Autore: Redazione
27/10/2017

Rai conferma la leadership di ascolti all’avvio della nuova stagione. Dal CdA ok alla semestrale

Ottimi risultati d’inizio autunno sul target più pregiato degli Spendenti. Lo conferma l’intervista ad Alessandra Mapelli, Marketing Prodotto Tv Director di Rai Pubblicità

Rai conferma la leadership di ascolti all’avvio della nuova stagione. Dal CdA ok alla semestrale

I primi dati di ascolto del periodo autunnale, che vanno dal 10 settembre al 14 ottobre, evidenziano la crescita del gruppo Rai sia sul fronte degli Individui sia su quello degli Spendenti e un ampliamento del gap nei confronti di Mediaset di oltre un punto. In particolare, l’analisi dei dati per fascia oraria sul target più pregiato degli spendenti evidenzia lo stacco di Rai di 14 punti versus Mediaset nei programmi del mattino, grazie agli ottimi risultati di Rai 1, Rai 4 e Rai Premium.

Le fasce d’ascolto

Anche nella fascia meridiana Rai aumenta il vantaggio rispetto a tutti i competitor e consegue una differenza di share del +10% rispetto a Mediaset. Gli incrementi di Rai sono invece più moderati nel pomeriggio, ma invertono la tendenza dello scorso anno. La forbice versus il concorrente è del +1,6%. Rai detiene il 46% del totale ascolto nel preserale, con un gap di quasi 20 punti di share rispetto a tutti gli altri gruppi. Nella fascia access registra la crescita maggiore (+12%), mentre lo stacco sul concorrente è di 12 punti percentuali, merito soprattutto della performance di Rai 1, che aumenta gli ascolti del 20% sull’anno precedente. Infine, i dati di prima serata riconfermano la leadership di Rai con un gap di 9 punti rispetto a Mediaset.

L’intervista ad Alessandra Mapelli
Alessandra Mapelli

Risultati positivi, dunque, per Rai all’inizio di una stagione televisiva ancora lunga, che attestano la forza del prodotto Rai a beneficio dell’offerta pubblicitaria, come emerge dalle parole di Alessandra Mapelli, Marketing Prodotto Tv Director di Rai Pubblicità. “La fiction - spiega Mapelli - è da sempre il pilastro di Rai1, un genere rinnovato nei temi, nel linguaggio e nelle sceneggiature con cast e regie di altissimo livello, un grande sforzo produttivo di Rai in collaborazione con le più importanti case di produzione che sforna circa 20 titoli all’anno per oltre 110 serate di sicuro successo di pubblico. Anche questa stagione autunnale conta i suoi successi con titoli come “Il Paradiso delle Signore 2”, “Provaci Ancora Prof! 7”, “Sotto Copertura”, “In Arte Nino” e “La Musica del Silenzio”. L’intrattenimento di Rai 1, quest’autunno, vira verso l’approfondimento leggero con la nuova edizione di “Che Tempo Che Fa”, che rispetto alla programmazione dello scorso anno su Rai 3 recupera oltre 2 milioni di telespettatori risultando più performante anche rispetto alle domeniche della stessa Rai 1 di un anno fa (+17% individui) con ascolti estremamente importanti sul target Spendenti che permettono a Fazio di risultare superiore alla concorrenza in tutte le fasce di sovrapposizione. Chiude il quadro l’ottimo riscontro ottenuto il lunedì da Che Fuori Tempo Che Fa che risulta essere il programma di attualità di seconda serata più seguito della stagione.

Impossibile non citare, poi, il venerdì sera, che si conferma un pilastro della programmazione autunnale di Rai 1 grazie a Carlo Conti e al suo “Tale e Quale Show”: un format consolidato che permette alla rete sia di ottenere elevate performance di ascolti (media di 4,6 milioni di individui) sia di intercettare pubblico pregiato e di qualità. Infine, per quanto riguarda lo sport la Nazionale sta ancora lottando per qualificarsi ai prossimi Mondiali e ci ha regalato già due incontri con un media di ascolti che sfiorano gli 8 milioni di telespettatori, in attesa dei play off che si disputeranno a novembre”.

Più pubblico di qualità

“Il vantaggio di Rai - prosegue Mapelli - è la capacità di raggiungere i più alti volumi di ascolto grazie alle coperture assicurate dalla tv generalista tradizionale e di farlo su un pubblico profilato sui target più pregiati e qualitativamente più importanti, un profilo quasi da pay tv! Questo connubio rende Rai uno straordinario veicolo per la comunicazione pubblicitaria. Entrando nel dettaglio degli ascolti gli elevatissimi indici di concentrazione sul target Spendenti fanno registrare, in prima serata, una share superiore al 38% che stacca il primo competitor di quasi 9 punti”.

