Autore: Redazione
14/02/2022

HRCOFFEE riporta i dipendenti in azienda grazie all’intelligenza emotiva

La storia della startup innovativa con sede a Molfetta che si occupa di consulenza strategica in ambito Risorse Umane e che ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale basato su una piattaforma social, dotata di AI

HRCOFFEE riporta i dipendenti in azienda grazie all’intelligenza emotiva

Il tema è caldo, anche se un po’ nascosto: le grandi dimissioni. Uno dei più grandi fenomeni socio economici, iniziato soprattutto dopo la pandemia. In Italia, per esempio, in base a quanto dichiarato dal Ministero del Lavoro, nel secondo trimestre del 2021, ci sono state quasi 500.000 dimissioni volontarie (290.000 uomini e 190.000 donne), +85% rispetto al 2020. Tra i motivi che spingono i dipendenti ad andarsene ci sono da una parte la rivalutazione, a seguito della pandemia, del valore del tempo libero e della famiglia, e dall'altra il rifiuto di condizioni lavorative troppo pesanti in termini di ore. Appare quindi cruciale che le aziende debbano investire sulle proprie risorse. Tra le competenze più richieste, l'intelligenza emotiva può fare la differenza sul luogo di lavoro. Di cosa si tratta?

Il social che risolve i problemi

Entra in gioco HRCOFFEE (https://www.hrcoffee.it/), una startup innovativa con sede a Molfetta (BA) che si occupa di consulenza strategica in ambito Risorse Umane per piccole e medie imprese, grandi aziende e pubblica amministrazione che mirano ad assumere, impiegare e motivare in modo efficiente il personale. Nata nel 2018 e compartecipata da Exprivia S.p.A, l’azienda ha sviluppato un nuovo modello di gestione del personale basato su una piattaforma social, dotata di intelligenza artificiale, che attraverso l’interazione tra i collaboratori genera una serie di informazioni e report utili alla funzione Risorse Umane per mantenere alti i livelli di qualità organizzativa. HRCOFFE è stata fondata da Davide De Palma e Maria Cesaria Giordano, marito e moglie, entrambi con una Laurea in Psicologia del Lavoro e Organizzazioni all'Università di Bari.

Emozioni intelligenti

Lavorare sul coinvolgimento delle persone favorendo e stimolando l'interazione tra i collaboratori è la mission della struttura che ha progettato il modello su un approccio people based (persone al centro). La piattaforma e l’applicazione HRCOFFEE danno l’opportunità di digitalizzare i processi aziendali attraverso sistemi innovativi di social collaboration e people analytics. Ma che vantaggi può portare l’intelligenza emotiva? Accresce prima di tutto l’empatia, la gentilezza e la comprensione verso i colleghi; aumenta la capacità di autoregolarsi e la consapevolezza di sé; incrementa la motivazione. La nostra guida è proprio la co-founder Maria Cesaria Giordano, a lei abbiamo chiesto delucidazioni.

Da quale presupposto è partito il vostro progetto?

«Il primo start è avvenuto nel 2012, ossia quando prese il via il primo sviluppo delle piattaforme social. Noi siamo sempre stati sostenitori dalla tecnologia, convinti che i social potessero implementare la comunicazione non solo verso l’esterno, ma anche verso l’interno».

Quali furono le prime risposte?

«Ovviamente abbiamo incontrato non poche resistenze. Ci chiedevano: perché dobbiamo tenere le persone insieme, perché occorre comunicare con loro? Ma la pandemia ha privato la parte manageriale del suo fulcro, ossia i dipendenti: dove erano finiti? Da lì è cambiato molto, certi paradigmi sono stati infranti. L’innovazione ha sempre riguardato l’esterno, mai che qualcuno l’abbia associata ai dipendenti, alla risorsa umana. Occorre innovare le relazioni, un processo di modernizzazione sociale. La pandemia ha disegnato non solo nuovi paradigmi lavorativi, ha anche generato inedite consapevolezze, come quella dell'importanza del tempo. Le aziende sono quindi chiamate a rispondere in modo concreto a questi segnali e alle nuove esigenze dei propri dipendenti».

In cosa consiste la soluzione?

«Si tratta un app che collega a una piattaforma. Ha una sua struttura ma può essere customizzata, con logo, nome e colori aziendali. Al suo interno sono presenti diverse sezioni: un Wall che contiene sondaggi, corsi, eventi, sistemi di autovalutazione e valutazione, ovviamente il proprio profilo. È uno strumento che può sbloccare i rapporti, non si è costretti ad accettarlo, è dedicato a chi vuole condividere».

Che vantaggi ha portato la soluzione ai clienti?

«Ha creato un confronto tra i dipendenti, lo sviluppo di un linguaggio appropriato, una sorta di nuova educazione ai valori aziendali. Il mondo HR è una realtà sensibile ai cambiamenti, alla tecnologia e alle emozioni. I numeri si interfacciano con i sentimenti, i dati con le esperienze. Alle Risorse Umane sarà sempre più richiesto di ascoltare le proprie persone creando percorsi di crescita, di valorizzazione e formazione e per farlo la tecnologia, con il supporto dei People Analytics, sarà fondamentale per coniugare in modo efficiente ed efficace i bisogni delle aziende e dei lavoratori».

Che risvolti futuri si immagina?

«Immaginiamo cosa potrebbe accadere da qui a 10 anni, le generazioni cercheranno un approccio social, un riconoscimento immediato. I giovani vanno sempre più di fretta, occorre fornire loro servizi che saranno utilizzati in autonomia».

Cosa vi attendete nel prossimo biennio?

«Approfondiremo i people analytcs, per dare nuove letture alle strategie manageriali. Forniremo altri tipi di tool e ingrandiremo la squadra».