Autore: Redazione
21/02/2018

Martha’s Cottage cresce ancora in Italia e passa dal 3% di quota di mercato del 2016 all’8% del 2017

Per il secondo anno consecutivo il fatturato della startup del matrimonio è più che raddoppiato e oltre il 17% è realizzato in Francia, Spagna e Germania

Martha’s Cottage cresce ancora in Italia e passa dal 3% di quota  di mercato del 2016 all’8% del 2017

Martha’s Cottage, il più grande ecommerce del matrimonio in Europa, ha chiuso il 2017 con un fatturato di superiore a 1,2 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente. La startup siracusana del matrimonio, guidata da Salvatore Cobuzio, si conferma anche tra le poche in Italia capaci di convertire i ricavi in redditività, con un EBITDA positivo e che anche nel 2017 registra una crescita a due cifre. La vendita online di accessori e oggettistica per il matrimonio resta il core business della startup con un tasso di conversione del traffico del sito in ordini che supera il 2%, rispetto a un valore medio nel mercato dell’ecommerce che si aggira intorno all’1%. A meno di un anno dal suo debutto, cresce anche il cosiddetto Classified, ossia l’area Altri Fornitori di marthascottage.com dove wedding planner, fotografi, location e tutti gli altri operatori del matrimonio possono farsi conoscere, che arriva a generare circa il 7% del fatturato. La quota di mercato in Italia Cresce la quota di mercato di Martha’s Cottage in Italia, che è passata dal 3% sul totale dei matrimoni celebrati nel 2016 all’8% del 2017 e, parallelamente, la società continua la sua espansione in Europa e si conferma il primo ecommerce del matrimonio, rafforzando il suo posizionamento competitivo. Nel 2017 oltre il 17% delle vendite di Martha’s Cottage sono state realizzate all’estero, con la Francia che si conferma il primo mercato dopo l’Italia, seguita dalla Spagna e dalla Germania. Basso costo di acquisizione cliente “Il 2017 è stato un anno di conferme importanti. Abbiamo ulteriormente incrementato la nostra quota di mercato in Italia e siamo cresciuti anche nei Paesi europei in cui siamo entrati solo lo scorso anno, con tassi molto promettenti che ci confermano quanto sia internazionale e scalabile il nostro modello di business. Oltre ai risultati di bilancio siamo molto incoraggiati da dati più tecnici, fondamentali per un ecommerce, come il CAC, il costo di acquisizione del cliente, che per noi è inferiore ai 10 euro in Italia rispetto a un valore medio nell’ecommerce tra gli 80 e i 90 euro. Un ulteriore conferma della nostra leadership e della mancanza di veri competitor, in un mercato che resta tradizionale e molto frammentato”, ha commentato Cobuzio. Premio Assoluto Netcomm e-Commerce Award 2017 La capacità di innovare e la leadership di Martha’s Cottage sono state confermate anche dal Premio Assoluto Netcomm e-Commerce Award 2017, assegnato alla startup italiana del matrimonio nel maggio del 2017, come migliore progetto di ecommerce in Italia e, a seguire, dallo European E-Commerce Entepreneurial Award, ricevuto al Global E-Commerce Summit 2017 di Barcellona, che ha riconosciuto alla società il merito di aver dato vita a uno dei più innovativi e pionieristici progetti di ecommerce in Europa. Da un business tradizionale a uno digitale Il merito di Martha’s Cottage è stato quello di aver intercettato il cambiamento di un business da tradizionale a digitale, cogliendo la grande opportunità che si è presentata quando i millennials hanno iniziato a usare il web anche per organizzare il proprio matrimonio: Martha’s Cottage è riuscita così a ritagliarsi ampi spazi in un settore tradizionalmente frammentato e dominato da distributori tradizionali. Dalla sua costituzione, infatti, sono state oltre 40.000 le spose che hanno acquistato gli accessori per il proprio matrimonio nello store online di Martha’s Cottage. Nel 2017 l’ecommerce ha contribuito alla realizzazione di circa 50 matrimoni al giorno, che corrispondono a oltre 20mila ordini spediti nell’arco dell’anno (+170% rispetto al 2016). Oltre l’83% degli acquisti su marthascottage.com sono realizzati da donne, che nella maggior parte dei casi li concludono dal proprio smartphone (61% degli ordini) e che hanno tra i 25 e i 34 anno (48%) o tra i 35 e i 44 anni (25%). In Italia le spose più digital sono in Lombardia (26%) e in Lazio (17%), e al Sud, in Campania (6%) e in Sicilia (5%).