Autore: Redazione
13/11/2020

Gruppo24 ORE: nei primi 9 mesi ebitda positivo per 0,5 milioni, migliorano ebit e risultato netto; pubblicità a -9,2%

I risultati del Gruppo di cui sono Presidente Edoardo Garrone e A.D. Giuseppe Cerbone evidenziano buoni trend in edicola e per gli abbonamenti digitali

Gruppo24 ORE: nei primi 9 mesi ebitda positivo per 0,5 milioni, migliorano ebit e risultato netto; pubblicità a -9,2%

Giuseppe Cerbone, Amministratore Delegato di Gruppo 24 ORE

Sotto la presidenza di Edoardo Garrone, il CdA de Il Sole 24 ORE, di cui è A.D. Giuseppe Cerbone, ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 del Gruppo 24 ORE, che chiude i primi nove mesi con un ebitda positivo per 10,5 milioni di euro, un ebit negativo per 2,1 e un risultato netto negativo per 3,4, ma entrambi in miglioramento. Il patrimonio netto è pari a 33 milioni, in decremento di 3,6 rispetto al patrimonio netto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, che ammontava a 36,6 milioni.

Nei nove mesi, il Gruppo ha conseguito ricavi consolidati pari a 132,5 milioni di euro, che si confrontano con un valore pari a 143,2 milioni del pari periodo 2019 (-10,7 milioni di euro, pari al -7,5%). Lo scostamento negativo dei ricavi risente in maniera significativa degli effetti legati all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 e alle conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità governative, che hanno aggravato la debolezza connessa al calo strutturale del mercato di riferimento, anche se gli ultimi mesi hanno registrato una maggiore tenuta dei ricavi del Gruppo.

I dettagli

Nel dettaglio: i ricavi pubblicitari sono in calo di 5,0 milioni (-9,2% da 54 a 49), mentre i ricavi editoriali sono stabili (76,7 milioni) principalmente per lo sviluppo dei ricavi derivanti da abbonamenti digitali e vendite di collaterali, che compensano la contrazione dei ricavi da abbonamenti cartacei al quotidiano, libri e periodici. Gli altri ricavi registrano una flessione di 5,7 milioni (-45,5% da 12,5 a 6,8). In particolare, i ricavi dell’area Cultura evidenziano una flessione dell’82,8%, poiché sono state chiuse completamente le attività del Mudec – Museo delle Culture di Milano fino al 28 maggio. Successivamente a partire dal 29 maggio il Comune di Milano ha riaperto l’accesso alla Collezione Permanente con capienza contingentata per tre giorni alla settimana. Dall’8 settembre la Collezione Permanente ha riaperto 6 giorni su 7 e fino alla fine del mese di settembre sono rimaste sospese le attività di retail, le mostre a cura di 24 ORE Cultura, la didattica ed il ticketing.

L’emergenza Covid-19 ha avuto un riflesso sia sulle copie diffuse e dichiarate ad ADS, sia sulle copie vendute. In particolare relativamente alle vendite de Il Sole 24 ORE in versione cartacea, si registrano impatti positivi su canale edicola con un incremento rispetto al periodo ante Covid-19; di contro impatti negativi si stanno verificando sulle vendite continuative del prodotto destinate a settori di business che hanno risentito degli effetti del lockdown e delle misure restrittive ancora in corso (come per esempio per treni e aerei) e sulle vendite in blocco cedute in occasione di eventi nonché sulla sospensione temporanea di abbonamenti cartacei destinati a imprese, banche, studi professionali.

Per quanto riguarda il quotidiano in versione digitale, invece, sono aumentati in numero significativo i nuovi abbonamenti portando a una crescita delle copie diffuse rispetto al periodo ante Covid-19. Nei primi nove mesi, il portale www.ilsole24ore.com registra una media giornaliera di 1,9 milioni di browser unici con una crescita del 94% rispetto alla media del 2019 (Fonte: Webtrekk). Il risultato è legato alla copertura real time dei temi legati all’emergenza, particolarmente sentito sul mese di marzo (3,77 milioni di browser unici media giornaliera, +281% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente) e aprile (3,15 milioni di browser unici media giornaliera, +252%), per poi ridimensionarsi nei mesi successivi mantenendo comunque un delta positivo nel confronto con l’anno precedente anche sul mese di settembre (1,31 milioni di browser unici media giornaliera, +20,4%). Record giornalieri dei nove mesi registrati il 12 marzo 2020 per browser unici (5,5 milioni) e il 22 marzo 2020 per pagine viste (17,4 milioni) e indicatori in crescita sia per video (stream views media mese +74,8% verso i primi nove mesi 2019) sia sui canali social.

