Autore: Redazione
19/02/2021

WARC Global Ad Trends: nel 2020 gli investitori scelgono lo streaming, la tv lineare perde 34 miliardi di dollari

Lo studio rivela che le piattaforme AVOD hanno registrato una crescita dei ricavi pubblicitari vicina al 10%; nei prossimi cinque anni previsti fatturati a livello mondo per complessivi 54 miliardi

WARC Global Ad Trends: nel 2020 gli investitori scelgono lo streaming, la tv lineare perde 34 miliardi di dollari

James McDonald, Head of Data Content WARC

Nel 2020 la spesa pubblicitaria globale sulla tv tradizionale è diminuita di 34 miliardi di dollari, a causa del coronavirus che ha paralizzato la produzione, e i brand hanno spostato gli investimenti sulle piattaforme di streaming. Secondo il report Global Advertising Trends del servizio internazionale di marketing intelligence WARC dedicato alla next generation tv, mentre il mercato della broadcast tv è diminuito l'anno scorso, i servizi video-on-demand (AVOD) con pubblicità - comprese piattaforme quali Hulu, Peacock e YouTube - hanno visto l’advertising aumentare del 9,9%, per un totale di 26,7 miliardi di dollari.

Inoltre, le proiezioni di Digital TV Research mostrano che il mercato AVOD è destinato a raddoppiare entro il 2025 fino a raggiungere i 54 miliardi di dollari. Negli USA, sempre nello stesso periodo, gli investimenti sulle piattaforme on demand triplicheranno per un totale di 24,2 miliardi di dollari, mentre in Cina saliranno a 9,2 miliardi di dollari, in Giappone a 3,2 miliardi di dollari e in UK a 2,8 miliardi di dollari.

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La visione che cambia

L’andamento dei ricavi pubblicitari rispecchia l’evoluzione del consumo della tv che si è verificato durante l’anno, con un trasferimento importante dalla tv lineare allo streaming. Negli Stati Uniti il 26% degli spettatori preferisce la seconda modalità, in UK il 27%.

Inoltre, due consumatori su cinque in tutto il mondo possiedono ora una tv next gen, in grado di connettersi a internet direttamente (smart tv) o attraverso un dispositivo intermedio come un set top box, USB o console di gioco (tv connesse, o CTV). Tra questi ultimi, Roku è il dispositivo preferito dai consumatori con il 31% dell’utilizzo; Amazon Fire rappresenta un quinto dell’utilizzo, e le console di gioco il 12%.

Tempo di streaming

Il tempo di streaming su tutti i dispositivi è salito a 28,7 minuti in media l'anno scorso. Chromecast di Google registra il tempo di visione più lungo con 35,5 minuti, seguito da Roku con 33,3 minuti. I televisori rappresentano il 75% del tempo di fruizione di streaming nell’ultimo trimestre del 2020, attraverso CTV (49%), smart tv (17%) e console di gioco (9%). I cellulari (10%), i computer desktop (10%) e i tablet (5%) rappresentano il tempo rimanente.

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Il mobile

Per quanto riguarda l’uso del mobile per la visione in streaming, secondo le analisi di YouGov una persona su tre a livello globale guarda la tv sul suo cellulare, tablet o PC, ma questo dato cresce in India (57%) e Cina (54%). La ricerca di Brightcove mostra che i cellulari sono preferiti alle smart tvper lo streaming di contenuti video nei principali mercati asiatici, africani e mediorientali, mentre i mercati occidentali si orientano fortemente verso le smart tv.

James McDonald, Head of Data Content di WARC e autore della ricerca, commenta: "I consumatori non hanno mai avuto una scelta così varia quando si tratta di come e dove guardare i contenuti video, e la distinzione tra i canali continua a diminuire; un americano su tre ora considera allo stesso modo YouTube e la televisione.

I marchi stanno prendendo nota. Come la tv lineare un tempo, la tv next gen sta dimostrando di essere un media fondamentale per la comunicazione pubblicitaria ma a differenza della sua “antenata” il pericolo per gli investitori di incappare in frodi e venditori di pubblicità non verificati è reale".