Autore: Vittorio Parazzoli
12/03/2025

Gruppo Serviceplan presenta la nuova edizione di TWELVE; Stefania Siani colloquia con Nic Palmarini, Direttore del UK National Centre of Ageing, che propone una “Repubblica della Longevità”

Durante la presentazione del numero 11 del magazine c’è stato un approfondimento sulle problematiche e le opportunità per le marche per le generazioni della popolazione che sempre più si intrecciano

Gruppo Serviceplan presenta la nuova edizione di TWELVE; Stefania Siani colloquia con Nic Palmarini, Direttore del UK National Centre of Ageing, che propone una “Repubblica della Longevità”

a sinistra Nic Palmarini e Stefania Siani

Due sere fa, presso la House of Communication di Milano, si è tenuto l’evento esclusivo per il lancio della nuova edizione italiana di TWELVE, il magazine del Gruppo Serviceplan dedicato all’innovazione nel marketing. Tra crisi multiple e conflitti, il 2024 è stato segnato da una crescente pressione sull’economia e sulla democrazia. Con #FuturePositive come tema centrale, il nuovo undicesimo numero di TWELVE approfondisce mentalità, opportunità e strumenti utili a costruire un futuro positivo per aziende e società. Autori di prestigio, esperti di alto profilo e l’artista di fama internazionale Yinka Ilori offrono spunti di riflessione e ispirazione, mettendo in luce approcci innovativi e regalando numerosi motivi per guardare al futuro con ottimismo.  La serata ha rappresentato una interessante occasione di  confronto e networking, riunendo professionisti del settore, esperti e appassionati di innovazione. L’evento ha visto la partecipazione di Stefania Siani, CEO & CCO di Serviceplan Italia, e Nic Palmarini, Direttore del UK National Centre of Ageing (NICA), che hanno chiacchierato con i partecipanti all’evento, del futuro della longevità e dell’innovazione. In un mondo in continua evoluzione, in cui le generazioni si intrecciano e i brand si trasformano, il dibattito ha offerto spunti preziosi e positivi su come la collaborazione possa superare ogni barriera e aprire nuove prospettive.

La ricerca

Stefania Siani: La missione del NICA del Regno Unito, sotto la tua direzione, è quella di “aggiungere intelligenza all’invecchiamento e alla longevità”, con l’obiettivo di creare un mondo in cui tutti possiamo vivere meglio e più a lungo, prendendoci cura del pianeta e delle persone, nel presente e nel futuro. Perché la longevità è un tema così cruciale ed è considerata una delle sfide più impegnative per il futuro dell’umanità?

Nic Palmarini :L’azione, l’ultimo passo nel complesso processo di miglioramento del mondo, dovrebbe essere solo una formalità. Una volta raccolti tutti i dati, organizzati, individuate cause ed effetti, e convinti stakeholder e noi stessi che esiste una strada migliore, non resterebbe altro che premere il pulsante e avviare il processo. Purtroppo, però, non esiste un’unica azione che possa invertire il cambiamento climatico, eliminare gli sprechi nella catena di approvvigionamento, sradicare l’obesità o risolvere il problema del traffico. Serve invece un approccio progressivo. Se esistesse un pulsante per il progresso, saremmo tutti sani, ben istruiti, ben nutriti e passeremmo molto più tempo con le nostre famiglie in case spaziose e a impatto zero. Ma non è così – anzi, sotto certi aspetti le cose stanno peggiorando. La pandemia ci ha suggerito che era arrivato il momento di recuperare il senso della complessità, invece di semplificare tutto come “ora”, “immediato”, “presente” e, allo stesso tempo, “infinito”. La ricerca sulla longevità non riguarda solo la biologia, ma anche la comprensione delle relazioni tra i sistemi naturali del nostro pianeta. E forse per questo è la “ricerca delle ricerche”.

Le marche

Stefania Siani: Cosa possono fare i brand per aiutare il mondo a svilupparsi nella giusta direzione?

Nic Palmerini: Credo che i brand dovrebbero iniziare a spostarsi dal concetto di “catena del valore” a quello di “strato del valore”, dove i valori si manifestano simultaneamente e si sovrappongono, richiedendo ai sistemi di adattarsi ai cambiamenti costanti. Scegliere ambassador di brand o interpretare gli eventi globali per tradurli in messaggi efficaci richiede nuovi strumenti, che permettano ai brand di mescolare continuamente le carte e trovare la combinazione vincente quasi in tempo reale, senza snaturare i propri valori.

Best Brands

Stefania Siani: L’anno scorso hai parlato al Best Brands Italy, ispirando chiaramente il concetto di “United Generations of Best Brands”. Cosa ti ha colpito di più nella classifica dei brand, in particolare nella categoria “Best Generation Brand”?

Nic Palmerini: Vi svelo un segreto: abbiamo previsto il risultato forse quattro o cinque anni prima che emergesse, osservando come le classificazioni generazionali venissero superate da una logica di servizio orizzontale in cui tutti si scambiano esperienze. Padri e figli che confrontano le classifiche del fantacalcio sui loro iPhone o che perdono ore di produttività su YouTube. Insegnanti e studenti che sorseggiano un flat white da Starbucks. Madri e figlie che tifano insieme i concorrenti di X Factor o dell’Eurovision. Nonni, genitori e figli che chattano liberamente su FaceTime, WhatsApp o Zoom. E tutti, prima o poi, acquistano qualcosa su Amazon. Non siamo forse già in un universo di brand intergenerazionale? Anche quando aspiriamo alla diversità, siamo protagonisti di un remix continuo, guidato dagli algoritmi. I brand devono riconoscere che potremmo tutti avere le stesse priorità, necessità e desideri, sovrapposti in forma quantistica. Abbiamo accesso a tutto e a tutti. Siamo tutti nella stessa piscina, allo stesso tempo. E l’unico modo per costruirne una nuova, più pulita e confortevole, è farlo insieme.