Mediaset: chiusura raccolta 2024 positiva; Berlusconi: «L’anno è stato eccezionale»
«Pur senza grandi eventi sportivi siamo sopra il mercato» ha detto il CEO nel corso di un incontro per fare il punto sugli andamenti dell’azienda
Pier Silvio Berlusconi
Mediaset sta per chiudere il 2024 con una ulteriore crescita della raccolta pubblicitaria dopo il buon risultato ottenuto nei primi nove mesi, certificato dai dati di bilancio gennaio-settembre di MediaForEurope, che attesta l’aumento dei ricavi complessivi di advertising a +6,5%, e il trend saldamente al di sopra del 6% attribuito dai dati sugli investimenti pubblicitari di Nielsen nel mese di ottobre e nel cumulato dei dieci mesi. Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, CEO di MFE, mercoledì 11 dicembre nel corso di un incontro con la stampa indetto per fare il punto sugli andamenti dell’anno. «Anno – ha detto Berlusconi – che non esito a definire eccezionale, nel vero senso della parola. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, ci confrontiamo con l'ultimo trimestre ‘pazzesco’ dell’anno scorso ma anche in presenza di un lieve calo rispetto ai mesi precedenti, di sicuro il 2024 sarà super positivo. Faccio notare che senza Olimpiadi, Europei, Champions League noi siamo comunque superiori al mercato. Faccio un applauso alla nostra concessionaria Publitalia». Berlusconi ha evidenziato i numeri in crescita, in primo luogo le ore di prodotto, oltre 9mila con un incremento del 20% sul 2023. E poi gli ascolti, che per il secondo anno consecutivo nelle 24 ore superano (di misura) quelli della Rai. «Raggiungiamo per la seconda volta i risultati del servizio pubblico: non è tanto questo il nostro obiettivo, quanto i contatti e i grp di cui generiamo il 55% circa». Berlusconi non manca di sottolineare l’importanza dell’offerta televisiva italiana nel suo complesso, «la più ricca (di contenuti, ndr) d’Europa e forse al mondo». Berlusconi si conferma anche un sostenitore della Rai: a cominciare dal Festival di Sanremo - «da italiano mi auguro che rimanga nel servizio pubblico, che è il vero motore di questo evento» -, al suo ruolo di roccaforte a difesa del mercato dell’audiovisivo pur nel contesto di una missione che deve coltivare con decisione - «la Rai ha un ruolo importantissimo a sostegno dell’audiovisivo e deve essere sempre di più operatore di servizio pubblico. Il che non vuol dire non fare intrattenimento, anzi deve continuare a produrlo ma sul servizio pubblico la Rai non ha una missione sufficientemente chiara» -, alla difesa del canone - «quella di Salvini sul canone mi pare una operazione di propaganda, una Rai forte è troppo importante per il mercato televisivo» -. Per quanto riguarda il rafforzamento del polo pan-europeo e in particolare la possibile opa su ProsiebenSat1, l’operatore tedesco di cui MFE detiene quasi il 30% (29,99%), Berlusconi afferma: «Speriamo che sia l’anno buono per dare un cambio di passo nella nostra strategia internazionale. Per quanto riguarda la crescita in Prosieben siamo pronti a dialogare con il governo tedesco e bavarese in merito, sono relazioni a cui teniamo. Confermiamo anche la richiesta di finanziamento bancario di 3,4 miliardi di euro per essere pronti a tutto: sostenere questa e altre eventuali operazioni, non solo in Germania».
I numeri
Tra i numeri snocciolati da Berlusconi ci sono i 55 milioni di euro di sinergie generati in Spagna, i risultati di bilancio, gli andamenti in Borsa: +25,4% al 9 dicembre 2024, contro una media dei broadcaster europei in calo dell’8,7%, utili che nel quadriennio 2016-2019 sono stati 454 milioni di euro, e nel periodo 2021-2024 oltre un miliardo: «La nostra è una azienda italiana prima in Europa come broadcaster e con una storia consolidata di crescita. Ma non ci esaltiamo; la sfida del mercato è difficile, e il nostro obiettivo è rafforzarci anche nel confronto con i player globali per garantire il nostro futuro».