Autore: Redazione
31/01/2017

Anche l’italiano Byoblu nella lista dei 200 siti ‘bannati’ da Adsense

Google interrompe la fornitura dei servizi pubblicitari al portale fondato da Claudio Messora, colpevole di promuovere notizie false. E si muove anche l’Unione europea

Anche l’italiano Byoblu nella lista dei 200 siti ‘bannati’ da Adsense

C’è anche un sito italiano nella lista dei 200 presi di mira da Google, nell’ambito dell’attività di pulizia intrapresa dalla società in seguito all’emergere del dibattito sulle fake news. Big G ha deciso di tagliare la pubblicità, vietando l’uso di AdSense, a Byoblu (sito). Lo ha rivelato lo stesso fondatore, Claudio Messora, capo dello staff di comunicazione del M5S all’Europarlamento di Bruxelles fino allo scorso luglio. La strategia di Google era stata annunciata alcuni mesi fa e lo stesso modus operandi è stata adottato da Facebook. Nonostante l’impegno delle due piattaforme per contrastare le società che producono disinformazione, tagliare la sola fornitura pubblicitaria non basta. Occorre promuovere trasparenza e informazione tra gli utenti. Cosa che in parte sta facendo anche Facebook, pressato dai vari Governi nazionali.

Nel blog di Beppe Grillo, che ospita un articolo dello stesso Messora, si segnalano i pericoli per la libera informazione e per la democrazia. La sensazione è che dagli algoritmi online la battaglia sulle notizie false si stia spostando e abbia definitivamente conquistato anche le stanze della politica.

Byoblu è stato spesso accusato di promuovere bufale e disinformazione, al pari di altri siti legati al Movimento, tra cui Tze Tze, rei di utilizzare la pratica del click baiting per ingolosire il pubblico a leggere una notizia attraverso “titoloni”.

Intanto, la guerra alle fake news procede anche sul piano sovranazionale: in un’intervista al Financial Times, Andrus Ansip, vice presidente della Commissione europea impegnato in prima linea sul tema, ha detto di aver chiesto maggiori sforzi alle compagnia di social networking e di essere arrivati a un punto di non ritorno. Per Ansip le elezioni americane hanno portato alla luce un problema che deve essere regolamentato almeno attraverso delle linee guida. Un portavoce di Ansip ha affermato che l’Ue sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi di una vicenda che promette di essere protagonista nei prossimi mesi.