Autore: Vittorio Parazzoli
02/09/2025

Per la gestione unificata del media planning di Fastweb + Vodafone in Italia da oltre 60 milioni di euro, in gara le relative centrali Mindshare e Carat, che è stata appena confermata nell’area EMEA, e Publicis Media con Starcom

Swisscom ha ottenuto i diritti d’uso del brand acquisito a fine 2024 per 5 anni nel nostro mercato e ora si sta concentrando sui processi di ottimizzazione e di sinergie

Per la gestione unificata del media  planning di Fastweb + Vodafone in Italia da oltre 60 milioni di euro, in gara le relative centrali Mindshare e Carat, che è stata appena confermata nell’area EMEA, e Publicis Media con Starcom

Dopo aver ufficializzato alla fine dello scorso anno l’acquisizione in Italia di Vodafone (cui fa capo anche ho. Mobile), con diritti d’uso del marchio per 5 anni, Swisscom inizia a valutare sinergie anche sul fronte del planning tra questo brand, di cui si occupa attualmente Carat, e Fastweb, seguito invece da Mindshare. Con la consulenza strategica di Ebiquity Italia quindi – come l’azienda ha confermato a DailyMedia e Dailyonline – è partita la relativa gara che coinvolge anche Publicis Media con Starcom. Fastweb + Vodafone è infatti il nuovo marchio corporate, mentre sul fronte commerciale continuano a essere valorizzati tutti e tre i brand per segmentare in modo strategico il mercato, differenziare l’offerta e soddisfare con maggior efficacia tutti i cluster di clienti. L’ottimizzazione, come già anticipato dal nostro giornale a gennaio, potrà riguardare anche gli investimenti in comunicazione, anche se i marchi continueranno ad operare singolarmente sul mercato ma, stando ai relativi rilevamenti 2024, dove si evidenziano spending di oltre 40 milioni di euro per Vodafone e di più di 20 per Fastweb, in gioco c’è un budget che supera i  60 milioni di euro, quindi allineato a quelli di TIM e WindTre.

Il primo semestre

I risultati finanziari del primo semestre 2025 di Fastweb+Vodafone sono una conferma della strategia seguita con la fusione: “grazie alla combinazione degli asset e delle competenze complementari dei due marchi, la società è focalizzata sulla qualità, sulla differenziazione e su portafogli di offerta completi in tutti i segmenti”, ovvero residenziale, Enterprise e Wholesale, si legge nella notta dell’azienda. L’approccio punta al valore piuttosto che ai volumi “per stabilizzare gradualmente i ricavi da servizi telco e la marginalità complessiva nel medio termine”. Così, già nel primo semestre dell’anno, i ricavi sono stabili e in linea con le attese: la flessione da servizi telco compensata dalle entrate da servizi Ict e beyond the core a valore aggiunto. In numeri, i ricavi totali nei primi sei mesi dell’anno ammontano a 3,593 miliardi di euro (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2024). L’Ebitda inclusivo dei costi di locazione (EbitdaaL) raggiunge quota 808 milioni di euro (-9,8% rispetto al primo semestre 2024) mentre i Capex ammontano a 703 milioni di euro (-10%) e l’Operating free cash flow è pari a 105 milioni di euro (-8,7%). Per quanto riguarda i numeri, a fine giugno i clienti mobili – tra residenziali e business – hanno toccato quota 20,207 milioni, in lieve crescita (+0,5% rispetto a un anno prima) per una quota di mercato del 26%. La base clienti fissi si è invece fermata a 5,792 milioni, in calo del 3,3%, ma con una market share che resta solida al 31%.

L’integrazione

Il processo di integrazione tra Fastweb e Vodafone, per la creazione di un operatore convergente leader in Italia che genererà un elevato valore per tutti gli stakeholder e, grazie alle economie di scala, a una struttura dei costi più efficiente e alle sinergie di circa €600 milioni l’anno a regime, avrà la capacità finanziaria per continuare ad investire in infrastrutture ed innovazione, a beneficio del mercato, dei consumatori e delle imprese. “La combinazione dei punti di forza di Fastweb nella connettività fissa con la leadership di Vodafone Italia nei servizi mobili – recitava il comunicato emesso - consentirà a Fastweb + Vodafone di offrire servizi convergenti innovativi a prezzi competitivi per le famiglie, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni, e di diventare il punto di riferimento per la transizione digitale di tutti i clienti”. 

L’Europa

Intanto, a metà agosto, al termine di una gara, Vodafone ha deciso di riaffidare a Carat l’incarico di pianificazione e acquisto media per l’area EMEA. Il contratto avrà durata triennale a partire dal 1° gennaio 2026. L’accordo copre 11 mercati: Regno Unito, Albania, Repubblica Ceca, Egitto, Germania, Grecia, Irlanda, Portogallo, Romania, Sudafrica e Turchia. Nel Regno Unito, Carat gestirà anche la pianificazione e l’acquisto media per Voxi, il brand di Vodafone. Carat gestisce l’incarico media del brand dal 2019. All’epoca, l’accordo globale copriva 15 mercati. L’agenzia ha poi mantenuto gli stessi mercati anche nel 2022. “La rinnovata partnership – spiega il comunicato - segna l’evoluzione di Vodafone da fornitore di servizi media affidabile a partner di trasformazione media-led. Apre la strada a continue e ampliate opportunità di integrazione media-led, tra cui soluzioni su misura scalabili che sfruttano i punti di forza di Dentsu in termini di dati, intelligenza artificiale e insight sul pubblico per offrire risultati innovativi e misurabili”. Anna Campbell, Global Managing Director e Global Client President di Carat, ha dichiarato: “Assicurarsi un terzo mandato consecutivo con Vodafone rappresenta un traguardo incredibile e un forte riconoscimento dei risultati raggiunti insieme. Questa vittoria riflette la solidità del nostro rapporto di lunga data, la nostra visione condivisa per la trasformazione media-led e la ricchezza di talenti presenti nella nostra rete globale”.