Autore: Redazione
16/02/2018

Come l’app network di Google si sta trasformando nel suo più grande driver di crescita

Il colosso tecnologico ha attirato gli sviluppatori di app dai concorrenti riducendo le commissioni e semplificando il software, i margini ne hanno risentito ma i clienti sono aumentati in modo considerevole

Come l’app network di Google si sta trasformando nel  suo più grande driver di crescita

Google fa apparire gli annunci pubblicitari in più applicazioni smartphone di qualsiasi altra azienda tecnologica. Questo è il fulcro di un’attività in ripresa per Alphabet. L’ad network di Google ha registrato tre trimestri consecutivi di aumenti delle vendite a due cifre su base annua. Il business sta sfiorando i 20 miliardi di dollari di fatturato annuo, il che lo rende importante per la top-line di Google come le sue unità hardware, cloud computing e app store messe insieme.

Margini VS clienti

Google ha attirato a sé molti sviluppatori di app dai concorrenti riducendo le commissioni e semplificando il software. La mossa, però, ha avuto costi importanti. Google sta crescendo anche dando ai creatori di app e siti web una fetta maggiore delle vendite di annunci pubblicitari. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, la quota di Google è diminuita di 33 milioni di dollari rispetto al periodo più recente, anche se il fatturato complessivo della rete è aumentato di 559 milioni di dollari. Tuttavia, la perdita dei margini ha pagato in termini di acquisizione dei clienti poiché il colosso di Mountain View cede agli sviluppatori circa 70 centesimi di ogni dollaro che raccoglie dagli ad buyer, rispetto ai 50 e 60 centesimi di alcuni concorrenti.

Rapida crescita

L’alto payout, accoppiato con il rapporto consolidato che Google ha con milioni di inserzionisti, lo ha trasformato nella fonte principale di reddito per molte applicazioni. Gli acquisti di annunci in-app sono quasi triplicati l’anno scorso rispetto al 2016 su Google DoubleClick Bid Manager, utilizzato dagli inserzionisti con i budget più alti. Il che, lo rende il servizio pubblicitario in più rapida crescita e più ampiamente utilizzato. La scelta più difficile per molti creatori di app è quella tra AdMob e DoubleClick. Non è chiaro quale sia la crescita più rapida tra i due perché Google non fornisce tali dati.

La promessa id AdMob

Per anni, la star del network è stata AdSense, che distribuisce annunci a siti web in cambio di una riduzione dei ricavi pubblicitari. Ma, mentre i consumatori migrano dal desktop al mobile, lo slancio si è spostato su AdMob, per il mercato delle applicazioni di terze parti, e DoubleClick for Publishers, il suo software mobile di fascia alta. AdMob, progettato appositamente per il mobile, tende ad attrarre annunci pubblicitari che promuovono applicazioni e servizi per smartphone. Google ha acquistato AdMob per 750 milioni di dollari nel 2010, battendo un’offerta di Apple. La company aveva bisogno di una tecnologia più recente rispetto a quella di AdSense per consegnare annunci in-app, secondo Sissie Hsiao, che guida il business delle applicazioni della società.

Prossimi passi

Gli analisti finanziari si aspettano che i profitti di Google continuino a erodersi mentre gli acquirenti di annunci gravitano sulle app, dove Google sostiene che le offerte per gli sviluppatori rimangono costose. Gli analisti di Cowen & Co stimano che Google arriverà a dare agli sviluppatori quasi 80 centesimi sul dollaro entro il 2023. Il personale in Asia e America Latina, i prossimi grandi mercati in crescita per la pubblicità mobile, potrebbe rappresentare un ulteriore aumento dei costi anche per Google. Gli inserzionisti si aspettano, inoltre, che Google introduca nuovi aggiornamenti tecnologici in modo da poter monitorare meglio dove appaiono i loro annunci mobile.