Il contributo offerto dei canali specializzati

“Il bouquet dei canali specializzati Rai, diversificati sui generi e riorganizzati nella struttura dei palinsesti - aggiunge Mapelli -, sono un vero booster per il consolidamento della leadership del gruppo. In questo inizio stagione nel comparto delle digitali terrestri FTA le migliori performance sono state raggiunte dal bouquet Rai che ha registrato un incremento medio verso l’autunno del 2016 del 30%. In particolare, a crescere sono state Rai 4 e Rai Premium, con ottimi risultati in tutte le fasce della giornata, con variazioni impressionanti soprattutto nelle fasce della meridiana e del pomeriggio, mediamente +130% per Rai 4 e +70% per Rai Premium. In prima serata, inoltre, il contributo di Rai 4 si conferma fondamentale, con picchi di ascolto che hanno raggiunto il 3,5% di share sugli individui e il 4,7% sui 25/54 anni: numeri che non hanno nulla da invidiare alla tv generalista tradizionale e alle semi-generaliste degli altri editori”.

Ieri il CdA

Intanto, ieri si è riunito, a Roma, il CdA dell'azienda di viale Mazzini, che ha espresso all’unanimità in apertura di seduta la sua solidarietà alla presidente Monica Maggioni, ribadendo che il suo operato è sempre stato in linea con il mandato editoriale e i principi dell’azienda di servizio pubblico. Il Consiglio ha successivamente esaminato i dati del bilancio intermedio al 30 giugno 2017  e quello Consolidato del Gruppo alla stessa data, illustrati dal Direttore Generale Mario Orfeo. Come già evidenziato in precedenza, nel periodo preso in esame la società pubblica mantiene saldamente la leadership degli ascolti televisivi sia sull’intera giornata (37,2%) sia sul prime time (39,3%) nonché quella sui programmi più visti. Da segnalare, in particolare, la forte crescita di Rai 4, i molteplici segnali di rinnovamento e vitalità offerti dalla radiofonia e le positive performance dell’offerta web e social, trainata da RaiPlay.

Il primo semestre
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Monica Maggioni, presidente Rai

I risultati del primo semestre del 2017 hanno risentito principalmente della contrazione dei ricavi da canone per complessivi 35,4 milioni di euro (-3,8%), in conseguenza della diminuzione da 100 a 90 euro dell’importo unitario dei canoni ordinari nonché della riduzione (dal 67% al 50%), prevista dal vigente quadro normativo, della quota a favore del servizio pubblico dei maggiori importi derivanti dalla riscossione del canone in bolletta, il cosiddetto extra-gettito. In contrazione anche l’andamento dei ricavi pubblicitari - in riduzione nel periodo per 30,6 milioni di euro, pari all’8,2% - che scontano l’assenza dei grandi eventi sportivi presenti, al contrario, nel primo semestre dell’anno prima. Il bilancio consolidato del Gruppo Rai chiude, pertanto, il primo semestre con una perdita di 2,2 milioni di euro, contro l’utile di 33,4 milioni di euro registrato nell’analogo periodo del 2016. L’utile ante imposte è stato positivo, e nel periodo risulta pari a 1,7 milioni di euro rispetto a un utile di 49,1 milioni di euro dello stesso semestre 2016. Dal punto di vista finanziario, l’indebitamento complessivo del Gruppo, al 30 giugno 2017, si è ridotto a 60,3 milioni di euro, rispetto ai 128,5 milioni di euro del 30 giugno 2016.

In linea con il budget

Per quanto riguarda l’esercizio 2017 viene confermato, in linea con le ipotesi di budget, un risultato di sostanziale pareggio. La capogruppo evidenzia nel semestre un utile netto pari a 47,1 milioni di euro, contro i 66,2 milioni di euro di utile registrati nell’analogo periodo dell’esercizio precedente. I bilanci verranno a breve resi pubblici nell’apposita sezione del sito www.rai.it. Il CdA ha inoltre esaminato lo schema generale del nuovo Contratto di servizio che rinnova il quadro regolamentare con cui il servizio pubblico dovrà adempiere alla sua missione di concessionaria pubblica radio televisiva per i prossimi cinque anni. Lo schema di Contratto, elaborato con il Ministero dello Sviluppo economico, dovrà poi essere esaminato dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza per il parere di competenza e poi tornare in Consiglio di Amministrazione per la definitiva approvazione.