Autore: Redazione
23/12/2022

Buzzoole chiude il 2022 con un giro d’affari a +30%, più di 80 campagne gestite e oltre 1000 attivazioni di creators

Co-creation, meta humans e micro community tra i principali trends previsti per il 2023

Buzzoole chiude il 2022 con un giro d’affari a +30%, più di 80 campagne gestite e oltre 1000 attivazioni di creators

Gianluca Perrelli, CEO di Buzzoole

L’Influencer Marketing anche per questo anno si riconferma un settore sempre più consolidato e imprescindibile per i brand. A tal proposito, Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l'Influencer Marketing, ha registrato una crescita del giro d’affari del 30% rispetto al 2021 e si appresta a chiudere l’anno con più di 80 campagne gestite, oltre 1000 attivazioni di creators nel 2022 e il consolidamento dell’offerta tecnologica “Buzzoole Suite” che permette alle aziende di realizzare e gestire campagne di IM efficaci in totale autonomia. La resilienza dell’Influencer Marketing è, infatti, legata a doppio filo alla capacità di trasformarsi di creator e aziende, seguendo i trend del momento, come ad esempio: la cocreation, la monetizzazione diretta, le micro community, l’utilizzo dei Meta Humans. Questo, infatti, è quanto emerge dalla nuova analisi di Buzzoole (che quest’anno ha inaugurato anche la prima edizione dei suoi awards)  relativa ai trend 2023. Gianluca Perrelli, CEO di Buzzoole dichiara: “Il prossimo anno saremo protagonisti di progetti innovativi e offriremo ai brand la possibilità di sperimentare nuovi linguaggi di comunicazione. Abbiamo consolidato, infatti, l’expertise necessaria per ingegnerizzare un nuovo content hub che avrà l’obiettivo di offrire ai brand la possibilità di ingaggiare Meta Humans o avere i propri avatar di marca personalizzati per i propri piani. Allo stesso tempo - prosegue Perrelli - offriremo soluzioni di content production studiate per i brand che vorranno implementare sui propri canali una content strategy rapida ed efficace secondo i trend narrativi delle maggiori social platform, facendo leva sul linguaggio dei creator capace di creare empatia ed affinità con il pubblico”.

Il 2023

Da amplificatori di messaggi a creator, fino a diventare ambassador: nel 2023 continuerà la metamorfosi degli influencer. Ora molti di loro stanno usando il proprio talento per diventare imprenditori e co-produttori di contenuti. Sempre più profili riusciranno a trasformare la propria popolarità in un brand riconoscibile utilizzabile direttamente per la creazione di “prodotti a marchio” o indirettamente attraverso una concessione di licenza a terzi. Ci sarà anche chi, avendo affinato le sue doti creative, riuscirà a diventare produttore di contenuti per conto delle aziende. In aggiunta, le aziende più sofisticate avranno la tendenza a sviluppare un rapporto diretto, più stretto e di lungo periodo con i creator. Un rapporto che può partire con una collaborazione di ambassadorship e che può proseguire con una relazione di partnership nella co-creazione di contenuti e prodotti. In questo caso il coinvolgimento riguarda l’esplorazione di nuove opportunità commerciali e la realizzazione di nuovi prodotti co-creati e portati sul mercato con soluzioni di co-branding. I creator che non riusciranno a far leva sulla propria notorietà per sviluppare un rapporto di ambassadorship e co-creation con le aziende, dovranno puntare sul proprio talento per attivare una monetizzazione diretta dei propri contenuti. È quella “classe media dei creator” che dovrà appellarsi alla propria follower base per offrire servizi/prodotti appetibili e immediatamente monetizzabili. Potranno sfruttare le funzioni di monetizzazione offerte nativamente dalle social platform o utilizzare tool specifici. Molti creator si specializzeranno per differenziarsi, sfruttando le proprie passioni e in questo modo riusciranno ad intercettare nicchie specifiche. In aggiunta, le micro community di interessi specifici saranno sempre più potenziate da nuove forme tecnologiche di aggregazione. Attualmente si uniscono attorno a creator, ad hashtag distintivi o a gruppi social, ma si svilupperanno sempre più su ambienti social alternativi come Discord o Reddit, oppure, a partire da progetti di creator.

Zaira, la Meta Influencer

Gli influencer virtuali rappresenteranno una parte rilevante dell’ecosistema dell’Influencer Marketing. In particolare, le nuove generazioni li considerano genuini al pari di quelli in carne e ossa. Secondo una recente ricerca di Instagram “oltre metà degli utenti social della Gen Z si farà ispirare dai digital avatar/influencer nel 2023 per la moda e la bellezza”. Di conseguenza c’è da aspettarsi che le nuove generazioni di influencer inizieranno ad esplorare nuove identità fluide, sfruttando le tecnologie digitali. Modificheranno il viso e il corpo con “add-on” digitali (ottenuti sfruttando la realtà aumentata) o si trasformeranno in “virtual idol” per trasmettere in diretta e comunicare con la propria community (come già avviene nei paesi dell’est asiatico). È in questo contesto che si inserisce il progetto più ambizioso di Buzzoole: Zaira, la prima Meta Influencer italiana, nata con l’intento di avvicinare la GenZ al Metaverso e aiutare i brand a posizionarsi nei nuovi territori digitali. In pochi mesi, Zaira ha raccolto l’interesse da parte dei brand e ha intrapreso le prime collaborazioni prestigiose, tra cui quella con Wallife, leader nel settore della sicurezza digitale, con Pinko, in occasione della nuova collezione di NFT Love Bags, e con DressX, leader nel settore della moda digitale.