YouTube, per case discografiche e artisti revenue dimezzate
Nonostante un aumento delle views, vengono stimate perdite per circa 755 milioni di dollari per l’industria musicale a fronte di un abbassamento del valore del singolo stream
Se da un lato le views dei video musicali su YouTube nel corso del 2015 sono aumentate a dismisura, dall’altro, nonostante questo trend, gli artisti hanno guadagnato molto meno rispetto a quanto non avessero incassato l’anno precedente. Le entrate registrate delle etichette musicali e dagli stessi artisti si sono letteralmente dimezzate, in confronto al numero di contenuti trasmessi sulla piattaforma musicale, con una stima di perdite che si aggira intorno ai 755 milioni di dollari per l’industria musicale. YouTube, infatti, che condivide gli introiti pubblicitari derivanti dai video musicali con artisti e case discografiche, lo scorso anno ha pagato 740 milioni di dollari in diritti musicali, che equivale a un 15% in più rispetto al 2014. Ma vanno considerati due fatti: i flussi su YouTube e Vevo hanno subito un importantissimo incremento (+132%) portando a guadagni per 751 miliardi e il valore di un singolo stream è sceso da 0,002 a 0,001 dollari a views. Dunque, soppesando tutti gli elementi si nota quanto in realtà le revenue provenienti dai diritti musicali siano alquanto ridotta. “E i tassi effettivi che riceviamo dalle piattaforme di video online sono ancora più basse di quelle registrate dalla ricerca”, ha commentato un dirigente appartenente a una grande casa discografica. Questo è quanto riporta una recente ricerca dell’Istituto Midia Research diffusa dal Financial Times, che stima inoltre in quasi un miliardo e mezzo le revenue effettive se il tasso fosse rimasto a 0,002 dollari per stream.