Fake news, Facebook e Google provano a combatterne la diffusione
Il primo aggiorna la sezione Trending Topics mentre l’altro banna 200 siti da AdSense. Mosse apprezzabili, ma non bastano a risolvere il problema che affligge il mercato
Facebook e Google intensificano gli sforzi per combattere la diffusione di fake news sui propri siti, anche se la battaglia è solo alle fasi iniziali. Google, per esempio, ha annunciato in un blogpost di aver sbarrato l’accesso al suo network AdSense a circa 200 editori, dopo che le nuove policy ufficializzate a novembre sono entrate in vigore. Sempre mercoledì Facebook ha detto di aver apportato delle novità alla funzionalità Trending Topics, finita nell’occhio del ciclone per aver distribuito notizie rivelatesi false. Obiettivo dell’aggiornamento del social è la promozione di notizie più affidabili, corredate di descrizioni da parte degli editori. Facebook ha messo mano anche all’algoritmo che determina quali notizie sono di tendenza mentre agli stessi utenti di un’area geografica appariranno i medesimi contenuti. Tuttavia ciò potrebbe non bastare: 200 publisher su 2 milioni attivi in AdSense sono poca cosa, mentre la mossa di Facebook è solo l’ultimo di una serie di piccoli esperimenti le cui finalità sono certamente apprezzabili, ma probabilmente non sufficienti a dare una sterzata alla situazione. Insomma la battaglia alla fake news è ancora lunga e i due giganti dell’hi tech dovranno fare ancora tanto.