Autore: Redazione
08/06/2023

Podcast, 16,4 milioni gli italiani che ascoltano storie in cuffia

I dati della ricerca NielsenIQ per conto di Audible fotografano un mondo di giovani e giovanissimi ma anche di ultra 55enni ascoltatori soprattutto in casa (75%) o in modalità multitasking (59%). Un nuovo media che soddisfa l’intera famiglia. I social sono la principale modalità di accesso. Tra i più apprezzati i reportage, in crescita le tematiche sociali

Podcast, 16,4 milioni gli italiani che ascoltano storie in cuffia

Sono 16 milioni e 400 mila gli ascoltatori di podcast in Italia (1 milione in più rispetto al 2022). Soprattutto giovani (25-34 anni) e giovanissimi (18-24 anni), ma ora l’ascolto degli audio content sta conquistando anche gli ultra 55 enni (+8% rispetto in un anno). In crescita costante tutte le fasce d’età: un milione in più rispetto all’anno precedente (+7%) e con un balzo del 59% rispetto a cinque anni fa, quando gli ascoltatori erano 10,4 milioni. Più della metà li ascolta almeno una volta al mese mentre il 36% almeno una volta alla settimana. Il 7% infine è un frequentatore assiduo (i cosiddetti “heavy users”), visto che li ascolta ogni giorno o quasi. Sono questi, in sintesi, i dati della più recente indagine di mercato sull’ascolto dei podcast condotta (tra aprile 2022 e aprile 2023) da NielsenIQ per conto di Audible che sarà presentata domani, a Milano, al Mare Culturale Urbano in occasione degli Italian Podcast Awards - Il Pod, la tre-giorni di panel, networking, case study e incontri dedicati al mondo del podcasting. Il “rito” dell’ascolto dei podcast viene fatto soprattutto a casa (indicata come luogo preferito dal 75% degli intervistati), o per strada e mentre si fa altro (59%) in modalità multitasking principalmente al ritorno dal lavoro o prima di andare a dormire, oppure in auto e sui mezzi pubblici (rispettivamente 31% e 21%), durante il commuting. I podcast sono anche protagonisti del tempo libero di molti intervistati, che dichiarano di ascoltarli durante il weekend (29%). Non manca però chi sceglie di dedicare ai podcast la propria pausa pranzo (22% degli intervistati), o di averli come sottofondo durante la giornata lavorativa (19%). Significativo che il 39% degli ascoltatori ritenga utile il podcast soprattutto per scegliere proprio quegli argomenti e notizie che si vogliono approfondire (una fascia che è in aumento di cinque punti percentuali nell’ultimo anno). O argomenti specifici o per scoprire cose nuove (entrambi indicati dal 32%), ma anche rilassarsi o intrattenersi (per il 30%) quando si vuole, senza dover “subìre” il media-cycle tradizionale. Gli italiani, tra l’altro, sembrano essere piuttosto bravi nella scelta dei podcast di loro interesse, al punto che per il 51% degli intervistati possono infatti essere un valido supporto allo studio. Non a caso, tra i contenuti più apprezzati ci sono i podcast di approfondimento e quelli che riguardano l’attualità o di “reportage”. Cresce, infine, anche l’interesse per contenuti su tematiche sociali (+5 punti percentuali rispetto al 2022). Inoltre, i podcast sono percepiti come un antidoto per la noia (43%), lo stress quotidiano (35%), la solitudine (40%) e persino l’insonnia (30%).

Intergenerazionale

L’ascolto del podcast è a elevatissima motivazione e sempre più per scelta consapevole. Una delle interessanti particolarità, a differenza di altri media, è che il suo ascolto è un fenomeno che unisce generazioni molto differenti fra loro: ben il 40% dei genitori intervistati, infatti, ha figli che ascoltano audio content e in quasi la metà dei casi (46%), sono stati proprio i più giovani di casa a portare l’abitudine tra le mura domestiche. Insomma un affare di famiglia contagioso e che funziona. Seconda particolarità è che l’ascolto non segnala significative differenze rispetto alla provenienza geografica e al sesso. Chi ascolta podcast, comunque, nella maggior parte dei casi ascolta anche audiolibri, a riprova del fatto che l’audio entertainment sia ormai un’abitudine radicata: si tratta del 64% degli intervistati, in forte crescita rispetto allo scorso anno (+9 punti percentuali). Come si viene a conoscenza di nuovi podcast da ascoltare? Soprattutto dal web: prima di tutto dai social media (per il 50% degli intervistati), dai siti internet più generici o di produttori e distributori di contenuti. La televisione viene utilizzata meno (dal 16%) come fonte per scoprire nuovi contenuti da ascoltare, ma è in crescita rispetto allo scorso anno. Sempre rilevante è anche il passaparola, per il 35% degli intervistati, che quindi scelgono di seguire i consigli di amici, parenti e conoscenti su cosa ascoltare.

Le scelte

Quali sono i fattori o le caratteristiche che, più di altre, fanno propendere a decidere di scegliere un podcast piuttosto che un altro? Tre in particolare: il tema, la voce narrante e l’autore (che in molti casi coincidono). Sugli engagement, sulla durata e sulla soglia di attenzione all’ascolto spunta un altro elemento interessante che contraddistingue il mercato rispetto ad altri media: una persona su tre dichiara infatti di non aver mai abbandonato il proprio format senza finirlo. Sono in forte diminuzione rispetto allo scorso anno le persone che hanno abbandonato un podcast dopo aver cominciato ad ascoltarlo. 

Caratteristiche

Le produzioni possono variare da una semplice accoppiata “voce e microfono” fino ad arrivare a grandi e complesse produzioni. L’adattamento di The Sandman, per esempio, ha visto il coinvolgimento di 92 attori che hanno dato voce a oltre 300 personaggi: una vera e propria maratona da 812 ore di produzione in studio. Altri podcast sono invece stati caratterizzati da un sound design particolarmente raffinato, è il caso di La Cattura, podcast di Mauro Pescio, al quale ha lavorato, per le musiche, un’orchestra da 32 elementi che ha suonato 26 brani originali. Non sono poi mancati podcast ai quali hanno dato la voce cast di eccezione: è il caso, ad esempio, di Diabolik, con protagonisti Francesco Venditti e Myriam Catania, o Marvel’s Wastelanders: Star-Lord, in uscita il 28 giugno, che avrà come protagonisti Neri Marcorè e Corrado Guzzanti. Il podcast si presta molto bene alla complementarietà con altri formati espressivi: Diabolik o The Sandman dimostrano come persino fumetti e graphic novel possano trovare nuova vita nel formato audio. Un altro esempio è il podcast di Alberto Angela, Cleopatra, Donna e Regina, nato come approfondimento del suo omonimo libro. Le Mani sul Mondo, il primo di Roberto Saviano per Audible, è diventato addirittura uno spettacolo teatrale. Come in teatro (ogni spettatore è dotato di cuffie) si può assistere allo spettacolo “Utoya. Uno di noi” dal libro di Asne Seierstad con l’adattamento e regia di Sergio Ferrentino che ha portato in scena la strage del fanatico estremista di destra Anders Breivick in Norvegia, diventato poi, in Italia, podcast di successo a sfondo storico e sociale.