Le principali dinamiche che hanno caratterizzato i ricavi consolidati sono: i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 37,3 milioni, in aumento di 0,1 (+0,3%) rispetto al 30 settembre 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 22,9 milioni, in calo di 0,9 (-3,7%) rispetto al pari periodo del 2019. Tale andamento è più che compensato dai ricavi diffusionali del quotidiano digitale, pari a 14,4 milioni, in incremento di 1 (+7,4%) rispetto al pari periodo del 2019; i ricavi pubblicitari del Gruppo, pari a 49 milioni, sono in diminuzione di 5 milioni (-9,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2019, registrando un risultato migliore rispetto all’andamento di mercato, in calo del 22,7%.

A partire da marzo il diffondersi del virus Covid-19 ha inevitabilmente influito sull’andamento del mercato pubblicitario e, di riflesso, sulla raccolta System. Inoltre, la propagazione della pandemia ha portato alla sospensione degli eventi fisici della controllata Il Sole 24 ORE Eventi. Al fine di mitigare gli impatti economici, l’attenzione del management si è concentrata sulla riconversione delle iniziative in chiave digital attraverso il rinnovamento dell’offerta e il lancio di nuovi format di eventi; i ricavi di editoria elettronica dell’area Tax & Legal, pari a 26,7 milioni, registrano un aumento del 2,3% rispetto al pari periodo del 2019 in virtù del rinnovamento del portafoglio prodotti avviato l’anno scorso; i ricavi dell’Area Cultura, pari a 1,7 milioni, sono in diminuzione di 8 (-82,8%).

Le diffusioni

La diffusione (carta + digitale) de Il Sole 24 ORE da gennaio a settembre è complessivamente pari a 145.227 copie medie giorno (-3,9% rispetto all’omologo periodo del 2019). La diffusione media giorno cartacea dichiarata ad ADS per il periodo gennaio – settembre è pari a 61.411 copie (-13% rispetto al 2019). La diffusione digitale dichiarata ad ADS è pari a 83.816 copie medie giorno (+4,2%). Da segnalare l’andamento delle vendite edicola che registrano un calo del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un mercato in contrazione nello stesso canale del 10,5% (Fonte: ADS). Il costo del personale, pari a 57 milioni, è in diminuzione di 3,6 milioni (-6,0%). L’organico medio dei dipendenti, pari a 867 unità, registra un decremento di 41 unità. Il minor costo è principalmente effetto della riduzione degli organici medi rispetto al 30 settembre 2019 a seguito del prepensionamento del personale grafico e poligrafico, e agli esuberi derivanti dalla riorganizzazione.

Evoluzione prevedibile della gestione

I primi nove mesi confermano il persistere delle condizioni di debolezza del mercato e di una generale incertezza dell’economia italiana che influenzano, in particolare, l’andamento della raccolta pubblicitaria. L’emergenza sanitaria e le misure straordinarie introdotte per contenerla hanno determinato un peggioramento delle condizioni generali dell’economia a livello globale di cui al momento è difficile prevedere sia la portata sia la durata. Nonostante il miglioramento registrato rispetto al trimestre precedente (+16,1%) nel terzo trimestre il Pil, secondo l’Istat, risulta in calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il 30 giugno il CdA della Società ha approvato l’aggiornamento del Piano 2020-2023 che recepisce gli impatti della crisi sanitaria e conferma sostanzialmente le linee guida strategiche e gli obiettivi di medio-lungo periodo del Piano 2020-2023 pre-Covid.  Nonostante il significativo calo dei ricavi attesi per il 2020, il nuovo piano 2020 -2023 post-Covid prevede ricavi consolidati in crescita e conferma il progressivo miglioramento dei margini operativi anche grazie alle maggiori efficienze conseguibili nei costi diretti e operativi.