Autore: Silvia Antonini
25/11/2024

WPP Italia: quest’anno chiuderà con crescita superiore al 6%; per il prossimo attesa tra +1,5% e 2%

Massimo Beduschi e Simona Maggini commentano lo scenario della industry alla luce dei risultati di Gruppo e di mercato

WPP Italia: quest’anno  chiuderà con crescita superiore al 6%; per il prossimo attesa tra +1,5% e 2%

Simona Maggini e Massimo Beduschi

WPP Italia si avvia a chiudere il 2024 con una crescita superiore a quella realizzata dal mercato pubblicitario nel suo complesso, stimata intorno al 6%. Lo ha confermato Massimo Beduschi, presidente del Gruppo di comunicazione e CEO della sua società di marketing intelligence GroupM, a margine del Forum WPP|The European House Ambrosetti che si è tenuto ieri a Milano presso il Campus WPP. «Tutti i settori di attività hanno contribuito a questo risultato (media, creatività, pr, Hogarth, che si inquadra in un contesto in generale molto positivo per l’Italia. Per quanto riguarda gare e nuovo business, segnaliamo l’ingresso di Amazon tra i clienti, con un budget che per l’Italia vale 70 milioni di euro», su 4 miliardi di dollari come valore complessivo della gara europea, di cui 2 miliardi assegnati a WPP. Nonostante l’ottimo andamento previsto per la chiusura d’anno, dicembre resta pieno di incognite, data anche la ‘brevità’ del periodo utile per fare comunicazione (il 20 è un venerdì e da quel momento incomincia la pausa natalizia). Ma soprattutto non si sa bene come andrà il Black Friday: «Quel che è certo – dice Beduschi – è che le aziende ci hanno investito meno dell’anno scorso». 

Highlights 2025

Il prossimo anno, la industry della pubblicità dovrà fare fronte all’assenza di eventi sportivi rilevanti (nel 2024 Europei di calcio e Olimpiadi, a cui si aggiungono i successi italiani nel tennis, tra cui la vittoria della Coppa Davis e più di recente della Billie Jean King Cup, e quindi una nuova rilevanza per questo sport, ndr), da un lato, e dall’altro alla crisi del mondo auto che senza incentivi non avrà il rimbalzo che ha avuto nella prima parte di quest’anno. La stima è comunque moderatamente ottimista, con una crescita tra l’1,5% e il 2%, grazie magari anche al settore del turismo che in Italia ha avuto un boom e che rappresenta il 15% del Pil.

La riorganizzazione di GroupM

Intanto, anche GroupM si appresta a realizzare il piano di riorganizzazione lanciato da WPP quest’anno, a cominciare da VML Italy che lo ha annunciato lo scorso febbraio. La Country Manager del Gruppo Simona Maggini, che è anche CEO della sigla creativa, approfitta per fare il punto: «E’ andata molto bene anche se all’inizio sembrava una sfida quasi troppo grande, anche per gli obiettivi di new business che avevamo, ma possiamo dire che a oggi (ovvero, a fine 2024, ndr) abbiamo quasi raggiunto il target previsto per il 2025». Intanto, l’agenzia metterà a segno quest’anno ricavi vicini ai 35 milioni di euro. Tornando a GroupM, «avvierà un processo di semplificazione a beneficio dell’azienda e dei clienti. L’obiettivo è snellire il modello e focalizzare questa azienda sempre di più nell’area della consulenza e del pensiero strategico, ottimizzandone le attività in un unico centro servizi». Maggini condivide con Beduschi le preoccupazioni per il settore automotive «dove abbiamo numerosi clienti che cerchiamo di aiutare a sviluppare il loro business». VML Italy ha anche recentemente portato a casa un nuovo budget relativo a un brand che opera nel settore mobility. Per il 2025 Maggini indica due aree di sviluppo: lo sport entertainment, anche in vista di Milano-Cortina, ambito in cui il network ha appena lanciato una unit dedicata; e investimenti in ambito AI, «che sarà molto tangibile l’anno prossimo. Penso che l’intelligenza artificiale sia un vero e proprio superpotere per le agenzie». Non si prevedono acquisizioni in territorio italiano, a meno che non si propongano opportunità con le giuste caratteristiche, soprattutto in termini di dimensioni e capacità sul mercato. «Dopo aver superato la cima di VML, siamo in attesa per scaricare a terra la potenza del nuovo assetto – conclude Maggini -. In questo contesto voglio segnalare i progressi di Hogarth, che dopo l’apertura degli Studios di via Guintellino adesso ha anche lanciato la podcast room; e AxiCom, una vera e propria ‘gemma’ delle pr in ambito fintech, affidata alla responsabilità di Chiara Possenti».