Google trova “accordo” da 7,8 mln con l’antitrust russo sul caso Android
Big G pagherà una multa e favorirà l’ingresso di motori di ricerca e app terzi all’interno dei dispositivi equipaggiati col suo sistema operativo
A circa due anni di distanza dall’inizio del contenzioso, Google ha annunciato di aver raggiunto un’intesa con la Federal Antimonopoly Service (FAS), l’agenzia antitrust russa. Accusata dal rivale locale Yandex di aver violato le regole competitive locali per quanto riguarda il sistema operativo Android, Big G dovrà adesso pagare una multa 7,8 milioni di dollari - circa 438 milioni di rubli -, vale a dire il 9% del fatturato registrato nel Paese nel 2014. Le autorità moscovite avevano sanzionato Google per aver richiesto ai produttori di telefoni di pre-installare le sue applicazioni su dispositivi mobili Android, un tema su cui sta investigando anche l’Unione europea.
Apertura a motori di ricerca terzi
Contestualmente al versamento della multa, Google si impegna anche a non pretendere l’esclusiva delle sue applicazioni sui dispositivi equipaggiati con Android e non restringerà la pre-installazione di motori di ricerca e applicazioni concorrenti, ha spiegato il deputy head della FAS, Alexei Dotsenko. La società americana svilupperà anche uno strumemto per consentire agli utenti di scegliere un motore di ricerca di default da usare nei propri telefoni Android. La durata dell’accordo tra l’agenzia russa e Google, spiega Reuters, è di sei anni e nove mesi. I motori di ricerca concorrenti hanno fino a sessanta giorni di tempo per domandare a Google l’inclusione all’interno dei dispositivi Android.