Autore: Redazione
15/04/2016

Con MediaXchange sui black cabs londinesi

Le aziende hanno l’opportunità di rompere i confini e arrivare facilmente al pubblico internazionale

Con MediaXchange sui black cabs londinesi

E’ dal riconoscimento delle grandi potenzialità comunicative dei black cabs, i famosi taxi neri icone indiscusse del centro londinese, che origina la scelta di MediaXchange, che da aprile ufficializza l’esclusiva per l’Italia nella pianificazione del branding delle vetture. Andare all’estero, sfilare nelle città più dinamiche del Regno Unito (Londra in pole position), per comunicare in modo strategico la propria realtà aziendale. Dal food al fashion, passando per il turismo e perché no, il lusso, la possibilità di rompere i confini e arrivare facilmente al pubblico internazionale non solo aumentano ma si semplificano: un solo interlocutore in Italia, MediaXchange, per la propria pianificazione, per una visibilità strategica. Due le opportunità: livered taxi, ovvero la decorazione totale della carrozzeria e dei sedili e superside taxi, che prevede la personalizzazione di lati esterni e interior advertising. “Il branding dei black cabs aggiunge un tocco di classe alle logiche e ai vantaggi propri della comunicazione dinamica. In questo modo, possiamo offrire ai nostri clienti l’opportunità di trasmettere la propria realtà e raggiungere il proprio pubblico all’estero in uno o più luoghi strategici, attraverso delle vere e proprie icone di stile. Un mezzo originale, il prediletto per gli spostamenti nelle cities, grazie al quale i messaggi si diffondono in modo capillare, originale, interessante”, si legge in una nota di MediaXchange. Partendo dalle possibilità su Londra, è semplice identificare fin da subito il target, appartenente a una classe medio-alta, istruito, shopping-addicted e amante della comodità e dei viaggi. A questa profilazione accurata si aggiungono i vantaggi dati dalla riconoscibilità del marchio in advertising sui taxi, potenziata grazie alla sua ripetitività e la frequency, massimizzata perché sono milioni i chilometri percorsi ogni settimana.