli intervistati esprime preoccupazione sulla minaccia di violazione dei dati, mentre l'88% si preoccupa che i propri dati vengano condivisi con altre aziende senza consenso.
- Solo 1 consumatore su 5 è disposto a fornire dati alle aziende in anticipo per migliorare la propria esperienza.
- A livello globale, il 40% degli intervistati si dichiara ‘più infastidito’ oggi dalle aziende rispetto a cinque anni fa. Se la richiesta di dati da parte di un’azienda è considerata ‘eccessiva,’ quasi il 30% dei consumatori intervistati è disposto ad abbandonarla definitivamente.