IPG Ricavi a +3% nei nove mesi. In Italia, a coordinare Mediabrands e McCann WG, possibile arrivo di Caiazza
Mentre il Gruppo conferma nel progressivo a settembre il risultato del Q3, nel nostro Paese si intensificano le voci sul ruolo che già a dicembre potrebbe assumere l’ex ceo di Saatchi&Saatchi
Interpublic Group ha approvato venerdì i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2016. I ricavi nel Q3 sono aumentati del 3% a 1,92 miliardi di dollari, rispetto agli 1,87 dello stesso periodo del 2015, con una crescita organica dei ricavi del 4,3% (+1,8% negli Stati Uniti e +8,1% a livello internazionale). Anche nei primi nove mesi i ricavi sono aumentati del 3% a 5,58 miliardi di dollari, rispetto ai 5,42 del pari periodo dello scorso anno, con una crescita organica dei ricavi del 4,8% (+4,8% negli Stati Uniti e +4,9% a livello internazionale).
Dati del terzo trimestre
Il risultato operativo del terzo trimestre è stato di 207,2 milioni di dollari, rispetto ai 191,9 del 2015. Il margine operativo è stato del 10,8% per il terzo trimestre 2016, rispetto al 10,3% del 2015. Per i primi nove mesi del 2016, l’utile operativo è stato di 452, 9 milioni di dollari (415,5 nel 2015). Il margine operativo è stato dell’8,1% nei primi nove mesi (7,7% nel 2015). Nel terzo trimestre 2016 il reddito netto disponibile per gli azionisti di IPG è stato pari a 128,6 milioni di dollari (0,32 dollari per azione). Nei primi nove mesi, l’utile netto è stato di 290,9 milioni di dollari.
Micheal I. RothCapacità digitali sono vettori di crescita
“Il trimestre riflette ricavi solidi e profitti in aumento - ha commentato Michael I. Roth, presidente e amministratore delegato di IPG -. Le nostre capacità digitali hanno continuato a essere vettori molto significativi di crescita, il che dimostra che la nostra è una posizione molto rilevante all’interno del complesso panorama del media marketing. Operativamente, abbiamo dimostrato ancora una volta la capacità di gestire in modo efficace le spese, una priorità chiave per noi. Guardando avanti, il business complessivamente rimane solido e, alla luce della forza della nostra offerta e dei nostri risultati, crediamo che sia opportuno aumentare l’obiettivo di crescita organica del nostro intero esercizio di un 4-5%”.
Nuovo manager
Intanto, per quanto riguarda l’Italia, già a dicembre dovrebbe essere attivo il manager destinato a svolgere un ruolo di coordinamento tra le attività di Mediabrands – sotto il cui cappello stanno UM e Initiative - e McCann WorldGroup (cui fanno capo McCann, MRM//McCann, Craft e Momentum). Secondo quanto risulta a DailyMedia, la scelta potrebbe essere caduta su Giuseppe Caiazza, che ha lasciato recentemente Saatchi&Saatchi, di cui era ceo per Italia e Francia, nonché head of Automotive Business EMEA del network.
Il progetto si allarga
Il ruolo di coordinamento delle due centrali è stato svolto fino al 2015 come ceo da Gian Paolo Tagliavia, poi passato in Rai come chief digital officer, e che non è stato poi più sostituito. Ora, invece, a quanto sembra, il progetto si allarga anche al Gruppo di cui è ceo da inizio 2014 Felix Vicente. Il ruolo che dovrebbe ricoprire quindi Caiazza (o chi altro sarà scelto) non sarebbe quindi propriamente, almeno per ora, diversamente dalle aspettative, quello di country manager di tutte le attività di IPG nel nostro mercato, dove, tra le altre sigle, operano FCB Milan, MullenLowe e Weber Shandwick.