Autore: Redazione
04/04/2018

Torna questa sera a partire dalle 21 su FOX la seconda stagione di “Legion”

Dieci episodi che si preannunciano ancora più folli e psichedelici di quelli dello scorso anno scritti e prodotti da Noah Hawley, già vincitore di un Emmy per la serie antologica “Fargo”

Torna questa sera a partire dalle 21 su FOX la seconda stagione di “Legion”

Legion”, la serie tv targata Marvel con protagonista il mutante David Haller, torna sugli schermi di FOX (Sky, 112) con la sua seconda stagione a partire da oggi alle 21, a sole ventiquattro ore dalla messa in onda negli Stati Uniti. Dieci episodi che si preannunciano ancora più folli e psichedelici di quelli dello scorso anno. Secondo alcuni critici americani, l’esperienza più vicina a una droga psichedelica senza averla consumata. Il contributo di Noah Hawley La seconda stagione di “Legion” è nuovamente scritta e prodotta dal talento multiforme di Noah Hawley, già vincitore di un Emmy per la serie antologica “Fargo” (quarta stagione già in preparazione), romanziere di successo (Einaudi il suo editore italiano) e fra poco anche regista cinematografico con “Pale Blue Dot” (nel cast Natalie Portman e Jon Hamm). Hawley affronta il genere supereroi cercando di dar vita a qualcosa di nuovo e inaspettato per un pubblico affezionato da decennni all’universo cinematografico della Marvel. “Legion” non potrebbe essere più lontana da quella tradizione: in luogo dell’azione e dei classici superpoteri si mettono in scena le avventure degli X-Men scambiando i piani temporali e distorcendo la realtà, senza paura di osare e sperimentare. La trama Così come lo abbiamo conosciuto nella prima stagione, David Haller (Dan Stevens) è un giovane uomo a cui è stato diagnosticato un disturbo schizofrenico e dopo un tentato suicidio viene rinchiuso in un istituto psichiatrico. In realtà David è un potentissimo telepate (figlio di un importante X-Men), dotato di personalità multiple - ognuna con enormi poteri di alterazione della realtà- sulle quali non ha nessun controllo. Nella clinica incontra Syd (Rachel Keller), la cui pelle non può essere toccata da nessuno, pena lo scambio di personalità. Grazie a lei David riesce a prendere consapevolezza della sua natura di mutante e a fuggire dall’ospedale psichiatrico. La prima stagione si era conclusa con molti interrogativi e il principale riguardava il Re delle ombre, il parassita alieno che aveva infestato le personalità multiple del protagonista: dopo essersi liberato è fuggito ma continuerà inevitabilmente a condizionare David anche ora che non abita più la sua mente. Nel primo episodio della seconda stagione il Re delle ombre, diventato Farouk nella sua nuova incarnazione (Navid Negahban, Homeland), sta infettando la popolazione con uno strano morbo che induce il battito compulsivo dei denti. Quando Farouk minaccia David dicendogli che sta per arrivare la “fine di ogni cosa” gli ricorda che la sua storia con Syd è in pericolo perché “lei vive nel futuro che tu stai per distruggere” e l’amore non potrà certamente salvarli.